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20 Giugno 2023
9:13

Cosa significa feto impegnato e quali sono i sintomi

Si parla di feto impegnato, quando il bambino si è incanalato nello scavo pelvico. Questa posizione è fondamentale, perché il piccolo si sta così preparando correttamente a un parto vaginale. La mamma può accorgersi di questo cambiamento, ma può fare poco per favorirlo.

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Cosa significa feto impegnato e quali sono i sintomi
Terzo trimestre di gravidanza

Se siamo ormai al termine della gravidanza, avremo sentito l’espressione feto impegnato o, in alcuni casi, anche testa impegnata. Ma che cosa significa? Il bambino non sta facendo giochi per stimolare la sua intelligenza o è indaffarato in attività speciali. Per questo c’è tempo dopo la nascita. Significa semplicemente che la sua testa si è spostata verso il basso e sta iniziando ad occupare il canale del parto, un pochino alla volta. Da questa posizione, non si sposterà più ed è quella ideale per avere un parto naturale.

La diagnosi effettiva di "impegno" compete al personale sanitario e viene fatta durante il travaglio di parto tramite ecografia o, ancora meglio, visita manuale. Può accadere, tuttavia, che già prima del tempo il feto si avvii per occupare lo spazio libero del bacino. Spesso, in questo caso, per essere precisi, non si parla già di impegno quanto di confronto. Si dice allora che la testa del feto si confronta con il canale da parto.

I sintomi del feto confrontato

Nel terzo trimestre potremmo avvertire una sensazione di peso alla bocca dello stomaco, oltre che di maggiore fatica.  Ciò è dovuto al fatto che il bambino è sempre più grande. Potrebbe essere anche normale sentirsi in affanno e faticare a respirare bene, perché il piccolo spinge su stomaco e polmoni. Quando però il feto si gira, quindi sposta la testa verso il basso e si confronta con il bacino, tutte queste sensazioni potrebbero diminuire. Nelle ultime settimane, benché il pancione sia pensante, molte mamme sostengono di sentirsi comunque un po’ meglio.

Cuscino della gravidanza

Potremmo, inoltre, notare che la pancia è più bassa e che il desiderio di fare pipì è più frequente. Tra i sintomi, ci sono anche:

  • Disagio a camminare: l'aumento della pressione intorno al bacino, alle articolazioni e ai muscoli può causare fastidio nel movimento
  • Disagio pelvico: una pressione aggiuntiva può farci sentire un po' più a disagio e dolorante
  • Mal di schiena: l'intera area intorno al bacino e alla parte bassa della schiena è interessata dal cambio di posizione. Pertanto, potremmo sentire anche un po' di dolore nei muscoli della parte bassa della schiena
  • Costipazione: l'aumento della pressione dalla posizione occupata influisce anche sull'intestino e sulla regolarità intestinale. Alcune donne riferiscono un aumento della stitichezza verso la fine della gravidanza
  • Emorroidi: anche le vene del bacino possono iniziare a sentire la pressione aggiuntiva del bambino. Ciò può causare la comparsa di nuove emorroidi o il peggioramento di quelle esistenti

Tutti questi sintomi non sono così evidenti? Proviamo allora a toccarci la pancia. Passiamo le mani dai fianchi verso l’osso pubico. Se il bambino non è confrontato, dovremmo sentire un corpo duro, ovvero la testa, dove le mani si toccano. Al contrario, se si confronta, arriveremo a toccale l’osso pubico e si avvertirà solo una parte della testa.

Quanto manca al travaglio?

C'è un mito comune secondo cui una volta che la testa del bambino è confrontata, il tuo travaglio è imminente. Sfortunatamente, non è sempre così. La verità è che non esiste una risposta a questa domanda che è uguale per tutte le donne. Nelle primipare, il travaglio potrebbe partire anche dopo settimane. Per le donne che hanno già avuto figli, il bambino potrebbe non “confrontarsi” fino all'inizio del travaglio. Può anche variare per la stessa donna con gravidanze diverse.

Feto alla 30esima settimana di gravidanza
Il feto alla 30esima settimana di gravidanza

Si può aiutare il feto a confrontarsi?

Molte mamme spesso si chiedono come aiutare il bambino a trovare la strada per il parto. In realtà, non ci sono prove mediche che abbiano dimostrato che esistano delle strategie. La testa del bimbo si confronterà quando il bimbo sarà pronto. Esistono, al contrario, dei fattori che possono impedire l’impegno del feto:

  • Posizione posteriore: si verifica quando la schiena del bambino è appoggiata alla schiena della mamma e può rendere più difficile il confronto del feto
  • Bambini più piccoli: se il bambino ha molto spazio per muoversi, è meno incline a sentire il bisogno di abbassarsi e confrontarsi
  • Forma del bacino: la forma del bacino può rendere difficile il confronto
  • Bambini più grandi: se il bambino è grande, è più comune che la testa si confronti solo all'inizio delle contrazioni
Fonti mediche
Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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