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28 Giugno 2023
9:00

Che cos’è il granuloma ombelicale e perché si forma dopo la caduta del moncone

Dopo la caduta del cordone ombelicale, alcuni neonati sviluppano una formazione di colore roseo/rosso alla base dell'ombelico, che si chiama granuloma. Non è grave e non fa male, ma può essere fonte di infezione. La terapia convenzionale consiste nel cauterizzare accuratamente il nodulo con un bastoncino di nitrato d'argento al 75%.

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Che cos’è il granuloma ombelicale e perché si forma dopo la caduta del moncone
granuloma ombelicale

Il granuloma ombelicale è un piccolo nodulo rosso, che può formarsi sull'ombelico del bambino, già nelle prime settimane di vita, dopo che il cordone ombelicale si è asciugato e si è staccato. Di solito è un problema di poca gravità, ma sembra peggiore di quello che è. Spesso i genitori si spaventano, perché può avere un aspetto un po’ raccapricciante, ma non provoca dolore. È, però, molto importante curarlo con attenzione, perché può favorire l’insorgere di infezioni.

Che cos’è e perché si forma un granuloma ombelicale

Il granuloma ombelicale è un piccolo rigonfiamento rosso, che talvolta può trasudare piccole quantità di siero, che si forma sull’ombelico. E’ abbastanza raro, perché riguarda un bambino su 500. Facciamo però un passo indietro: il nascituro, dentro il pancione, è collegato attraverso il cordone ombelicale alla sua mamma. Dopo la nascita, il cordone non è più necessario. Viene quindi tagliato. Resta però un piccolo moncherino, che nella maggior parte dei casi, si secca e cade nelle prime settimane di vita. A volte dopo la caduta si forma un granuloma, una piccola massa di tessuto rosso-rosato. Può essere umido, drenare del siero e l'area circostante potrebbe essere leggermente infiammata o infetta. L’aspetto non è dei migliori e può creare nei genitori una certa apprensione. La buona notizia è che non è pericoloso per la salute del bambino e non provoca dolore. Certo, deve essere curato per evitare che si infetti.

Come si cura

I granulomi possono essere trattati con nitrato d'argento. Questa sostanza chimica asciuga, anzi è più corretto dire che lo brucia, il nodulo e non provoca dolore al piccolo. Non è procedura che si può fare a casa: è necessario andare dal pediatra o in ospedale.  I genitori, invece, possono eseguire una terapia alternativa, a base di zucchero a velo e acido salicilico, ovvero la polvere di zucchero salicilato al 3% che va fatta preparare dal farmacista. Questo preparato va applicato 3 volte al giorno sul granuloma, che deve essere coperto con una garzina. Ovviamente, se la benda si bagna o sembra sporca, dobbiamo cambiarla. Inoltre, tutte le volte che facciamo l’applicazione, dobbiamo fare attenzione che la polvere non tocchi la cute sana.  Nei rarissimi casi in cui questi metodi non dovessero funzionare, si può ricorrere all’asportazione chirurgica.

Si può prevenire?

Purtroppo non possiamo fare nulla per evitarlo. Non ci sono cause genetiche o ambientali e non abbiamo alcuna prova che dimostri che i granulomi hanno maggiori probabilità di formarsi quando non viene eseguita un'adeguata cura del cordone ombelicale dopo la nascita. Esiste però un’ipotesi, ancora da confermare con studi scientifici. Sembra essere più frequente, quando il cordone fa fatica a cadere.

Quando preoccuparsi

Dobbiamo preoccuparci se iniziano a palesarsi segni di infezione ombelicale. A che cosa prestare attenzione? Il bambino potrebbe manifestare:

  • febbre
  • irritabilità
  • il granuloma, ma anche la zona circostante, potrebbe apparire più rossa
  • potrebbe trasudare liquido giallo o pus
  • potrebbe produrre una secrezione maleodorante

In questi casi è bene chiamare il pediatra, ma possiamo anche anticipare l’infezione: se ci accorgiamo che il moncone non sta guarendo bene, è meglio chiedere un consulto medico. Non deve essere un motivo di ansia o di stress, semplicemente una piccola accortezza per prevenire eventuali complicazioni.

Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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