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27 Luglio 2023
17:00

I neonati possono andare al mare?

È possibile andare al mare con i neonati, purché si evitino le fasce orarie più calde e si rispettino delle accortezze in più. Il piccolo nei primi giorni di vita è delicato, e va protetto dal rischio di scottature e colpi di calore.

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I neonati possono andare al mare?
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I neonati sono “tipi da spiaggia”? Sì, anche se i piccoli appena nati richiedono qualche cautela in più rispetto ai fanciulli più grandi. Orario, esposizione al sole e temperatura esterna sono tre fattori da tenere assolutamente in considerazione prima di uscire di casa o dall’albergo in direzione della spiaggia con un neonato nella carrozzina. E ricordiamoci di evitare per i più piccoli, sotto i 6 mesi di vita, la esposizione diretta al sole.

L’aria di mare è un toccasana per la salute del piccolo. Tuttavia, è caldamente consigliato dai pediatri di prestare attenzione alla fascia oraria in cui si mette piede in spiaggia. Il Ministero della Salute raccomanda di evitare il mare dopo le 9 del mattino e prima delle 18:

Nelle piscine aperte o in spiaggia evitare l’esposizione diretta dei bambini al sole dalle ore 9.00 alle 18.00.

Vietato l'ingresso in spiaggia tra le 10 e le 18

A giocare un ruolo essenziale nella scelta di “mare sì” o “mare no” con il bebè è, ovviamente, anche la temperatura esterna. Se il termometro segna temperature record, è opportuno rimanere dentro casa. La temperatura alta è dannosa, poiché appena nati i piccoli non sono in grado di regolare bene la propria temperatura corporea, e restano molto più influenzati rispetto a noi adulti da quella del luogo dove si trovano.

Anche indumenti in tessuti inadeguati o eccessivamente pesanti rischiano di alzare la temperatura del piccolo. È bene prediligere vestitini o camicini larghi, possibilmente in cotone o lino e di colore chiaro.

Occhio all’esposizione ai raggi solari. La Società Italiana di Pediatria invita i genitori a tenere i neonati sotto i 6 mesi di vita lontani dal sole e ad accertarsi che non stiano a lungo sotto l’ombrellone. L’ombra creata dall’ombrello da spiaggia è ingannevole e non è un vero e proprio schermo totale dai raggi UV, dal momento che risulta in grado di filtrare il 40-50% dei raggi ultravioletti. In più, all’ingannevole refrigerio creato dall’ombrellone aggiungiamo la proprietà riflettente della sabbia, pari a circa il 15-20%! Anche i granelli di sabbia, infatti, riflettono i raggi solari e rischiano di facilitare l’insorgenza di scottature e ustioni. Lesioni che aumentano il pericolo di sviluppare tumori della pelle con il passare del tempo. Ricordiamoci infine anche nelle giornate apparentemente nuvolose di proteggere bene neonati e lattanti.

Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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Rachele Turina
Redattrice
Nata a Mantova, sono laureata in Lettere e specializzata in Filologia. Antichità e scrittura sono le mie passioni, che ho conciliato a Roma, dove ho seguito un Master in Giornalismo concedendomi passeggiate fra i resti romani (e abbondanti carbonare). Il lavoro mi ha riportato nella Terra della Polenta, dove ho lavorato nella cronaca e nella comunicazione politica. Dall’alto del mio metro e 60, oggi scrivo di famiglie, con l’obiettivo di fotografare la realtà, sdoganare i tabù e rendere comodo quel che è ancora scomodo. Impazzisco per il sushi, il numero sette e le persone vere.
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