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3 Maggio 2023
12:30

Esiste un’acqua per neonati? Tutto quello che dobbiamo conoscere per sapere cosa diamo ai nostri figli

I neonati allattati al seno non hanno bisogno di acqua da bere fino ai 6 mesi. Nei casi di latte artificiale, quale acqua scegliere? Le acque definite per i neonati sono sicure?

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Esiste un’acqua per neonati? Tutto quello che dobbiamo conoscere per sapere cosa diamo ai nostri figli
acqua per neonati

L'acqua per i neonati esiste oppure no? Ecco un dilemma che fa spesso impazzire i genitori. Sappiamo bene che durante la fase dell'allattamento al seno il bambino non ha bisogno di nient'altro: ha il latte materno che lo soddisfa, anche dal punto di vista dell'idratazione (quindi niente acqua ai neonati). Se, però, allattare al seno non è possibile, dobbiamo optare per il latte artificiale. In questo caso l'acqua diventa fondamentale per preparare il biberon.

Quale acqua scegliere? Escludendo già a priori l'acqua del rubinetto di casa, ecco che molte aziende pubblicizzano e consigliano determinati prodotti che vengono venduti proprio come "a misura di neonato". Cerchiamo di fare un po' di chiarezza, per capire se esistano o meno acque espressamente consigliate per i più piccini.

Si può dare l'acqua ai neonati

Come già sottolineato in precedenza, i neonati allattati al seno non hanno bisogno di acqua, tisane, tè, camomilla, perché il latte materno, essendo ricco di acqua, è sufficiente a soddisfare tutti i loro bisogni. Anzi, somministrare tramite biberon, quindi con modalità differenti dalla suzione dal seno, liquidi differenti dal latte della mamma può compromettere l'efficacia dell'allattamento. Lo ha anche detto l'Organizzazione Mondiale della Sanità nel suo "Manuale Promozione e Sostegno dell’allattamento al seno in un ospedale amico dei bambini" del 2009. Dai 6 mesi di vita in poi, invece, l'acqua può far parte dell'alimentazione dei bambini.

Per i neonati allattati al seno, l'acqua è praticamente inutile

Diversa la situazione nel caso di allattamento con latte artificiale, perché i prodotti formulati in polvere necessitano di acqua per la preparazione. Ed è in questi casi che, soprattutto, sorge il dubbio su quale acqua sia migliore. Qualunque sia la scelta, comunque, i pediatri consigliano di far bollire sempre l'acqua.

Quale acqua usare per i neonati?

Nel caso in cui sia indispensabile dare l'acqua ai neonati, come nei casi prima citati, è bene sapere quale acqua dare ai bambini. Maria Rosaria Marchili, responsabile della UO Pediatria ad Alta Complessità Assistenziale presso l'IRCCS Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, sottolinea che, ad esempio, l'acqua potabile del rubinetto può andar bene a chi è adulto e non ha problemi di salute. Con i bambini meglio andare cauti, perché potrebbe aver subito delle contaminazioni o potrebbe essere presente del cloro usato nei processi di potabilizzazione.

Meglio, dunque, optare per le acque minerali o, meglio, oligominerali, che seguono regole ferree per garantire la sicurezza di ciò che è contenuto nelle bottiglie e, dunque, viene venduto ai consumatori. Anche per quello che riguarda, però, l'acqua in bottiglia, bisogna fare delle distinzioni: non sono tutte uguali:

  • l'acqua di origine sorgiva è migliore perché meno a rischio di contaminazioni esterne
  • l'acqua con un residuo fisso sotto i 1.500 mg/l è migliore
  • per i bambini le acque bicarbonate e naturalmente effervescenti, sulfuree, calciche o ferrose non sono indicate
  • per diluire il latte di formula, le acque oligominerali sono le migliori (con residuo fisso tra i 50 e i 500 mg/l per proteggere la salute dei reni dei lattanti)
  • attenzione anche alla concentrazione di tre sali minerali che influiscono in modo particolare sulla nostra salute: sodiomagnesio e calcio
  • ovviamente vanno evitate le acque minerali gassate
neonato beve acqua

Non facciamoci ingannare dalle acque per neonati: leggiamo le etichette

In commercio esistono molti tipi di acqua indicati, almeno in etichetta o nella pubblicità, per i neonati. Mai farsi però ingannare da quello che viene promosso, anche in modo molto evidente. Per poter compiere una scelta consapevole in fase di acquisto, è sempre bene imparare a leggere l'etichetta di ciò che compriamo. Non solo della bottiglia di acqua che andremo a usare per preparare il latte artificiale a nostro figlio, ma anche di ogni altro prodotto o di ogni altra bevanda che andremo a dare a lui o consumeremo noi. Perché ne va della sua e della nostra salute.

Per fugare ogni dubbio, rivolgiamoci sempre al pediatra

In etichetta, dunque, secondo i consigli della dottoressa Maria Rosaria Marchili, dovremmo prestare molta attenzione alla quantità di minerali disciolti nell'acqua, del residuo fisso presente e di altre piccole accortezze, come ad esempio l'origine e la fonte da cui l'acqua arriva. Per ogni dubbio, è sempre meglio chiedere consiglio al proprio pediatra, che saprà darci consigli utili anche in tal senso. Il passaparola o il consiglio di amiche e parenti sull'acqua migliore per i neonati non servono quando si parla di salute dei nostri bambini: meglio rivolgersi a chi ha studiato e ne sa di più.

Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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