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4 Febbraio 2024
17:00

Perché alcuni bambini hanno paura di andare in bagno?

I bambini, tra i 2 e i 4 anni, possono sviluppare la paura di andare in bagno, soprattutto nella fase dello spannolinamento. Questo timore può essere causato dalla stitichezza o può avere una natura psicologica, come non voler diventare grande e autonomo. È comunque una fase di passaggio che si risolve abbastanza serenamente.

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Perché alcuni bambini hanno paura di andare in bagno?
In collaborazione con la Dott.ssa Elisabetta Lupi
Psicologa
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Molti bambini hanno paura di andare in bagno. Fare la pipì, di solito, non spaventa, mentre può creare disagio fare la cacca. Questo problema spesso si sviluppa quando il bimbo toglie il pannolino, quindi tra i 18 mesi e i 4 anni, e può diventare riluttante anche a sedersi sul water o sul vasino, favorendo l’insorgere della stitichezza. Talvolta può esserci una causa psicologica, come aver “schifo” di ciò che si produce o rifiutarsi di diventare indipendenti dalla propria mamma o dal proprio papà, perché la cura, anche in quel momento, è un gesto d’amore irrinunciabile, soprattutto se in casa è arrivato un neonato. È abbastanza comune che i bambini in età prescolare, soprattutto i maschietti, trattengano i movimenti intestinali. Spesso, il problema diventa rapidamente un circolo vizioso: scaricarsi potrebbe essere doloroso, non vuole si ripetere l’esperienza, di conseguenza si rifiuta di andare in bagno, peggiorando la sua stitichezza. È un loop difficile da rompere, che richiede molta pazienza e comprensione. La buona notizia? Si supera, non dobbiamo temere.

Perché il bambino ha paura di fare la cacca?

Possono numerose le cause che hanno scatenato la paura di andare in bagno e di fare la cacca. Di sicuro non è sgridando o punendolo che si può aiutarlo a superare questo blocco. È più importante comprendere da che cosa nasca il timore e affrontarlo insieme. Le cause più frequenti sono:

  • Rimproveri associati allo spannolinamento
  • Paura di cadere nel water: il sanitario è alto, freddo e richiede di mantenersi in equilibrio con le manine, perché i piedi non toccano. Soprattutto all’inizio, è meglio usare un riduttore o un vasino
  • Nascita di un fratellino e desiderio di conservare le attenzioni su di sé
  • Eruzioni cutanee dolorose
  • Ambiente non familiare o mancanza di privacy  (come i bagni pubblici o il bagno di un amico)
  • Stitichezza e ragadi
  • Cattiva alimentazione: se non mangia abbastanza fibre può avere un transito intestinale più lento
  • Disgusto per la propria cacca: prima del vasino, i bambini in genere non vedono le loro feci e probabilmente non prestano molta attenzione all'odore, ma ora è molto visivo e molto puzzolente
  • Non vuole interrompere le sue attività. Fare la pipì è veloce, scaricarsi richiede più tempo
  • Ha un'immaginazione attiva e un "pensiero magico" che potrebbero indurlo a temere il bagno
  • Sta semplicemente imitando un amico che non è abituato ad andare in bagno
dolore

Blocco psicologico o stitichezza?

È importante capire se la paura di fare la cacca dipende dalla stitichezza su base organica o c'è una causa psicologica. Sicuramente la stipsi è un problema che può ostacolare l’uso sereno del bagno, ma spesso i bambini sono così spaventati semplicemente perché non sono pronti a compiere questo passo. L’età dello spannolinamento è compresa tra 18 mesi e 4 anni, un arco di tempo decisamente ampio. Quindi può darsi che dare a nostro figlio qualche settimana o mese in più con i pannolini o usando il vasino allevierà il problema. Talvolta, il timore è quello di cadere nel water. È troppo occupato a tenersi in equilibrio o ha dolore alle gambine penzolanti, per poter muovere le viscere.

A questo si possono aggiungere delle situazioni psicologiche delicate, per esempio la nascita di un fratellino, a cui la mamma e il papà cambieranno il pannolino. Anche il bambino più grande potrebbe desiderare avere per sé le stesse attenzioni e rifiutarsi di usare il bagno è un modo per comunicarlo. Dovesse essere questa la situazione, conviene rallentare e non forzarlo. Diamogli tempo per elaborare emotivamente i nuovi equilibri familiari e probabilmente tutto il resto arriverà con naturalezza.

Diagnosi e quando preoccuparsi

Raramente la paura di andare in bagno è preoccupante o lo diventa. Se ovviamente è associata a una stitichezza grave, ovvero nel corso di 3 mesi non c’è un miglioramento con una dieta più ricca di fibre, il bambino ha superato i 4 anni e ancora non va in bagno o se si nota sangue nelle feci, bisogna consultare il pediatra, che potrà stabilire se la causa è psicologica o fisica. Nel primo caso si potrà chiedere aiuto a uno psicologo dell’età evolutiva, nel secondo a un gastroenterologo pediatrico.  Dobbiamo sapere che un accumulo di feci dure e secche tende a distendere l’intestino, causando la perdita di sensibilità dei nervi. Il bambino potrebbe smettere di sentire il bisogno di andare in bagno e potrebbe capitare che si scarichi nei pantaloni senza accorgersene. Bisogna cercare di non arrivare a questa situazione. Ecco perché il tempo di osservazione non deve essere maggiore di tre mesi ed è davvero importante consultare il pediatra per decidere quale sia lo specialista più indicato e non è detto che non si debbano contattare entrambi, perché da un problema fisico potrebbe nascere un disagio psicologico.

Come aiutare il bambino a superare la paura di fare la cacca

Aiutarlo a superare la paura di fare la cacca ci può sembrare complesso. In realtà, è un bisogno fisiologico, quindi la prima cosa è trattare la necessità di andare in bagno con naturalezza, senza aggiungere connotazioni negative e spiegandogli che dobbiamo farla tutti. Chiediamogli quindi perché hanno paura e rassicuriamoli facendogli sapere che sappiamo come risolvere il problema. Ciò non significa mentire, ma cercare di dargli la giusta sicurezza.

Non forziamolo a sedersi sul water, ma usiamo un vasino (che preferibilmente dovrebbe aver scelto il bambino) o un riduttore. All’inizio se lo desidera, lasciamo che si sieda sul vasino con indosso il pannolino. Poi, quando si sarà abituato, proviamo a toglierlo e a fargli usare direttamente il vasino. Una volta che si sarà sentito a suo agio potremmo passare al WC. Tutto deve avvenire gradualmente ed evitando un approccio punitivo. Il bambino non si deve vergognare, non si deve sentire sminuito o mortificato. Anzi, quando finalmente riuscirà a farla: congratuliamoci e premiamolo.

Se soffre di stitichezza bisogna invece lavorare sulla dieta. Prima di tutto è bene che beva molta acqua, poi devono essere introdotti cibi ricchi di fibre, aggiungendo più frutta, legumi e verdura e riducendo gli alimenti raffinati.

Il consiglio della psicologa

Il momento della cacca è un momento che può assumere un'importanza emotiva e relazionale per il bambino.

La cacca potrebbe essere vista dal bambino comein  se mamma risponde "bravo, sei riuscito a farla!", come un momento in cui riceve cura e attenzione "mamma sta con te e ti fa compagnia mentre fai la cacca" oppure come un momento di paura e ansia "ora devi fare la cacca sennò ti sentirai male".

È importante dunque esserne consapevoli ed utilizzare le giuste parole.

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