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19 Aprile 2023
18:00

Impennata di casi di scarlattina in Italia: molta attenzione ma nessun allarmismo

L'aumento dei casi di scarlattina e streptococco sta interessando molti Paesi europei e anche in Italia, il boom di contagi nei pazienti minori di 15 anni sta mettendo sotto pressione ospedali e reparti pediatrici. Al momento però la situazione sembra rimanere sotto controllo.

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Impennata di casi di scarlattina in Italia: molta attenzione ma nessun allarmismo
In collaborazione con la Dott.ssa Elena Bozzola
Pediatra infettivologo presso l’Ospedale Bambino Gesù e Segretario Nazionale SIP
scarlattina

In Europa è in corso una vera e propria ondata di casi di scarlattina, con casi quasi raddoppiati rispetto all'anno precedente in diverse zone del Vecchio Continente, Irlanda, Regno Unito e Francia in testa.

Anche l'Italia però non se la passa bene, tanto che  il Ministero della Salute ha diramato una circolare per segnalare l'aumento dei casi – soprattutto tra i minori di 15 anni – e alzare la soglia d'attenzione.

Che cos'è la scarlattina?

Prima di tutto facciamo un una brevissima panoramica sulla malattia che in questi giorni sta mettendo riempiendo di piccole chiazze i corpi di decine di bambini e bambine.

«La scarlattina è una malattia infettiva pediatrica ben nota e di tipo esantematica perché provoca una eruzione cutanea diffusa, detta appunto esantema» ci spiega Elena Bozzola, pediatra membro del Comitato Socio-Scientifico di Wamily e Segretario Nazionale del SIP (Società Italiana di Pediatria).

«Generalmente si presenta in forma non grave e può essere curata a domicilio con antibiotici, tuttavia bisogna stare molto attenti a possibili, benché rare, complicanze dell'infezione da Streptococco Beta Emolitico di gruppo A a carico delle vie respiratorie e dell’orecchio».

Il contagio avviene perlopiù tramite piccole goccioline e i sintomi più comuni sono febbre e mal di gola.

Cosa succede in Italia?

Il trend era già stato rilevato a fine dicembre 2022 dalla stessa Organizzazione Mondiale della Sanità, ma da gennaio di quest'anno la curva dei casi ha continuato ad aumentare, arrivando al picco di queste settimane.

Negli ultimi due anni contagi e infezioni da streptococco di gruppo A erano diminuiti sensibilmente a causa delle restrizioni anti-COVID che avevano limitato gli spostamenti della popolazione. Ora però il batterio è tornato a circolare con forza, con diversi focolai negli asili e nelle scuole primarie, e dal Ministero fanno sapere di aver già compiuto le dovute segnalazioni al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e all'Ufficio regionale dell'OMS per l'Europa.

Bisogna preoccuparsi?

Pediatri ed esperti monitorano con grande attenzione l'evolversi della situazione ma al momento, tutto sembra rimanere sotto controllo, anche perché i picchi d'inizio primavera non sono così infrequenti quando si parla di streptococco di gruppo A (definiti anche con la sigla GAS, mentre le infezioni derivate dal batterio vengono segnalate come iGAS).

«L'OMS e l'ECDC, attualmente, stimano come basso il rischio di iGAS per la popolazione generale, considerando che l'attuale aumento dei casi di iGAS segnalati in alcuni paesi europei è moderato, che i casi segnalati non sono causati da un nuovo ceppo e che la malattia è facilmente curabile con antibiotici» scrive il Ministero della Salute, che poi specifica come l'aumento dei casi non sembri collegato ad un nuovo ceppo o all'aumento di resistenza agli antibiotici.

Le autorità sanitarie hanno comunque invitato ad un'attenta sorveglianza e ad adoperarsi per favorire il riconoscimento precoce della malattia.

Quali sono i possibili motivi del boom?

Oltre al ritorno alla normalità dovuto al ritiro di quasi tutte le norme anti-COVID, l'impennata di scarlattina può essere giustificata da un periodo stagionale particolarmente favorevole per allergie e determinate malattie.

«Come riporta il Ministero della salute – ci dice Bozzola –  è probabile che l'aumento dei casi di iGAS nei bambini sia anche associato al recente aumento della circolazione di virus respiratori, tra cui l'influenza stagionale e il virus respiratorio sinciziale (RSV), in quanto la coinfezione di tali virus con lo streptococco di gruppo A può aumentare il rischio di malattia invasiva iGAS».

Quali precauzioni adottare?

Dal momento che per i bambini è più facile comune che la scarlattina si manifesti con maggiore intensità, è molto importante saperne riconoscere i sintomi (eruzioni cutanee, febbre, perdita d'appetito, mal di gola, spossatezza etc…) e rivolgersi tempestivamente ad un parere medico.

Lavarsi bene e frequentemente le mani, coprirsi la bocca quando si starnutisce ed evitare di condividere con altri oggetti che entrano a contatto con la nostra bocca (bicchieri, posate ecc…), rimangono accorgimenti sempre utili per tenere alla larga batteri indesiderati.

Alle scuole, ad esempio, è stato caldamente consigliato di pulire e disinfettare con frequenza i giocattoli comuni delle classi.

Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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Niccolò De Rosa
Redattore
Dagli studi umanistici all'esperienza editoriale, sempre con una penna in mano e quel pizzico d'ironia che aiuta a colorare la vita. In attesa di diventare grande, scrivo di piccoli e famiglia, convinto che solo partendo da ciò che saremo in grado di seminare potremo coltivare un mondo migliore per tutti.
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