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1 Luglio 2023
17:00

Cosa fare se il nostro bambino non vuole proprio saperne di togliere il ciuccio?

Non tutti i bimbi sono uguali e anche se pediatri e dentisti consigliano di togliere il ciuccio tra i 2 e i 3 anni per evitare problemi alla dentatura o al linguaggio, non è così semplice. Il ciuccio aiuta i piccoli a stare tranquilli, se non vogliono separarsene è perché sono spaventati, parliamo con loro oppure chiediamo aiuto a un esperto.

A cura di Sophia Crotti
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Cosa fare se il nostro bambino non vuole proprio saperne di togliere il ciuccio?
togliere il ciuccio

"Tra i 2 e i 3 anni i bambini devono togliere il ciuccio" è lo slogan che abbiamo sentito ovunque, ce lo ha detto la pediatra, lo abbiamo letto su internet. Persino le nostre amiche, con fatica, sono riuscite a togliere il ciuccio al loro bambino, ma noi no. Il piccolo è grande, ha 4 anni, va per i 5 ma provare a togliergli dalla bocca il succhietto è una battaglia sfiancante che ci sembra di non riuscire proprio a combattere.

A questo si sommano gli sguardi giudicanti, di chi osserva il nostro bimbo e ci dice "Ma davvero gli dai ancora il ciuccio?".

Niente panico, serve solo comprendere il perché di questo rifiuto del piccolo di abbandonare il ciuccio e poi trovare la strategia più adatta.

A che età i bimbi dovrebbero togliere il ciuccio

L'età proposta dai dentisti e dai pediatri per togliere il ciuccio si aggira tra i 2 e i 3 anni, perché un uso prolungato può causare problemi alla dentatura, otite media e disturbi del linguaggio.

togliere il ciuccio

Però i piccoli non sono tutti uguali, togliere il ciuccio è un evento traumatico e alcuni di loro potrebbero reagire veramente male. Anche noi genitori non siamo tutti uguali, rispondiamo in maniera diversa davanti alle crisi dei nostri piccoli ed è normale a volte pensare di non farcela.

Come convincere il bimbo a togliere il ciuccio

Innanzitutto è bene sapere che quando i bimbi ci chiedono il ciuccio non lo fanno per capriccio, ma perché è un oggetto essenziale per loro per regolare la propria emotività. Fin da quando sono ancora nel grembo materno i bambini mettono in bocca il loro pollice, è un gesto che li fa sentire sereni, tranquilli, al sicuro.

Il ciuccio serve al bambino come regolatore della sua emotività

Noi genitori stessi proponiamo ai piccoli il ciuccio come fosse una coccola, per farli smettere di piangere, e dare loro la serenità necessaria ad addormentarsi. Quindi i bambini associano alla suzione, oltre che una forma di nutrimento, un modo per placare le ansie e affrontare ciò che fa loro paura.

  • Per prima cosa dobbiamo preparare il nostro bambino, parlargli, spiegandogli il perché della nostra scelta. Non ha senso togliere il ciuccio dall'oggi al domani, vuol dire creare un trauma nel piccolo, per quanto nella crescita sarà distratto da cose nuove ogni giorno.
  • Per questo se abbiamo messo in atto, tutti i trucchetti per togliere il ciuccio a nostro figlio, ma lui ha tremende crisi isteriche, di pianto e scatti d'ira, dobbiamo innanzitutto cercare di parlargli. Essendoci un legame così stretto tra il senso di inadeguatezza e la suzione, dobbiamo capire cosa gli fa paura. Così lo accompagneremo nell'affrontare le sue insicurezze, mostrandogli che ce la può fare anche senza tenere il pollice o il ciuccio in bocca. In questa fase è importantissimo premiarlo o lodarlo perché ce la sta facendo anche senza il ciuccio, servirà al bimbo per prendere fiducia in sé.
  • Possiamo proporgli nuovi oggetti alternativi al ciuccio, se il bimbo ha paura di andare a scuola per esempio, e quindi chiede insistentemente il ciuccio la mattina, possiamo dargli un giocattolino, dirgli che ogni volta che lo abbraccerà sarà come avere i suoi genitori con sè, anche lì.
  • Più il bimbo cresce, più inventarsi la storiella della strega cattiva che ha portato via il suo ciuccio ha meno valore, dobbiamo parlargli con serietà, cercando anche ad un certo punto di essere irremovibili, creare per lui nuove routine, nuovi stimoli, che lo calmino, per esempio prima di andare all'asilo possiamo tenerci abbracciati e farci le coccole per un po'.

Chiedere aiuto a un esperto

Un'alternativa può essere parlare prima col dentista, portare il piccolo a una visita e lasciare che lo specialista gli dica per esempio che più tiene il ciuccio più dovrà indossare l'apparecchio nella crescita. Magari potrebbe fargli vedere tramite ricostruzioni 3D o i modellini che ha nel suo studio, quello che succede ai suoi denti ogni volta che mette il ciuccio in bocca non per spaventarlo, quanto più per incuriosirlo. Spiegare cos'è la malocclusione, dirgli frasi del tipo "Ma tu da grande vuoi o no avere un sorriso bellissimo?" possono spingere il piccolo ad accettare di dover togliere il ciuccio.

bimba col ciuccio

Oppure possiamo portare il piccolo dalla logopedista, che gli spiegherà che per parlare bene ed esprimersi bene deve per forza togliere il ciuccio, in alternativa possiamo rivolgerci a uno psicologo che aiuterà noi e il bimbo ad affrontare questo momento.

L'importante è non farsi prendere dal panico e non paragonare il nostro bimbo agli altri, nemmeno mettere in discussione la nostra figura educativa di genitori. Il bimbo prima o poi toglierà il ciuccio, rispettando i suoi tempi, diversi da quelli degli altri.

Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
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