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26 Marzo 2023
10:00

Cos’è la sindrome della morte in culla (SIDS) e cosa possono fare i genitori per prevenirla

La sindrome della morte in culla (detta anche SIDS) è un evento che spaventa, perché purtroppo non è possibile identificare i bambini che potrebbero essere a rischio SIDS. Esistono però tante accortezze che i genitori possono seguire per prevenire il problema.

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Cos’è la sindrome della morte in culla (SIDS) e cosa possono fare i genitori per prevenirla
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La sindrome della morte in culla, nota anche come SIDS (acronimo che sta per Sudden Infant Death Syndrome) non è una malattia, ma una situazione per la quale si verifica la morte di un lattante senza che sia stata identificata una causa ben precisa.

In realtà, questo evento – davvero spaventoso – è più frequente nei primi tre mesi (tra il secondo e il quarto mese) e il rischio va diminuendo con lo sviluppo del bambino. In italiano si parla di morte in culla perché la sindrome è associata al sonno ed è più probabile nei neonati che dormono a pancia in giù, rispetto a quelli che riposano sulla schiena. Come mai? Alcuni ricercatori ritengono che dormire proni possa bloccare le vie respiratorie, altri che i neonati che muoiono di SIDS possano avere un problema con quella parte del cervello che aiuta a controllare la respirazione.

Rappresenta una delle cause principali di morte nel primo anno di vita

È considerato un evento raro e non esistono dati nazionali precisi sull’incidenza del fenomeno. In passato si è calcolato che la sindrome colpiva circa 1-1,5‰ dei nati vivi, ma è attualmente in netto declino. questo anche perché i genitori vengono informati dei rischi e formati su come prevenire il problema con molta più attenzione. Oggi, quindi si conta una percentuale pari allo  0,5‰, ovvero 250 nuovi casi l’anno.

Cause e fattori di rischio della SIDS

Le cause della sindrome della morte in culla non sono note e sono ancora oggetto di studio. I ricercatori stanno lavorando molto duramente su questo argomento, perché una volta trovata la causa potrà essere sicuramente possibile anche evitare che si manifesti il problema. Una delle ipotesi è  che i bambini che muoiono di SIDS abbiano delle anomalie o difetti cerebrali. Questi difetti si trovano tipicamente all'interno di una rete di cellule nervose che inviano segnali ad altre cellule nervose. Queste cellule, a loro volta, risiedono nella parte del cervello che probabilmente controlla la respirazione, la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna, la temperatura e il risveglio dal sonno. Al momento, non c'è modo di identificare i bambini che hanno queste anomalie, ma i ricercatori stanno cercando di sviluppare specifici test di screening. Inoltre, gli scienziati sostengono che i difetti cerebrali da soli potrebbero non essere sufficienti a causare una morte per SIDS. Esistono anche delle cause ambientali che possono essere ugualmente pericolose.

SIDS

Quali sono i fattori di rischio?

I bambini sono a maggior rischio di SIDS se:

  • Nascono prematuri o se pesano molto poco alla nascita
  • Soffrono di infezioni respiratorie
  • Dormono sulla pancia
  • Dormono su superfici morbide, come un materasso per adulti, un divano o una sedia o sotto delle morbide coperte
  • Dormono sopra o sotto lenzuola
  • Dormono in un ambiente troppo caldo
  • Sono esposti al fumo di sigaretta nell'utero o nel loro ambiente, come a casa, in macchina, in camera da letto o in altre aree
  • Dormono nel lettone con i genitori o con animali domestici

Quest'ultima situazione è particolarmente pericolosa se l'adulto accanto al quale dorme il bimbo fuma o è particolarmente stanco. Il rischio aumenta se le persone nel lettone accanto al piccolo sono più di una, se lui ha meno di 11-14 settimane e se è coperto da una trapunta o da una coperta.

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Come si può prevenire la morte in culla

La sindrome di morte in culla non si può spiegare, ma si può prevenire. E se da un lato è naturale provare molta angoscia, dovremmo sentirci rassicurati dal fatto che possiamo davvero fare molto perché non accada.

L'Istituto Superiore di Sanità e il Ministero della Salute sapendo che non c’è modo di individuare i bambini maggiormente a rischio SIDS, propongono sempre una serie di consigli per tutti i genitori di bimbi piccoli. Che cosa si può fare?

  • Far dormire i propri bambini sulla schiena, in posizione supina
  • Non fumare durante la gravidanza e dopo la nascita del bambino
  • Coprire il bambino con coperte che rimangano ben rimboccate e che non si spostino durante il sonno, coprendo il viso e la testa del neonato. I sacchi nanna sono una soluzione ottimale
  • Non utilizzare cuscini soffici, o altri materiali che possano soffocare il bambino durante il sonno
  • Allattare al seno il bambino nei primi sei mesi di vita. È stato dimostrato che una immunizzazione corretta riduce il rischio di Sids
  • Far dormire il bambino in un ambiente a temperatura adeguata, che non sia quindi né eccessivamente caldo né troppo freddo, e con sufficiente ricambio di ossigeno (la temperatura ottimale è tra i 18 e i 20 °C)
  • Limitare la co-presenza del bambino nel letto con altre persone durante il sonno. (alcuni casi di Sids si sono verificati per soffocamento del bambino da parte della madre o del padre durante il sonno)
  • Fare attenzione poi al materasso, che dovrebbe essere della misura esatta della culla/lettino e sufficientemente rigido
  • Non lasciare nella culla oggetti (come trapunte, piumini, paracolpi, giocattoli di peluche, cordine, piccoli giochi) che possono favorire il soffocamento

La gioia per la nascita di un bambino non deve, e non può, essere offuscata dall'ansia e dalla preoccupazione. La SIDS, purtroppo, è un evento probabile e, come tale, bisogna far di tutto per prevenirlo, ma è anche molto raro. Si consiglia quindi di seguire le indicazioni del Ministero della Salute, magari di approfondire questo argomento durante a un corso pre-parto o per l'allattamento, ma vivere la maternità con serenità.

Fonti mediche
Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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