video suggerito
video suggerito
6 Novembre 2023
11:00

In Italia abbiamo pochissimi letti nelle terapie intensive pediatriche: l’allarme degli studiosi

Un nuovo studio mette in luce come in Italia attualmente vi sia una carenza del 44,4% di letti nelle terapie intensive pediatriche rispetto agli standard che andrebbero garantiti: sono necessari degli interventi urgenti, come l'incremento del numero di posti letto, il miglioramento della distribuzione geografica di tali letti in tutto il Paese e il rafforzamento delle stesse terapie intensive.

A cura di Sara Polotti
19 condivisioni
In Italia abbiamo pochissimi letti nelle terapie intensive pediatriche: l’allarme degli studiosi
carenza terapie intensive pediatriche

C'è un «great shortage of paediatric intensive care unit (PICU) beds in Italy», ovvero un'enorme carenza di letti nelle terapie intensive pediatriche italiane: l'allarme è stato lanciato da un team di esperti ed esperte italiani che, lavorando nei principali ospedali pediatrici italiani, hanno potuto valutare concretamente la situazione.

I numeri sono preoccupanti: nelle strutture sanitarie italiane attualmente i letti sono 273, che devono bastare per 9.788.622 pazienti pediatrici (ovvero di età compresa tra 1 e 18 anni).

La carenza di letti PICU in Italia: uno studio

Lo studio

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista The Lancet. Ciò che emerge è che in Italia il numero di letti PICU (così si chiama la terapia intensiva pediatrica, o Pediatric Intensive Care Unit) è solo – come accennato – di 273 per 9.788.622 potenziali pazienti, ovvero cittadini di età compresa tra 1 e 18 anni.

Questo numero si traduce in un rapporto di un solo letto ogni 35.856 pazienti, che è molto al di sotto degli standard raccomandati.

La situazione peggiora poi se si guarda alle singole regioni e alla distribuzione geografica dei letti: in Sardegna, per esempio, non c'è nemmeno un posto letto, nonostante la distanza isolare del territorio, e addirittura 16 regioni dispongono di meno del 25% dei letti raccomandati.

Se quindi in generale l'Italia vive una carenza di letti PICU di circa il 44,4%, al Sud si arriva al 67,3%.

Gli standard raccomandati

Gli esperti spiegano nell'articolo come, secondo la letteratura scientifica, "un sistema di terapia intensiva efficiente non dovrebbe essere facilmente sovraffollato e dovrebbe avere un tasso di occupazione ottimale dell'85%. Inoltre, dovrebbe essere sufficientemente flessibile per gestire un afflusso eccezionalmente alto di pazienti in caso di catastrofi di massa, epidemie stagionali, pandemie e aumenti temporanei legati al turismo".

In questo senso, le norme europee suggeriscono che vi sia un letto PICU ogni 20/30mila bambini, anche se naturalmente vi sono differenze calibrate a seconda del Paese.

Cosa significa

I numeri rilevati hanno un significato importante. Anche se i letti ad oggi non sono occupati completamente, si rischia comunque di lasciare bambini e bambine senza la giusta assistenza, essendoci di fatto scarsa accessibilità alle strutture di terapia intensiva.

L'importanza di avere adeguate terapie intensive si è vista benissimo durante gli anni della pandemia da Covid-19: prevenire è sempre meglio che curare e questo studio può essere il giusto stimolo ad aprire gli occhi, investendo sulla salute di bambini e bambine, aumentando il numero di letti e migliorandone la distribuzione geografica. È infatti imperativo garantire che ogni bambino affetto da problemi medici gravi possa beneficiare della migliore assistenza, indipendentemente dalla regione in cui si trova.

Sfondo autopromo
Famiglia significa NOI
api url views