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Quello tra bambini e raffreddore è un rapporto che si rinnova periodicamente tra nasini colanti e montagne di fazzoletti accartocciati.
Il cambio di stagione è poi uno dei momenti più propizi per l'insorgere di questa infezione delle vie respiratorie che provoca starnuti, irritazione e congestione nasale, tuttavia non c'è molto che i genitori possano fare per curare i loro piccoli. Al momento infatti non esiste alcun trattamento terapeutico in grado di agire sull'origine del malanno e quando il bambino inizia ad avvertire i sintomi del raffreddore bisogna rassegnarsi ad attendere 5-7 giorni perché tutto passi.
Ciò però non significa che mamme e papà non abbiano nessuno strumento a disposizione per aiutare i figli a gestire e, perché no, prevenire alcune situazioni.
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L'importanza di lavarsi bene le mani
Insegnare ai bambini l'abitudine di lavarsi le mani frequentemente con acqua e sapone per almeno 20 secondi, specialmente prima di mangiare, dopo essere stati al bagno o dopo aver giocato fuori, è il modo migliore per ridurre i rischi di entrare in contatto con germi sgraditi.
I virus del raffreddore possono sopravvivere su superfici e oggetti per diverse ore o anche giorni. Toccare una superficie contaminata e poi toccarsi il viso è uno dei modi principali attraverso cui i virus si diffondono. Lavarsi le mani, invece, interrompe questa catena di trasmissione.
Meglio i fazzoletti monouso
Dotare i piccoli di fazzoletti monouso trasforma ogni starnuto in una missione di pulizia per "catturare" germi e muco per poi gettarli nel cestino più vicino.
Questa operazione può sembrare uno spreco, ma in realtà diminuisce il pericolo di contagio, visto che il materiale organico viene subito buttato via.
Insegnare a starnutire
I tristi anni del Covid-19 ci hanno insegnato che anche lo starnuto richiede una tecnica precisa per evitare di distribuire i microbi intorno a noi.
In assenza di fazzoletti a portata di mano è dunque importante mostrare ai bambini come coprirsi bocca e naso con l'incavo del gomito per starnutire o tossire. In questo modo s'impedisce la diffusione di germi nell'aria.
Vietato toccare
Ricordiamo ai piccoli che toccarsi occhi, naso e bocca è come invitare i germi a una festa. Meglio tenere le mani impegnate con giocattoli o matite per colorare.
Il ruolo dell'alimentazione
Un'alimentazione ricca di frutta e verdura fornisce vitamine (come la vitamina C, A, e E) e minerali (come lo zinco e il ferro) essenziali per il corretto funzionamento del sistema immunitario. La vitamina C, in particolare, è nota per la sua capacità di contribuire alla prevenzione e alla riduzione della durata dei raffreddori.
Il guardaroba delle quattro stagioni
Essere pronti a vestire i bambini a cipolla, con strati facili da aggiungere o togliere, li aiuterà a mantenere la temperatura corporea ideale per combattere i germi.
Lavaggi nasali
I lavaggi nasali possono essere particolarmente utili per i bambini affetti da raffreddore, offrendo sollievo dai sintomi e aiutando nel processo di guarigione. Questa pratica consiste nell'utilizzare una soluzione salina per pulire delicatamente le cavità nasali e può essere utile per rimuovere il muco, ridurre la congestione nasale e inumidire le cavità nasali.
Il segreto del riposo
Molto spesso si sottovaluta il potere del riposo. Garantire che i bambini dormano a sufficienza ogni notte aaiuta infatti il loro corpo a resistere alle infezioni e recuperare più velocemente quando si ammalano.
Ambiente pulito
Mantenere pulite le superfici di casa, soprattutto quelle che vengono toccate frequentemente dai piccoli, come maniglie delle porte, telecomandi e giocattoli, contribuisce notevolmente a ridurre la presenza di germi.
Restare idratati
Quando un bambino si è preso un bel raffreddore, tè e tisane (calde o tiepide in base al peridodo) sono un vero toccasana per aiutare il naso a "stapparsi" e permettere al corpo di recuperare i liquidi persi.
