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5 Febbraio 2024
11:00

Aumentano gli alunni disabili nella scuola italiana, ma solo il 40% degli istituti è accessibile a tutti

La scuola italiana non è ancora adeguatamente organizzata per ospitare alunni con disabilità, che rappresentano più del 4% degli studenti e, secondo il rapporto Istat sull’Inclusione scolastica, la loro presenza a scuola è aumentata del 7% rispetto all’anno precedente.

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Aumentano gli alunni disabili nella scuola italiana, ma solo il 40% degli istituti è accessibile a tutti
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La scuola italiana non è inclusiva. A dimostrarlo sono gli ultimi dati Istat, raccolti nel report "L'inclusione scolastica degli alunni con disabilità", che ha fotografato l’anno scolastico 2022/2023. Oltre il 4%  degli studenti (ovvero 338mila alunni, il 7% in più dell'anno precedente) ha una disabilità e solo il 40% degli istituti scolastici in Italia sono accessibili ai ragazzi con disabilità motoria. Nel Mezzogiorno 1 scuola su 3 non dispone di un numero sufficiente di postazioni informatiche adattate per gli alunni diversamente abili, mentre 6 ragazzi disabili su 10 (7 su 10 al Sud) non possono partecipare a gite scolastiche che prevedano pernottamenti.

Migliora l’offerta degli insegnanti di sostegno

Migliora il numero di insegnanti di sostegno, ma sono ancora pochi e, soprattutto, non adeguatamente qualificati: sono circa 228mila, quasi 218mila nella scuola statale e circa 10mila nella scuola non statale,  con un incremento complessivo rispetto all’anno precedente del 10%. A livello nazionale, il rapporto alunno-insegnante, pari a 1,6 alunni per ogni insegnante per il sostegno è migliore di quello previsto dalla Legge 244/2007 che raccomanda un rapporto pari a 2. Più di 67mila insegnanti per il sostegno (il 30%) però sono stati selezionati dalle liste curricolari. Si tratta di docenti che non hanno una formazione specifica per il sostegno ma che vengono utilizzati per far fronte alla carenza di figure specializzate. Questo fenomeno è più frequente nelle regioni del Nord, dove la quota di insegnanti curricolari che svolge attività di sostegno sale al 42%, mentre si riduce al 15% nel Mezzogiorno. A questa carenza si affianca spesso un ritardo nell’assegnazione: a un mese dall’inizio della scuola, infatti, circa il 12% degli insegnanti per il sostegno non risulta ancora assegnato.

Dotazioni informatiche carenti per gli alunni disabili

In Italia, il 73% delle scuole primarie e secondarie dispone di postazioni informatiche adattate alle esigenze degli alunni con disabilità. Le più inclusive sono Emilia Romagna e nella Provincia autonoma di Trento (entrambe con l’81%), seguono Umbria e Puglia (77%), Toscana e Piemonte (76%); la Provincia autonoma di Bolzano/Bozen presenta invece la percentuale più bassa (44%). Più di una scuola su quattro definisce insufficiente la dotazione di postazioni informatiche adattate. Questa carenza aumenta nel Mezzogiorno dove una scuola su tre segnala tale problematica. La scuola primaria risulta la più colpita, con il 31% delle istituzioni che lamentano una dotazione insufficiente.

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Gite scolastiche inaccessibili con disabilità motoria

Le gite scolastiche sono un momento di formazione importante e l’87% degli alunni con disabilità partecipa alle uscite didattiche brevi (senza pernottamento) organizzate dalla scuola, quota che scende all’81% nelle scuole secondarie di secondo grado, mentre raggiunge il valore massimo nella scuola primaria attestandosi al 92%. Quando le gite di istruzione prevedono il pernottamento la partecipazione diventa molto meno frequente (32%), in questo caso sono soprattutto gli alunni del primo ciclo a rimanerne esclusi, i livelli di partecipazione scendono infatti nella scuola primaria attestandosi al 23% e si riducono ulteriormente nella scuola dell’infanzia con solo il 6% di partecipanti.

Quali sono le disabilità più frequenti?

Il problema più frequente è la disabilità intellettiva che riguarda il 37% degli studenti con disabilità, quota che cresce nelle scuole secondarie di primo e secondo grado attestandosi rispettivamente al 42% e al 48%. Seguono i disturbi dello sviluppo psicologico (32% degli studenti), che aumentano nelle scuole del primo ciclo, in particolare nella scuola dell'infanzia (57%). Frequenti anche i disturbi dell'apprendimento e quelli dell'attenzione, ciascuno dei quali riguarda quasi un quinto degli alunni con disabilità, entrambi sono più diffusi tra gli alunni delle scuole secondarie di primo grado

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