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31 Agosto 2023
9:00

Piano Didattico Personalizzato: cos’è e in che modo aiuta gli studenti DSA

Lo scopo del Piano Didattico Personalizzato è favorire il successo formativo degli studenti con disturbi dell’apprendimento attraverso un percorso educativo e didattico “su misura”: Ecco di che si tratta, come funziona e come si ottiene.

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Piano Didattico Personalizzato: cos’è e in che modo aiuta gli studenti DSA
Docente di scuola primaria e Tutor organizzatore di tirocinio SFP
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In ogni classe si incontrano spesso alunni che richiedono particolare attenzione per una molteplicità di motivi: per uno svantaggio socioeconomico, linguistico o culturale, per disabilità, per disturbi evolutivi, quali ad esempio, i Disturbi Specifici dell’Apprendimento, come dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia.

Questi diversi aspetti del disagio scolastico vengono definiti Bisogni Educativi Speciali (BES). Negli ultimi anni, c'è stata una crescente sensibilità verso gli studenti con i Bisogni Educativi Speciali e il Ministero dell’Istruzione ha fortemente scommesso sulla promozione di una didattica inclusiva, adatta alle necessità di ciascuno e di tutti.

La legge 170/2010, concretizzando le indicazioni sulla personalizzazione dei percorsi di studio enunciati dalla legge 53 del 2003, ha sancito l'obbligo per le istituzioni scolastiche di offrire, a tutti gli studenti con difficoltà di apprendimento, anche temporanee, una didattica individualizzata e personalizzata con lo scopo di favorire il raggiungimento del successo scolastico.

Questo diventa possibile proprio attraverso la redazione di un Piano Didattico Personalizzato o PDP.

Che cosa è il Piano Didattico Personalizzato?

Il PDP, acronimo di Piano Didattico Personalizzato, è il documento ufficiale che contiene il progetto educativo specifico, dedicato agli studenti con difficoltà di apprendimento.

Si tratta di un testo dettagliato, preparato dal team docente, che esplicita gli interventi didattici individualizzati e personalizzati, gli strumenti compensativi e le misure dispensative adattate alle necessità del singolo studente, allo scopo di agevolare il suo percorso formativo.

La scuola ha obbligo di redigere il PDP per tutti gli studenti con diagnosi di Disturbo Specifico dell'Apprendimento (DSA) mentre tale piano è opzionale per coloro che presentano altri Bisogni Educativi Speciali.

Si specifica che, per gli alunni con esigenze didattiche particolari, riconducibili a una disabilità certificata, diversa però da quella legata a una difficoltà di apprendimento, viene redatto un altro documento di programmazione detto PEI (Piano Educativo Individualizzato).

A chi si rivolge il PDP?

Ma chi sono gli studenti DSA? Sono tutti quegli studenti che nonostante possiedano competenze intellettive nella norma o anche superiori, fanno fatica ad affrontare il percorso scolastico a causa di difficoltà legate a specifiche abilità di apprendimento.

Queste difficoltà possono riguardare l'abilità di lettura, scrittura o calcolo. In base all'area dell'apprendimento colpita, assumono denominazioni specifiche:

  • dislessia per la difficoltà nella lettura
  • disgrafia e disortografia per problemi legati alla scrittura
  • discalculia per difficoltà nel calcolo.

La diagnosi di Disturbo Specifico di Apprendimento, effettuata da uno specialista del Servizio Sanitario Nazionale o da una struttura accreditata, viene generalmente formulata con certezza dopo la fine della seconda classe della scuola primaria, periodo in cui è terminato l’insegnamento della letto-scrittura e del calcolo.

Per ottenere un PDP valido serve una diagnosi di DSA e un'attenta valutazione da parte del corpo docente

Secondo le ricerche, su un 20% degli alunni che presenta difficoltà nelle abilità di base coinvolte dai Disturbi Specifici di Apprendimento, solamente il 3-4% di questi alunni verrà certificato come affetto da DSA.

Questo suggerisce che, sebbene un numero significativo di studenti possa avere difficoltà simili a quelle dei DSA, solo una piccola percentuale di essi riceverà una certificazione ufficiale per questi disturbi specifici.

Il PDP come strumento per la didattica inclusiva

Per garantire il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento da parte degli alunni con DSA, è fondamentale riadattare le modalità didattiche e le strategie di insegnamento in base alle loro specifiche necessità educative, sia nei vari livelli di istruzione che nei diversi gradi di scuola.

Il successo scolastico di questi alunni è favorito dall'adozione di metodologie e strategie educative adeguate, nonché dall'introduzione di misure dispensative e di strumenti compensativi esplicitati proprio nel Piano Didattico Personalizzato.

Cosa sono gli strumenti compensativi?

Essi rappresentano risorse didattiche e tecnologiche che hanno lo scopo di sostituire o agevolare la prestazione richiesta nelle abilità deficitarie.

Ad esempio, gli insegnanti fanno utilizzare ai propri studenti la sintesi vocale, che trasforma l'attività di lettura in compito di ascolto; il registratore, che permette loro di registrare le lezioni senza dover prendere appunti; i programmi di videoscrittura con correttore ortografico o la calcolatrice, che semplifica le operazioni di calcolo.

Le misure dispensative

Invece le misure dispensative rappresentano interventi mirati a consentire agli alunni o agli studenti di evitare di svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risulterebbero particolarmente difficoltose.

Tra le misure dispensative rientrano le interrogazioni programmate, l'utilizzo di un vocabolario durante le prove, la possibilità di svolgere una verifica su un contenuto disciplinarmente significativo ma ridotto.

Come si richiede e ottiene un PDP

Quali sono le procedure per ottenere un Piano Didattico Personalizzato (PDP) per gli studenti con DSA?

Dopo che gli insegnanti hanno rilevato attraverso osservazioni sistematiche, una difficoltà nell'apprendimento, comunicano tale situazione ai genitori che si devono rivolgere a uno specialista per una valutazione più approfondita. Una volta ottenuta una diagnosi che conferma la presenza di DSA, i genitori consegnano tale diagnosi alla scuola, che a sua volta avvia le necessarie procedure per l'elaborazione del Piano Didattico Personalizzato.

Esso viene compilato dai docenti del Consiglio di Classe entro il primo trimestre dell'anno scolastico, a seguito di un’ulteriore fase di osservazione e valutazione.

Successivamente, il PDP viene presentato alla famiglia dello studente. Dopo aver ottenuto l'approvazione e la firma dalla famiglia, il Dirigente scolastico sottoscrive il documento finale del PDP trasformando, così, il piano, in uno strumento di collaborazione tra la famiglia e la scuola, fondamentale per permettere allo studente di affrontare con successo le sfide dell'apprendimento.

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