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24 Febbraio 2024
14:00

Certificato di gravidanza: cos’è e come si invia

Per ottenere il congedo di maternità e tutte le agevolazioni del caso occorre comunicare all'INPS il proprio stato interessante. Ecco come funziona il certificato di gravidanza e chi deve inviarlo.

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Certificato di gravidanza: cos’è e come si invia
Certificato di gravidanza

In Italia, il certificato di gravidanza è un documento medico che attesta lo stato interessante di una donna. Questo certificato viene rilasciato dal ginecologo che segue la gestante ed è importante per diverse ragioni, sia dal punto di vista sanitario che legale, poiché consente l'accesso a una serie di diritti e servizi dedicati alle future mamme.

Un tempo questa attestazione doveva essere consegnata in formato cartaceo all'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS), ma ora tutto viene online, tanto che il documento viene chiamato comunemente anche "certificato telematico di gravidanza".

Cos'è il certificato di gravidanza

Il certificato di gravidanza serve per comunicare l'inizio della gestazione in modo da garantire alle lavoratrici tutte le tutele necessarie come l'astensione obbligatoria dal lavoro o l'accesso alle agevolazioni del caso.

A rilasciarlo è il ginecologo che attesta l'avvenuto concepimento e l'inizio della gravidanza e solitamente viene emesso dopo la prima visita ginecologica confermativa della gravidanza, intorno alla sesta/ottava settimana di gestazione.

Ad ogni modo, la gravidanza deve essere comunicata entro la fine del settimo mese. Il limite si anticipa al quinto mese se si richiede la gravidanza anticipata.

Chi invia il certificato

Il certificato deve essere  quindi inviato dal medico all'INPS e, in base ai casi, al datore di lavoro, e deve contenere:

  • I dati anagrafici della donna
  • La settimana di gestazione stabilita alla data della visita
  • La data presunta del parto, calcolata in base all'ultima mestruazione e agli esami ecografici
  • In caso d'interruzione di gravidanza occorre annotare anche la data in cui si attesta la fine della gestazione

Naturalmente tutte informazioni contenute nel certificato di gravidanza sono soggette alle norme sulla privacy e alla tutela dei dati personali, tuttavia qualora l'INPS o il datore di lavoro volessero accertare l'effettiva veridicità del certificato, le futura madre dovrà sottoporsi ad un'ulteriore visita ginecologica presso una struttura sanitaria pubblica.

 A cosa serve il certificato di gravdianza

È fondamentale per accedere a visite, esami e corsi di preparazione al parto dedicati alle donne incinte. Il documento inoltre permette il rilascio di tesserini per parcheggi dedicati (il cosiddetto "Pass Rosa"), l'accesso ai vari bonus per la gravidanza o l'esenzione dalle cinture di sicurezza (causa pancione).

Il principale beneficio dato dal certificato riguarda però la possibilità di usufruire di tutte tutele lavorative previste per la maternità, come il congedo di maternità obbligatorio o facoltativo  e la tutela della salute sul posto di lavoro.

È importante dunque che le future mamme si informino presso il proprio medico o presso le istituzioni sanitarie locali per comprendere appieno i diritti e i servizi a cui hanno diritto durante la gravidanza.

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Niccolò De Rosa
Redattore
Dagli studi umanistici all'esperienza editoriale, sempre con una penna in mano e quel pizzico d'ironia che aiuta a colorare la vita. In attesa di diventare grande, scrivo di piccoli e famiglia, convinto che solo partendo da ciò che saremo in grado di seminare potremo coltivare un mondo migliore per tutti.
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