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29 Maggio 2023
9:00

Concentrazione, occhio secco e stimoli: perché preferire i libri ai tablet, soprattutto con i bambini

In un'epoca digitale in cui i tablet e i dispositivi elettronici sono sempre più diffusi, è importante comprendere perché i libri tradizionali continuano a rappresentare la scelta migliore per i bambini quando si tratta di lettura.

A cura di Sara Polotti
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Concentrazione, occhio secco e stimoli: perché preferire i libri ai tablet, soprattutto con i bambini
leggere libro o tablet

Leggere fa bene, sempre. Non ci si scappa. Ma leggere sulla carta è meglio.

È vero: i libri tradizionali possono sembrare "superati" rispetto ai moderni tablet e dispositivi elettronici. Tuttavia, quando si tratta di introdurre i bambini e le bambine al meraviglioso mondo della lettura, i libri cartacei hanno ancora un valore insostituibile.

Non solo dal punto di vista educativo, ma anche sotto un aspetto prettamente sanitario.

Sensorialità

Dal punto di vista delle prime esperienze di scoperta del mondo, la lettura di un libro cartaceo offre a bimbe e bimbi (anche piccolissimi) un'esperienza sensoriale unica. Possono toccare le pagine, sfogliare le illustrazioni, sentire il profumo della carta…

Questi elementi tattili e olfattivi contribuiscono a coinvolgere i loro sensi, stimolando l'immaginazione e creando un legame più profondo con la storia che viene loro letta.

Concentrazione

Leggere un libro richiede un'impegno attivo e una maggiore concentrazione rispetto alla lettura su tablet. Senza le distrazioni dei giochi o delle notifiche elettroniche, i libri permettono ai bambini di concentrarsi sulla trama e di sviluppare una maggiore attenzione e capacità di focalizzazione.

La Sindrome dell'occhio secco

Al di là delle implicazioni più educative ed etiche, usare troppo tablet e device tecnologici al posto della carta è deleterio per la vista dei bambini e delle bambine.

Lo dicono anche dal CIOS (Centro Italiano Occhio Secco) e dalla SOI (Società Oftalmologica Italiana): in Italia sono moltissime le persone adulte che soffrono di questa condizione che porta a irritazione costante, prurito, lacrimazione irregolare e fastidi (si parla del 90% delle donne in menopausa e del 25% degli over50).

Il problema? Soprattutto negli ultimi anni si è assistito a sempre più bambini e bambine con questi stessi sintomi, causati dall'abuso di smartphone e tablet. Le cause sono diverse, come spiega anche il presidente del CIOS Lucio Buratto:

È una sindrome con diverse concause, ma è provocata dal malfunzionamento della ghiandola lacrimale: le palpebre, aprendosi e chiudendosi circa 15 mila volta al giorno (ammiccamento), distribuiscono in modo uniforme e continuo il film lacrimale sulla superficie dell' occhio, favorendone il ricambio. Tenendo la testa piegata sullo smartphone per ore, già la posizione porta ad aprire di più le palpebre e quindi maggiore è l'evaporazione del film lacrimale, ma la maggior concentrazione porta ad ammiccare sempre meno, e a lungo andare le ghiandole lacrimali non funzionano più, si chiudono. Così comincia la sindrome dell'occhio secco.

Secondo il medico, è opportuno insegnare ai bambini e alle bambine a usare lo smartphone e i tablet (così come gli ebook reader apposta per loro) con più accortezza. Preferendo, dunque, i libri cartacei.

Fonti
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