4 Marzo 2023
14:30

Trentesima settimana di gravidanza: sintomi, sviluppo del feto e come cambia il corpo della mamma

Giunti alla 30esima settimana di gravidanza gran parte degli organi del feto sono sviluppati e funzionanti, anche se manca ancora un po' per la completa maturazione del piccolo. La madre invece inizia un periodo un po' più complicato tra stanchezza, difficoltà nel sonno e un pancione sempre più ingombrante.

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Trentesima settimana di gravidanza: sintomi, sviluppo del feto e come cambia il corpo della mamma
Trentesima settimana di gravidanza

La trentesima settimana di gravidanza s'inserisce nella parte finale del settimo mese, quello che apre il terzo trimestre di gravidanza. Ora il momento del parto non è più un miraggio lontano e il piccolo nel pancione diventa sempre più ingombrante.

Cosa succede durante la trentesima settimana di gravidanza

In questa fase della gravidanza il feto ha formato quasi tutti gli organi principali e raggiunge un peso indicativo di 1.300-1.500 kg e una lunghezza di circa 38-40 cm.

Alla 30esima settimana di gravidanza il feto è grande quanto un cespo di lattuga

Le dimensioni iniziano quindi ad essere importanti, tanto che ora l'utero inizia a stare un po' stretto: da qui la classica posizione fetale "rannicchiata" che adesso il piccolo manterrà fino alla nascita principalmente per questioni di spazio,

Anche la madre si accorge della crescita del feto. Nelle ultime settimane infatti i movimenti si fanno più faticosi, gli ormoni continuano a creare qualche scompenso e anche dormire non è più semplice come prima, anche perché il bebè dentro il pancione si agita a più non posso.

I sintomi della trentesima settimana di gravidanza

Dopo la quiete dei mesi "centrali", la parte finale di una gestazione può riservare giorni impegnativi per la futura mamma, anche se i sintomi della 30esima settimana di gravidanza di solito non sono ancora così problematici. Oltre al sempre presente affanno – dopotutto la crescita del feto porta l'utero a spingere sul diaframma – tra gli effetti i più comuni possiamo citare:

  • Bruciore di stomaco
  • Prurito al pancione
  • Stanchezza
  • Mal di schiena
  • Emorroidi
  • Vertigini
  • Gambe pesanti e soggette a crampi

In questo periodo possono anche manifestarsi le celebri contrazioni di Braxton Hicks, delle "false contrazioni" che non annunciano l'inizio del travaglio, ma sono solo sintomatiche del corpo che si sta preparando alla nascita del bambino. Questi spasmi addominali si differenziano dalle contrazioni vere e proprie per la loro irregolarità e per il fatto di non essere dolorose.

Infine, man mano che ci si avvicina al termine della gestazione, non è raro che possano verificarsi piccole perdite di colostro (il primo latte che servirà a nutrire il neonato subito dopo la nascita) dal capezzolo. Nulla di preoccupante.

Il feto alla trentesima settimana di gravidanza

Dopo 30 settimane il feto è grande più o meno come un cespo di lattuga o una zucca butternut e si prepara ad assumere la posizione di preparazione al parto, anche se normalmente si attende intorno alla 32esima settimana per assistere al passaggio verso la posizione cefalica (dove la testa si avvicina all'uscita dell'utero).

30 settimane di gravidanza: feto

La posizione della placenta non è ancora nota – solo l'ecografia transvaginale potrà fugare ogni dubbio, ma anche questa non si fa prima della 32esima settimana di gravidanza – ma sarà determinante per stabilire il tipo di parto che la mamma dovrà affrontare: in caso di placenta previa, quando la placenta copre parte o tutto l'orifizio uterino interno, potrebbe essere necessario ricorrere ad un cesareo.

La posizione della placenta è nota già in precedenza ma, nei casi borderline, va verificata la pervietà dell’orifizio uterino interno. Quando si ha a che fare con placenta previa, infatti, che cioè copre in parte o dal tutto l’orifizio diventa necessario procedere con taglio cesareo.

Per quanto riguarda il feto invece, ora i polmoni hanno completato una discreta parte del loro processo di maturazione e i capelli crescono sempre più folti e robusti, sostituendo la lanugine formatasi nelle settimane precedenti. Anche gli occhi proseguono nel loro sviluppo mentre i movimenti fetali aumentano d'intensità, anche se per l'80/90% del tempo il feto dorme beato, cullato dal confortevole ambiente uterino.

Come cambia il corpo della donna

Poiché il bimbo tende a muoversi di più quando la madre si sdraia e tende a restare ferma, il sonno notturno potrebbe diventare irregolare e meno riposante. Ciò rischia di acuire il naturale senso di affaticamento e spossatezza dovuto dall'ingombro sempre maggiore della vita che sta crescendo del grembo. Per quanto riguarda quest'ultimo punto però, l'eccessivo affaticamento potrebbe essere indice anche di un calo di ferro, dunque meglio metterne al corrente il medico e valutare un'integrazione.

In questo periodo è comune assistere alla comparsa di una peluria più pronunciata (dovuta dagli sbalzi ormonali) e di smagliature che però, se non accompagnate da incrementi eccessivi della massa corporea, rimarranno di lieve entità e scompariranno nelle settimane successive al parto.

Feto alla 30esima settimana di gravidanza
Il feto alla 30esima settimana di gravidanza

A proposito, quanto aumenta il peso alla 30esima settimana di gravidanza? Stando alle stime degli esperti dovrebbe aggirarsi intorno ai 400 grammi settimanali (come indicano i medici di Humanitas, dal quarto mese si dovrebbe guadagnare circa un chilo e mezzo al mese fino al parto).

Gli esami da fare durante la trentesima settimana di gravidanza

Alla trentesima settimana di gravidanza si può già programmare, se il curante lo ritiene necessario, l'ecografia del terzo trimestre.  Visto l'ormai avanzato stato della gestazione, questo esame serve più che altro a valutare lo stato di benessere del feto misurandone la crescita , osservandone la posizione assunta e valutando la quantità di liquido amniotico presente (fonte: Linee Guida per l'ecografia ostetrica e ginecologica SIEOG).

Oltre a questo importantissimo appuntamento, è possibile anche sottoporsi ad esami del sangue quali emocromo ed esami completi delle urine (con urinocoltura) per monitorare al meglio lo stato di salute generale.

Come affrontare questa fase della gravidanza?

Entrati nel terzo trimestre le settimane si fanno un po' più dure. Il fisico materno è chiamato a sopportare sforzi maggiori e anche l'umore può risentire, tra sonni mancati e il naturale timore che ogni tanto può far capolino tra i pensieri di chi aspetta di diventare genitore.

Purtroppo non esistono ricette per sentirsi sempre al 100% sia fisicamente che mentalmente, tuttavia mantenere un atteggiamento propositivo, dedicarsi a passatempi e mantenere uno stile di vita sano (alimentazione equilibrata, attività fisica moderata, niente fumo ecc…) può senza dubbio aiutare ad affrontare le difficoltà di questa fase finale della gravidanza.

Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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Niccolò De Rosa
Redattore
Dagli studi umanistici all'esperienza editoriale, sempre con una penna in mano e quel pizzico d'ironia che aiuta a colorare la vita. In attesa di diventare grande, scrivo di piccoli e famiglia, convinto che solo partendo da ciò che saremo in grado di seminare potremo coltivare un mondo migliore per tutti.
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