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5 Luglio 2023
14:00

Cesareo programmato: quando si esegue, come avviene e quali sono i rischi

Il taglio cesareo programmato si esegue in alcuni casi specifici: viene programmato dal ginecologo alla 37esima-38esima gravidanza ed è un intervento chirurgico.

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Cesareo programmato: quando si esegue, come avviene e quali sono i rischi
parto cesareo programmato

Il taglio cesareo è un tipo di parto che permette al bambino di nascere con un taglio nell'addome della madre, attraverso un intervento chirurgico. A differenza del parto naturale, non è spontaneo, dal momento che richiede l'intervento medico. Può essere d'urgenza o un cesareo programmato. L'urgenza potrebbe essere dettata da problemi di salute della mamma o del bambino, dalle dimensioni e dalla posizione del bambino o da problemi durante il travaglio.

La storia del taglio cesareo è lunghissima e risale addirittura agli antichi romani: il tutto origina infatti da una legge, la LEX CESAREA, che imponeva a ostetriche e medici di incidere l'addome delle madri che morivano in travaglio nel tentativo ultimo di salvarne il bambino. Il primo taglio cesareo su mamma vivente documentato è però del 1500: il marito riuscì a quanto pare nell'impresa di salvare la vita sia alla moglie sia al bambino. La donna poi sopravvisse e riuscì ad avere altri figli. Il taglio cesareo nasce quindi principalmente come esigenza per permettere e velocizzare la nascita dei bambini in difficoltà.

Cosa accade durante un cesareo programmato

Un parto cesareo potrebbe essere programmato per diversi motivi, che devono essere tutti validi. Il parto naturale è preferito da moltissime donne (perché spontaneo, fisiologico e con poche conseguenze), ma ci sono dei casi in cui non è possibile. Togliendo le "urgenze", il ginecologo potrebbe decidere di programmare un taglio cesareo in diversi casi:

  • condizioni di salute della mamma
  • condizioni di salute del bambino
  • parto gemellare
  • bambino non in posizione
Spetta al ginecologo decidere se programmare o meno un cesareo

Il parto cesareo programmato viene discusso dalla futura mamma con il ginecologo, di solito verso la 34esima settimana di gravidanza. Questo è il momento di fare al medico tutte le domande del caso. Spetta al ginecologo decidere se è il caso di programmare il parto cesareo ed è sempre lui che si occupa di fissare l'appuntamento con la futura mamma. Farà seguito un incontro con l'anestesista dove si valuteranno altri aspetti di salute della donna e verrà spiegato l'approccio anestesiologico. A differenza di un tempo, infatti, ad oggi quasi tutti i tagli cesarei vengono svolti con anestesia spinale, modalità che rispetto all'anestesia generale presenta molti vantaggi quali:

  • la donna rimane sveglia durante l'intervento
  • il partner può essere presente
  • dopo il taglio cesareo la mamma può allattare al seno il bambino
  • il bambino può essere tenuto a contatto con la pelle

L'anestesia generale, invece, permette di dormire tutto il tempo necessario per l'operazione, ma anche dopo, allontanando il momento in cui la mamma potrà stringere suo figlio tra le braccia. Per questo motivo tale opzione non è quasi più contemplata.

La donna continuerà a seguire i controlli di routine fino al momento della data del cesareo programmato, con visite ed ecografie, ma anche monitoraggi, se necessari. Per prepararsi all'intervento, dovrà:

  • rimanere a digiuno dalla mezzanotte precedente all'operazione
  • indossare in ospedale una camice operatorio e una cuffia per i capelli per andare in sala operatoria
  • sottoporsi a tutte le visite pre intervento
La futura mamma viene preparata prima dell'intervento

La zona sovrapubica potrà essere sottoposta a tricotomia se presenta peluria eccessiva. Inoltre viene posizionato un accesso venoso (o più di uno) e il catetere vescicale. Alla donna viene anche somministrata una dose di antibiotico, mentre nelle gambe di solito si mettono delle calze elastocompressive, per evitare il rischio tromboembolico. In seguito, verrà eseguita l'anestesia e poi il taglio cesareo. Di solito la durata è tra i 40 e i 50 minuti.

Immagine

Quando si effettua il parto cesareo programmato

La data del parto programmato viene fissata, se tutto procede bene, tra la 37esima e la 38esima settimana di gestazione, due o tre settimane prima della data presunta del parto. Non viene quasi mai programmato a termine, intorno alle 40 settimane.

Sono diversi i casi in cui si interviene con un cesareo programmato

Il taglio cesareo di solito si esegue in caso di posizione podalica al termine della gravidanza o in caso di placenta previa, perché il bambino non riuscirebbe a passare attraverso il canale del parto. Ma anche la gravidanza gemellare è nella maggior parte dei casi un motivo per programmare un parto con taglio cesareo.

Quali sono i rischi

Il taglio cesareo è un intervento chirurgico, che può avere dei rischi o delle conseguenze. Le complicanze più frequenti possono essere:

  • perdite ematiche intense (a volte è necessaria una trasfusione)
  • lesioni all'apparato urinario
  • infezioni della ferita e della parete uterina
  • febbre
  • dolore addominale
  • trombosi venosa profonda
  • embolia polmonare

In caso di gravidanze future, potrebbe anche aumentare il rischio di rottura d'utero.

Esperienze

Sono diverse le esperienze di mamme che hanno affrontato un parto cesareo programmato. C'è chi racconta di un'esperienza totalmente positiva, con un intervento che si è svolto senza complicanze e con tempi di ripresa molto rapidi: anzi, alcune donne sostengono che il parto programmato ha dato loro maggiore serenità, perché non hanno dovuto affrontare travaglio, dolore e un parto naturale. Altre, invece, rimpiangono soprattutto di non aver potuto partorire naturalmente, anche per le complicazioni dell'intervento chirurgico: si tratta pur sempre di un'operazione, con dei rischi da valutare con attenzione.

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