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29 Novembre 2023
18:00

Le frasi da non dire (mai) ad un papà moderno

Dalla classica "quando tornerai a lavorare sul serio?" al sempre apprezzato "ma tu cosa fai tutto il giorno?", ecco alcune frasi antipatiche e stereotipate da non dire mai ad un papà.

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Le frasi da non dire (mai) ad un papà moderno
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Nell'era dei padri moderni, dove cambiare un pannolino è più comune che cambiare una lampadina, è giunto il momento di sfatare i miti, abbattere gli stereotipi e ridefinire il modo in cui si pensa e, soprattutto si parla dei genitori. Perché sì, ci sono frasi che proprio non bisogna dire ai papà!

Dalla classica "quando tornerai a lavorare sul serio?" al sempre apprezzato "ma tu cosa fai tutto il giorno?", ecco alcune dichiarazioni imbarazzanti che dovrebbero sparire dalle nostre conversazioni per evitare di offendere o incassare qualche rispostaccia.

«Ah, oggi fai il babysitter?»

Una frase molto in voga, soprattutto se il papà sta badando a più figli e viene intercettato dall'intelligentone (o intelligentona) di turno mentre si trova alle prese con i suoi piccoli.

Peccato che smorzare i capricci, portare in giro i bimbi o giocare con loro non sia babysitting ma – udite udite – fare il genitore.

Inutile però attaccare un pippone su quanto la figura del padre capofamiglia e distaccato dai compiti di cura dei figli sia ormai superata: meglio risparmiare energie per cose serie e congedare il simpatico interlocutore con un sorriso abbozzato, aspettando che se ne vada.

E se non se ne va? Fingiamoci morti come si fa con gli orsi, funziona sempre.

«Aspettate una femmina? Sei contento?»

Una domanda così sagace merita una risposta appropriata. Potremmo suggerire:

«No, non sono contento, io volevo un maschio per farne il centravanti della nazionale. La vuoi tu? Ti metto dentro anche il gatto che continua a graffiare i mobili…»

Se chi ci sta davanti sarà sufficientemente sveglio capirà di aver detto una castronata e che avere una figlia non rappresenta una nascita di serie B. In caso contrario ci chiederà l'IBAN per il bonifico.

«Che bravo papà che sei, fai anche le pulizie…»

Occuparsi delle faccende domestiche non significa "dare una mano".

Quando un padre pulisce e rassetta non sta facendo un favore che esula dalla proprie mansioni, ma contribuisce attivamente alla vita in famiglia. E lo rivendica con orgoglio!

«Ma cambi anche i pannolini?»

È sorprendete sapere quanta gente pensa che i padri lascino i loro pargoli sguazzare nei propri escrementi perché incapaci di abbassarsi ad un compito così ardo.

Sì, i papà cambiano i pannolini e sono pure felici di farlo.

Ok, forse quest'ultima affermazione suona un po' provocatoria, ma tanto loro che ne sanno!

«Quando torni a lavorare sul serio?»

Frasi come queste sono il motivo per cui molti padri tendono a non sfruttare il già esiguo congedo di paternità e rientrare anzitempo a lavoro nonostante l'obbligo – spesso solo formale – di astenersi dalle mansioni lavorative per i 10 giorni successivi alla nascita del figlio.

La carriera e i doveri lavorativi però non dovrebbero mai trasformarsi in un'ostacolo o un'alternativa al ruolo di genitore.

«Sei proprio un bravo mammo»

Esiste in italiano un termine per definire un uomo che accudisce i propri figli, passa tanto tempo con loro e non si sottrae nemmeno alle faccende domestiche? Sì, è "padre" o, in alternativa "papà".

Colpire ripetutamente la testa del simpatico interlocutore con un dizionario potrebbe aiutarlo a non scordarsi più questo semplice concetto, ma noi sappiamo che la violenza non è mai la soluzione, quindi meglio desistere dall'intento e sperare che la stupidità non sia una malattia contagiosa.

«Ma a casa tua chi comanda?»

Risposta: «I miei figli. Se loro non sono a casa il gatto». Poi scappare di corsa.

«Ma tu cosa fai tutto il giorno?»

Padri che stanno a casa a badare ai figli? Orrore, saranno sicuramente dei nullafacenti!

L'idea che un uomo possa prediligere il proprio ruolo genitoriale alla carriera non è contemplato. Se poi si prova a spiegare che anche curare i propri bambini comporta una serie di impegni pressanti, la risposta è quasi sempre un sorriso ebete e uno sguardo vuoto come Milano a Ferragosto.

«La mamma è sempre la mamma»

Vero, la figura materna è unica e insostituibile, ma in un discorso di genitorialità condivisa il papà rappresenta l'alter-ego che completa e valorizza l'intero assetto familiare.

Continuare a ripetere certe frasi fatte non fa altro che perpetrare lo stereotipo che vorrebbe la donna come la protagonista naturale della cura dei figli, con i papà relegati da destino ad un ruolo secondario anche i termini affettivi.

E oggi, per fortuna, le cose non stanno più così.

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Niccolò De Rosa
Redattore
Dagli studi umanistici all'esperienza editoriale, sempre con una penna in mano e quel pizzico d'ironia che aiuta a colorare la vita. In attesa di diventare grande, scrivo di piccoli e famiglia, convinto che solo partendo da ciò che saremo in grado di seminare potremo coltivare un mondo migliore per tutti.
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