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15 Dicembre 2023
15:17

Il Parlamento Europeo ha aperto alla Maternità surrogata?

La maggioranza del Parlamento UE ha votato in favore di un provvedimento per riconoscere la genitorialità in tutta l'Unione Europea ma per i conservatori si tratta di un tentativo di introdurre la GPA nell'ordinamento europeo. Le cose però non stanno affatto così.

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Il Parlamento Europeo ha aperto alla Maternità surrogata?
trascrizione atti nascita coppie omogenitoriali

Il Parlamento europeo ha indirettamente aperto le porte alla pratica della maternità surrogata con l'approvazione di una normativa proposta dall’Eurocamera?

È questa l'accusa che le frange conservatrici muovono a Bruxelles dopo che la proposta per riconoscere la genitorialità in tutta l'Unione Europea – indipendentemente dalle circostanze della concezione, del parto o della struttura familiare – è stata approvata con l'ampia maggioranza di  366 voti favorevoli contro i 145 contrari (e 23 astensioni).

«La genitorialità deve essere riconosciuta indipendentemente da come un bambino è stato concepito, è nato o dal tipo di famiglia che ha» recita chiaramente il testo della proposta che mira a così garantire che tutti i minori godano degli stessi diritti previsti dalle leggi nazionali in termini di istruzione, assistenza sanitaria, custodia e successione.

Ma questo non significa che l'Europa voglia rendere la GPA legale in tutto il continente.

Il provvedimento recentemente approvato punta infatti a sgomberare la strada per quel Certificato Europeo di genitorialità che, pur non sostituendo i normali documenti nazionali, andrebbe a riconoscere in tutta l'Unione il rapporto di filiazione tra un minore e il proprio genitore, così da garantire i diritti essenziali derivanti da tale rapporto.

Nessun punto della proposta cita la maternità surrogata (che in molti  Stati, tra cui l'Italia, è dichiarata illegale) e anche qualora il certificato diventasse realtà, gli Stati membri avranno la facoltà di non riconoscere la genitorialità in casi chiaramente incompatibili con l'ordine pubblico e in circostanze ben definite.

Ciò significa che nelle nazioni dove la GPA non è ammessa, la pratica del cosiddetto "utero in affitto" continuerà a rimanere illegale

Da precisare poi come nulla sia ancora deciso. Dopo la consultazione del Parlamento, i governi dell'UE dovranno raggiungere un accordo unanime sulla versione finale della normativa (che poi dovrà essere approvata) e anche allo stato attuale la proposta prevede che i Paesi dell'UE possono ancora decidere se includere nel provvedimento specifiche situazioni, come la maternità surrogata.

Nessuna apertura dunque, ma solo un tentativo di riconoscere i diritti dei bambini.

Attualmente sono infatti circa due milioni i minori potrebbero trovarsi in una situazione nella quale i loro genitori potrebbero non essere riconosciuto come tali in un altro Paese dell'UE e l'Italia, purtroppo, rientra tra gli esempi in cui un bambino potrebbe giuridicamente perdere una mamma o un papà.

La proposta di regolamento della Commissione, votata dal Parlamento, mira solamente a colmare le lacune esistenti e a garantire che tutti i bambini possano godere degli stessi diritti in ogni Stato membro, estendendo il riconoscimento transfrontaliero già richiesto per le adozioni nel 2017.

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Niccolò De Rosa
Redattore
Dagli studi umanistici all'esperienza editoriale, sempre con una penna in mano e quel pizzico d'ironia che aiuta a colorare la vita. In attesa di diventare grande, scrivo di piccoli e famiglia, convinto che solo partendo da ciò che saremo in grado di seminare potremo coltivare un mondo migliore per tutti.
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