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20 Gennaio 2024
10:00

Il Carnevale italiano: storia e curiosità sulle maschere più famose per festeggiarlo in famiglia e in città

Da Colombina a Arlecchino, da Pantalone a Pulcinella, le maschere del Carnevale italiano sono iconiche e intramontabili. La storia di questa festività è davvero interessante, così come le caratteristiche di ogni maschera.

A cura di Sara Polotti
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Il Carnevale italiano: storia e curiosità sulle maschere più famose per festeggiarlo in famiglia e in città
carnevale italia

Il Carnevale italiano è una delle festività più antiche e popolari del Paese. Si svolge ogni anno nel periodo che precede appena la Quaresima, ovvero tra febbraio e marzo a seconda di quando cade la Pasqua. Le città più famose per i festeggiamenti in maschera? Venezia, ma anche Ivrea, Viareggio, Bagolino e Oristano.

A caratterizzare il Carnevale italiano non sono però vaghi festeggiamenti mascherati. Le maschere tradizionali sono numerose, classiche e conosciute, e tra quelle intramontabili ci sono certamente Arlecchino e Pulcinella.

Ecco dunque la storia del Carnevale in Italia, le sue radici e le maschere più famose e tradizionali.

La storia del Carnevale in Italia

L'origine del Carnevale in Italia può essere fatta risalire ai tempi dell'antica Roma, anche se a quell'epoca di Carnevale ancora non si trattava. In quel caso, i festeggiamenti in maschera venivano organizzati per celebrare gli dei pagani, e si possono fare corrispondere ai Saturnali (ma anche alle feste per Dioniso nell'antica Grecia). Con il passare del tempo, queste feste evolsero, si modificarono e incorporarono anche elementi di festività cristiane, proprio come la Quaresima.

Il Carnevale oggi è infatti visto e celebrato come il momento di libertà, sfogo e scherzo. Lo stesso valeva durante le feste dionisiache o quelle saturnali, ma nella modernità il Carnevale è associato proprio alla Quaresima. Anche il nome lo indica con precisione: "carnevale" deriva dalla parola latina carnem e dal verbo levare, e quindi significa letteralmente "togliere la carne", caratteristica del digiuno quaresimale.

Insomma: prima che iniziasse il periodo di pentimento e privazioni, i credenti cristiani potevano tradizionalmente lasciarsi andare, giocando e mascherandosi per risultare irriconoscibili. Le maschere, peraltro, non permettono solo di non farsi riconoscere, ma anche di mescolarsi: persone ricche e persone povere festeggiano insieme, senza rivelare la propria estrazione sociale, tornando poi al rigore quotidiano non appena smessi i panni carnevaleschi.

Le maschere del Carnevale italiano

Uno dei tratti distintivi del Carnevale italiano sono le maschere, che rappresentano uno dei suoi elementi più iconici e che spesso derivano dai personaggi della commedia dell'arte. Quelle più famose sono certamente Arlecchino, Pierrot, Colombina, Pulcinella e Pantalone, ognuno con il proprio costume e il proprio tratto distintivo per quanto riguarda la personalità.

arlecchino

Arlecchino, per esempio, è una maschera comica e scaltra che spesso recita la parte del servo e rappresenta la figura dell'intellettuale basso (ed è caratterizzata dal classico abito a rombi coloratissimi). Pulcinella, d'altra parte, è una maschera napoletana che simboleggia un uomo burlone e spensierato. Pantalone rappresenta invece il vecchio e avido mercante, mentre Colombina è un travestimento che incarna una donna graziosa e spiritosa.

Anche Pierrot è una maschera del Carnevale italiano, nonostante il suono francese del nome: in origine si chiamava Pedrolino o Zanni, e si è modificato nel tempo diventando il famoso personaggio romantico solo grazie al mimo Jean-Gaspard Debureau.

pierrot

Le città del Carnevale

Oltre alle maschere, il Carnevale italiano è anche conosciuto per le sue sfilate di carri allegorici, spettacoli di ballo e canti. Le sfilate sono uno dei momenti più attesi del Carnevale, con carri colorati e decorati che percorrono le strade delle città, accompagnati da musica e balli.

Il più famoso Carnevale italiano è certamente il Carnevale di Venezia, ma ogni anno anche il Carnevale di Viareggio, quello di Bagolino tra la Lombardia e il Trentino e quello di Ivrea attirano famiglie e curiosi, così come la Sartiglia di Oristano.

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