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4 Marzo 2024
9:00

I benefici dei datteri in gravidanza (e durante il travaglio)

I datteri possono essere consumati durante la gravidanza con moderazione, ma durante l'ultimo mese della gestazione potrebbero avere un ruolo aggiuntivo: anche se non è vero che stimolano il travaglio, possono comunque aiutare e rendere più veloce il parto. Ecco come.

A cura di Sara Polotti
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I benefici dei datteri in gravidanza (e durante il travaglio)
datteri gravidanza

C'è una diceria che riguarda i datteri e che li vorrebbero benèfici per il gravidanza, e in particolare negli ultimi giorni del terzo trimestre. In effetti un fondo di verità c'è: i datteri si possono infatti mangiare durante la gestazione (con moderazione) e durante il parto potrebbero favorire il lavoro della partoriente accorciando di fatto il travaglio stesso.

Ed è vero che i datteri stimolano il travaglio? Anche qui qualcosa di vero c'è: questi piccoli frutti non sono miracolosi, ma potrebbero avere qualche piccolo effetto positivo sul parto.

I benefici dei datteri

In generale, i datteri sono frutti dai numerosi benefici e offrono una serie di vantaggi per la salute grazie alle loro componenti nutritive.

Le fibre dei datteri sono utili per abbassare il colesterolo, migliorare la regolarità intestinale e proteggere contro il cancro al colon. I tannini forniscono invece proprietà anti-infettive, antinfiammatorie, antiossidanti e antiemorragiche. La vitamina A è importante per la salute degli occhi, delle mucose e della pelle, e può aiutare a proteggere contro i tumori al polmone e alla cavità orale. Inoltre, il beta-carotene, la luteina e la zeaxantina aiutano a prevenire la degenerazione maculare senile e possono essere efficaci contro diversi tipi di tumori.

Anche le vitamine del gruppo B presenti nei datteri sono fondamentali per il metabolismo, mentre la vitamina K favorisce una buona coagulazione del sangue.

Si possono mangiare in gravidanza?

I datteri sono un alimento sicuro da consumare durante la gravidanza, purché siano consumati con moderazione, come tutta la frutta disidratata ed essiccata.

È infatti importante mantenere un equilibrio nella dieta e non eccedere nelle porzioni, soprattutto perché i datteri sono una fonte naturale di zucchero, che se consumato in eccesso potrebbe causare diversi problemi alla gestante.

I datteri e il travaglio

Una credenza diffusa riguarda la capacità dei datteri di provocare il travaglio nelle madri alle prese con gli ultimi giorni di gestazione. Capita quindi di ricevere il consiglio di consumare datteri nel momento in cui ci si avvicina al parto o quando addirittura si supera la data presunta.

In realtà i datteri hanno un ruolo in questo senso, ma diverso da quanto si crede popolarmente. Secondo uno studio condotto dalla Thomas Jefferson University di Philadelphia e pubblicato sulla rivista Obstetrics and Gynecology consumare cibo durante il travaglio accorcerebbe questo di 16 minuti in media. Questo perché il corpo della partoriente ha bisogno di energia, in un momento così provante. Durante lo studio alle donne era stato dato proprio dello sciroppo di datteri (oltre ad altre pietanze e succhi) e per questo si ritiene che i datteri possano essere una buona idea – se consigliati dal medico o dalla medica che sta seguendo il parto.

Per quanto riguarda la loro capacità di indurre il travaglio, di nuovo vi è un fondo di verità, ma non assoluto. Uno studio realizzato da ricercatori e ricercatrici della Jordan University of Science and Technology tra il 2007 e il 2008 aveva dimostrato che tra le donne che consumavano qualche dattero nelle quattro settimane prima del parto e quelle che non ne consumavano affatto c'era qualche differenza, ma non sostanziale. In altre parole: i datteri non sembrano indurre il parto. Ma – c'è un ma – favorirebbero il travaglio naturale. Ovvero quello senza ossitocina indotta. Le donne che hanno mangiato datteri avevano il collo dell'utero più dilatato quando sono arrivate in ospedale e il travaglio naturale è avvenuto nel 96% di loro, rispetto al 79% delle donne che non li hanno mangiati. Inoltre, il travaglio pre-parto è stato più breve per le donne che hanno consumato datteri. Secondo gli studiosi, quindi, i datteri potrebbero avere un effetto positivo, ma di certo non significativo e non miracoloso.

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