2 Marzo 2023
16:00

Ingorgo mammario: cos’è, cause e come risolverlo

L'ingorgo mammario può rendere difficile l’allattamento al seno ed è, infatti, una delle cause più frequenti di una precoce interruzione dell’allattamento. Quali sono i sintomi e soprattutto che cosa si può fare per risolvere questo fastidioso disturbo?

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Ingorgo mammario: cos’è, cause e come risolverlo
In collaborazione con il Dott. Riccardo Federle
Ostetrico
dolore al seno

Quando il seno si riempie troppo di latte si parla di ingorgo mammario. È una condizione abbastanza fastidiosa e, nei casi più gravi, può essere anche molto dolorosa. Si verifica più spesso nei giorni e nelle settimane dopo il parto a causa della produzione di latte e dell'aumento dell'afflusso di sangue al seno. Le neomamme potrebbero dover fare i conti con questo disturbo, perché una volta che è arrivata la montata lattea (che indicativamente si manifesta entro il quarto giorno dalla nascita) non sempre l’allattamento si avvia in modo semplice: il piccolo potrebbe fare fatica ad attaccarsi o la donna potrebbe dover fare i conti con spiacevoli ragadi.

Come si riconosce l’ingorgo? Prima di tutto dobbiamo osservare il seno, che potrebbe apparire con parti più congeste e arrossate, mentre i capezzoli diventeranno piatti e stretti. Le conseguenze sono un neonato che fa fatica ad attaccarsi (e a nutrirsi) e una produzione eccessiva di latte.

L'ingorgo mammario può manifestarsi in qualsiasi momento durante l’allattamento, soprattutto quando il modello di alimentazione del bambino cambia o quando il piccolo si nutre di meno. Quindi le mamme devono sempre fare molta attenzione, perché c’è il rischio che si possa trasformare in qualcosa di più serio, come la mastite. La buona notizia è che nella maggior parte dei casi si tratta di un problema temporaneo, perché il corpo della donna tende a produrre solo il latte necessario al suo bambino.

Che cosa fare in caso di ingorgo mammario: i rimedi migliori

Quando l’ingorgo mammario si manifesta, non bisogna disperare e soprattutto non bisogna subito rinunciare all’allattamento. Sarebbe un grave errore, perché il seno ha bisogno prima di tutto di svuotarsi. Poi ci sono diversi rimedi che possono dare sollievo e aiutare la mamma a superare il disagio:

  • Fare una doccia calda o applicare un impacco caldo sul seno prima di una poppata, per favorire il flusso del latte
  • È utile estrarre un po’ di latte a mano prima di attaccare il bambino.
  • Possiamo massaggiare delicatamente il seno con un movimento verso il basso a partire dalla parete toracica fino al capezzolo mentre il bambino sta allattando
  • Fare un impacco freddo, come un impacco di gel fresco per alleviare l'infiammazione subito dopo la poppata.
ingorgo mammario

Il tiralatte può essere utile per sbloccare l'ingorgo mammario?

Al contrario di come forse si potrebbe pensare, il tiralatte non è utile per sbloccare l’ingorgo mammario. Come mai? «Non mima la suzione del bambino, ma ha una azione molto più superficiale – ha spiegato l’ostetrico Riccardo Federle, membro del comitato socio-scientifico di Wamily – Decisamente da utilizzare è quindi invece la spremitura manuale».

Per questa pratica, tra l’altro, non è necessario nessuno strumento, la donna può spremerlo in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento. È un po’ difficile quando il seno è ingorgato e dolente, quindi, si consiglia di farsi spiegare la tecnica dal personale ostetrico nei primi giorni dopo il parto.

Come fare la spremitura manuale e spremere il latte con le mani?

La mamma dovrebbe sedersi (ma può anche stare in piedi) in una posizione comoda, tenendo un contenitore per la raccolta del latte vicino al seno. Bisogna mettere il pollice sulla mammella sopra il capezzolo e l’areola, l’indice invece sotto il capezzolo e l’areola, di fronte al pollice, mentre con le altre dita si sostiene il seno. Deve poi premere pollice e indice leggermente verso il torace.

A questo punto, si consiglia di comprimere e rilasciare, in continuazione e con delicatezza. Non dovrebbe essere doloroso. Se duole, la tecnica è applicata in modo errato. All’inizio il latte potrebbe non fuoriuscire, ma dopo alcune compressioni comincerà a gocciolare. Può uscire a piccoli getti se il riflesso dell’ossitocina è molto attivo. Ogni seno si può spremere per circa 3-5 minuti, fino a quando il flusso rallenta.

Il rimedio della bottiglia risolve l’ingorgo?

Il rimedio della bottiglia per risolvere l’ingorgo mammario è molto famoso e citato anche dalla Leche League. «È obsoleto, una credenza popolare e non riportato in alcun modo in letteratura come metodo risolutivo», ha commentato l’ostetrico Riccardo Federle. Inoltre, potrebbe essere rischioso, perché la donna può andare incontro a spiacevoli scottature se non sta attenta.

L'ingorgo mammario nella maggior parte dei casi è un disturbo transitorio

L’ingorgo mammario può essere davvero faticoso e complesso da gestire, soprattutto all’inizio dell’allattamento, quando tutto sembra difficile. Non dobbiamo però lasciarci sopraffare, perché nella maggior parte dei casi è un disturbo transitorio, che risolve appena la mamma trova il giusto ritmo con il bambino.

Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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