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18 Marzo 2024
12:30

10 casi di ameba mangia cervello dopo i lavaggi nasali. Perché non usare l’acqua del rubinetto per i bimbi?

In America 10 pazienti si sono ammalati a causa dell'ameba mangia cervello, penetrata attraverso dei lavaggi nasali eseguiti con l'acqua del rubinetto. I lavaggi nasali sono un'ottima soluzione per decongestionare il naso dei piccoli ma solo se eseguiti utilizzando soluzioni saline e fisiologiche sterili prescritte dal pediatra e vendute in farmacia.

A cura di Sophia Crotti
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10 casi di ameba mangia cervello dopo i lavaggi nasali. Perché non usare l’acqua del rubinetto per i bimbi?
lavaggi nasali

Pochi giorni fa, è stato pubblicato un report dal Centers for Disease Control (CDC) americano che ha raccontato di spiacevoli episodi a carico di 10 pazienti a cui è stata diagnosticata un’infezione dovuta all’Acanthamoeba, anche soprannominata ameba mangia cervello. Questi, di età diverse e con patologie pregresse differenti (5 di loro avevano un cancro, 2 l’HIV)  hanno tutti in comune una cosa: l’aver fatto, per curare la loro sinusite cronica, dei lavaggi nasali usando l’acqua del rubinetto. Solo 7 di loro sono sopravvissuti all’ameba che può causare o un’infezione localizzata all’occhio o patologie molto gravi come l’encefalite amebica granulomatosa o malattie cutanee e infezioni polmonari.

Il parassita sembrerebbe aver intaccato il corpo dei pazienti, passando proprio dall’acqua del rubinetto, che invece, secondo un sondaggio svolto sui genitori americani ha infatti confermato sembrare per i due terzi di loro adatta e sicura per i lavaggi nasali loro e dei loro bimbi.

Da qui la raccomandazione su X del direttore di Malattie infettive al Policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti: «Bisogna evitare di utilizzare acqua del rubinetto per i lavaggi nasali».

Come fare correttamente i lavaggi nasali

I lavaggi nasali sono una delle pratiche messe in atto per poter pulire il tratto nasale dei bimbi dal muco o dalle crosticine che si vengono a creare, e che rendono per loro difficile la respirazione.

I lavaggi nasali vengono proposti come terapia per i più piccoli per liberare il tratto nasale, occluso a causa di raffreddore, malattie e infezioni dell'apparato respiratorio come sinusite o rinite allergica, così da tornare a respirare bene. Il naso infatti svolge la funzione di filtro per virus e batteri e inquinamento esterni ed è importante che soprattutto quello dei più piccoli, le cui difese immunitarie si stanno ancora costruendo, rimanga libero per funzionare al meglio.

I piccolissimi, infatti non sono ancora in grado di liberare il naso in maniera autonoma utilizzando i fazzoletti e un lavaggio effettuato dai genitori è la soluzione.

La pratica consiste nell’ irrorare il naso dei piccoli con una soluzione salina, che viene inserita nelle loro narici tramite un’apposita siringa e permette al tratto nasale di liberarsi. Da evitare assolutamente sono i preparati fai-da-te che possono peggiorare la condizione di salute dei piccoli, come l'acqua del rubinetto, che in ogni caso, come spiega il sito dell'NHS, andrebbe accuratamente bollita, ma che comunque non garantisce l'assoluta sterilità.

Per il lavaggio del nasino dei più piccoli si può optare per la soluzione fisiologica, acquistabile in farmacia. La sua concentrazione di cloruro di sodio è pari allo 0.9%, non troppo elevata per evitare complicanze ma abbastanza forte da decongestionare il naso e liberare il piccolo dai sintomi della rinite. Se il bimbo non ha ancora 2 anni, si può agire aspirando la soluzione dalla fiala con una siringa sterile senza ago o con un'apposita pipetta sterile e poi con una certa pressione spruzzata in una narice alla volta del piccolo. È importante sempre osservare le reazioni del bimbo e se manifesta fastidio o si mostra del tutto scontroso quando si mette in atto la pratica, conviene interromperla.

Quando il bimbo è più grande si può optare invece per una soluzione ipertonica, con una concentrazione di sale più elevata che si aggira tra il 2 e il 3 %, utile a sciogliere il muco molto denso. Sopra i 12 anni si potranno utilizzare per i bimbi gli spray nasali.

È importante non ricorrere a pratiche di fai da te, per esempio utilizzando l'acqua del rubinetto non accuratamente bollita, e contattare sempre un pediatra che a seconda delle condizioni del bambino ci aiuterà a scegliere la soluzione migliore per lui.

Studio scientifico
Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
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