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Nel corso della conferenza stampa di inizio anno all'Eliseo, il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato l'introduzione di un nuovo congedo parentale paritario di sei mesi per entrambi i genitori.
«La natalità è in calo anche perché l'infertilità maschile e femminile progredisce facendo soffrire molti uomini e donne» ha affermato Macron, il quale ha deciso di mettere nuovamente mano al congedo di nascita dopo che nel 2021 la stessa Francia aveva già provveduto a raddoppiare i giorni concessi ai padri, facendoli passare da da 14 a 28.
Ora invece, attingendo dal modello scandinavo, sia le mamme che i papà potranno usufruire entrambi di sei mesi per curare e accudire i propri figli, anche se non è ancora ben chiaro a che livello di retribuzione verrà coperto il periodo di astensione dalle mansioni lavorative.
La presentazione del provvedimento non rappresenta certo una novità – Oltralpe si attendeva l'annuncio già da mesi – ma conferma una volta ancora la decisa volontà del Governo francese di supportare concretamente la natalità.
Una risolutezza che traspare anche dalla scelta terminologica di Monsieur le Président, il quale ha parlato di un vero e proprio «riarmo demografico» proprio lo stesso giorno in cui l'INSEE, l'Istituto Nazionale di Statistica francese, ha annunciato il più grosso calo di nuovi nati dal dopoguerra: circa 700.000 bimbi in meno nel 2023, con un calo del 6,6% rispetto all'anno precedente
Il congedo paritario non è però l'unica misura prevista per supportare giovani e famiglie. Macron sta infatti riflettendo anche sulla possibilità di regolamentare l'utilizzo degli schermi per i ragazzi e potenziare l'insegnamento di Educazione Civica" nelle scuole.