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19 Agosto 2023
15:00

Cosa fare se il bambino si addormenta durante la poppata

Il bambino di regola non va svegliato quando si addormenta al seno. Se, però, non ha mangiato a sufficienza, va incoraggiato a riprendere la poppata.

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Cosa fare se il bambino si addormenta durante la poppata
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Non è raro che il bambino si addormenti durante la poppata. Mentre il neonato succhia, infatti, viene rilasciato un ormone che lo aiuta a sentirsi sazio e rilassato, uno stato di benessere generale che favorisce un sonno profondo e ristoratore. Non si tratta di una cattiva abitudine, anzi: nelle prime settimane di vita i neonati dormono fino a 20 ore al giorno e, mentre sono assopiti, sono in grado di ciucciare inghiottendo il latte senza soffocare. Se il piccolo si addormenta mentre la mamma lo sta allattando, quindi, non occorre svegliarlo, a meno che il neonato non sia sottopeso, mangi con irregolarità o abbia particolari esigenze. Basta staccarlo delicatamente dal seno finchè si risveglia. Si può stimolare il suo risveglio toccandogli le manine o con una carezza sulla nuca.

Perché il mio bambino si addormenta mentre lo allatto?

Il neonato si addormenta al seno durante la poppata perché la suzione stimola il rilascio di un ormone, la colecistochinina (CCK), che favorisce una sensazione di sazietà, il rilassamento e, quindi, il sonno.

Dormire al seno è un’abitudine comune nei neonati, tanto che è stato coniato il termine inglese breastsleeping ("dormire al seno") appositamente per definirla. A utilizzarlo per la prima volta fu il professor James McKenna del Mother-Baby Behavioral Sleep Lab, presso l'Università di Notre Dame, che nel 2015 enunciò i benefici dell’antica pratica del sonno al seno. Dormire durante la poppata, infatti, incentiva l’allattamento al seno rispetto a quello artificiale e contribuisce a rafforzare il legame mamma-figlio, favorendo il bonding. L’allattamento al seno, peraltro, riduce il rischio di Sids (o morte in culla).

Il sonno al seno, tuttavia, diventa un intralcio quando il neonato non si nutre a sufficienza. Magari, infatti, il piccolo cade in un sonno profondo senza aver succhiato una sufficiente quantità di latte per saziarsi. Come riporta il Ministero della Salute, se il neonato non si sveglia almeno 8 volte nelle 24 ore e/o se si addormenta dopo poco che è al seno, è opportuno svegliarlo qualche volta fino a quando non diventa autonomo nei risvegli e cresce con regolarità.

Se si addormenta al seno mentre succhia il neonato, comunque, non rischia di soffocare. Mentre sta dormendo il bambino continua, di tanto in tanto, a succhiare il latte ma, grazie al riflesso di suzione, è in grado di inghiottire il liquido nutritivo senza soffocare.

Cosa fare se il neonato si addormenta mentre mangia

Se il neonato si addormenta mentre mangia al seno, non va svegliato, salvo che non sia sottopeso, mangi con irregolarità o abbia particolari esigenze. Specialmente nelle prime settimane di vita è abbastanza normale, infatti, che il bambino si appisoli durante l’allattamento.

Nel caso in cui, però, il piccolo si addormenti senza aver mangiato a sufficienza, è opportuno svegliarlo e incoraggiarlo a riprendere a poppare fino a quando è sazio. Succhiare il latte dal seno materno è comunque impegnativo per il neonato. Se il bambino mostra di non star ricevendo abbastanza latte (pochi pannolini bagnati e/o sporchi e aumento rallentato di peso) è bene, comunque, consultare il pediatra per sciogliere qualsiasi dubbio.

Una strategia per aiutarlo a ricominciare a succhiare è la compressione al seno, come suggerisce il Ministero della Salute. Per effettuarla, occorre tenere il seno in mano schiacciandolo tra il pollice e le altre dita, senza spostarlo dalla bocca del bambino. Quando il neonato ricomincia a poppare, si deve mantenere la compressione fino a quando il piccolo continua a deglutire, dopodiché va ruotata la mano per agire sulle altre parti del seno. Se il bimbo, nonostante la compressione, smette di ciucciare, bisogna ripetere l’operazione con l’altro seno.

Per svegliare il bimbo per accertarsi che mangi a sazietà, inoltre, può essere utile controllare che si attacchi correttamente al seno, toccarlo e favorire un contatto pelle a pelle e spostarlo sull’altro seno.

In caso di sonno persistente, difficoltà respiratorie, febbre, vomito è raccomandabile rivolgersi immediatamente al pediatra.

Fonti mediche
Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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Rachele Turina
Redattrice
Nata a Mantova, sono laureata in Lettere e specializzata in Filologia. Antichità e scrittura sono le mie passioni, che ho conciliato a Roma, dove ho seguito un Master in Giornalismo concedendomi passeggiate fra i resti romani (e abbondanti carbonare). Il lavoro mi ha riportato nella Terra della Polenta, dove ho lavorato nella cronaca e nella comunicazione politica. Dall’alto del mio metro e 60, oggi scrivo di famiglie, con l’obiettivo di fotografare la realtà, sdoganare i tabù e rendere comodo quel che è ancora scomodo. Impazzisco per il sushi, il numero sette e le persone vere.
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