
Le scuole medie sono un momento formativo importante, durante il quale gli studenti compiono un vero e proprio salto nel mondo dei “grandi”. In questa fase, lo studio delle poesie non è solo un esercizio di memoria. Attraverso i versi è possibile guidare i ragazzi in numerose riflessioni sulla vita, sugli affetti come le amicizie e i primi amori e sulle mille sfumature dell’anima. Non bisogna però esagerare troppo nella complessità, soprattutto il primo anno. Ecco quindi una raccolta di grandi ma, al tempo stesso, brevi poesie per ragazzi delle medie.
Poesie per ragazzi di prima media
La prima media rappresenta un anno complesso, perché segna un cambiamento e il ragazzo deve far fronte a nuove sfide e aspettative. Esistono però dei testi che sono dei grandi classici, che possono già essere apprezzati e analizzati durante l’anno.
Ora che sale il giorno di Salvatore Quasimodo
Finita è la notte e la luna
 si scioglie lenta nel sereno,
 tramonta nei canali.
 È così vivo settembre in questa terra
 di pianura, i prati sono verdi
 come nelle valli del sud a primavera.
 Ho lasciato i compagni,
 ho nascosto il cuore dentro le vecchie mura,
 perrestare solo a ricordarti.
 Come sei più lontana della luna,
 ora che sale il giorno
 e sulle pietre batte il piede dei cavalli!
S’i fosse foco di Cecco Angiolieri
S’i’ fosse foco, arderei ’l mondo;
 s’i’ fosse vento, lo tempesterei;
 s’i’ fosse acqua, i’ l’annegherei;
 s’i’ fosse Dio, mandereil’en profondo;
 s’i’ fosse papa, sare’ allor giocondo,
 ché tutti cristïani imbrigherei;
 s’i’ fosse ’mperator, sa’ che farei?
 A tutti mozzarei lo capo a tondo.
 S’i’ fosse morte, andarei da mio padre;
 s’i’ fosse vita, fuggirei da lui:
 similemente farìa da mi’ madre.
 S’i’ fosse Cecco, com’i’ sono e fui,
 torrei le donne giovani e leggiadre:
 e vecchie e laide lasserei altrui.
San Martino di Giosuè Carducci
La nebbia agl’irti colli
 piovigginando sale,
 e sotto il maestrale
 urla e biancheggia il mar;
ma per le vie del borgo
 dal ribollir de’ tini
 va l’aspro odor de i vini
 l’anime a rallegrar.
Gira su’ ceppi accesi
 lo spiedo scoppiettando:
 sta il cacciator fischiando
 sull’uscio a rimirar
tra le rossastre nubi
 stormi d’uccelli neri,
 com’esuli pensieri,
 nel vespero migrar.
Poesie per ragazzi sulla vita
La vita e, di conseguenza, la morte sono le facce di una stessa medaglia e sono anche un tema delicato e importante, che è giusto affrontare in una chiave più profonda dai 12 anni.
Il più bello dei mari di Nazim Hikmet
Il più bello dei mari
 è quello che non navigammo.
 Il più bello dei nostri figli
 non è ancora cresciuto.
 I più belli dei nostri giorni
 non li abbiamo ancora vissuti.
 E quello
 che vorrei dirti di più bello
 non te l’ho ancora detto.
Veglia di Giuseppe Ungaretti
Un’intera nottata
 buttato vicino
 a un compagno
 massacrato
 con la sua bocca
 digrignata
 volta al plenilunio
 con la congestione
 delle sue mani
 penetrata
 nel mio silenzio
 ho scritto
 lettere piene d’amore
Non sono mai stato
 tanto
 attaccato alla vita
Gabbiani di Vincenzo Cardarelli
Non so dove i gabbiani abbiano il nido,
 ove trovino pace.
 Io son come loro,
 in perpetuo volo.
 La vita la sfioro
 com’essi l’acqua ad acciuffare il cibo.
 E come forse anch’essi amo la quiete,
 la gran quiete marina,
 ma il mio destino è vivere
 balenando in burrasca.
Poesie per ragazzi sull’amicizia
Le scuole medie sono gli anni della preadolescenza e della pubertà. Non c’è periodo della vita più difficile e complicato da un punto di vista fisico ed emotivo e proprio in questa fase l’amicizia è importante, ma è anche un banco di prova e la poesia per ragazzi può davvero scuotere gli animi in profondità.
Il ricordo di un amico di David Maria Turoldo
Penso che nessun’altra cosa ci conforti tanto,
 quanto il ricordo di un amico,
 la gioia della sua confidenza
 o l’immenso sollievo di esserti tu confidato a lui
 con assoluta tranquillità:
 appunto perché amico.
 Conforta il desiderio di rivederlo se lontano,
 di evocarlo per sentirlo vicino,
 quasi per udire la sua voce
 e continuare colloqui mai finiti.
Non ho bisogno di denaro, di Alda Merini
Io non ho bisogno di denaro.
 Ho bisogno di sentimenti
 Di parole, di parole scelte sapientemente,
 di fiori, detti pensieri,
 di rose, dette presenze,
 di sogni, che abitino gli alberi,
 di canzoni che faccian danzar le statue,
 di stelle che mormorino all'orecchio degli amanti…
 Ho bisogno di poesia,
 questa magia che brucia le pesantezza delle parole,
 che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.
L’amico che dorme di Cesare Pavese
Che diremo stanotte all'amico che dorme?
 La parola più tenue ci sale alle labbra
 dalla pena più atroce.
 Guarderemo l'amico,
 le sue inutili labbra che non dicono nulla,
 parleremo sommesso.
 La notte avrà il volto
 dell'antico dolore che riemerge ogni sera
 impassibile e vivo.
 Il remoto silenzio soffrirà come un'anima, muto, nel buio.
 Parleremo alla notte che fiata sommessa.
 Udiremo gli istanti stillare nel buio
 al di là delle cose, nell'ansia dell'alba,
 che verrà d'improvviso incidendo le cose
 contro il morto silenzio.
 L'inutile luce svelerà il volto assorto del giorno.
 Gli istanti taceranno.
 E le cose parleranno sommesso.
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