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28 Ottobre 2023
9:00

Diarrea nei bambini: cos’è e come si cura

La diarrea è una condizione molto frequente in età pediatrica, specie tra i bambini che frequentano l’asilo. È importante garantire una corretta idratazione e imparare a conoscere i primi campanelli di allarme che richiedono un intervento tempestivo.

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Diarrea nei bambini: cos’è e come si cura
Pediatra
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La diarrea è un sintomo molto comune tra i bambini che consiste nell'emissione frequente di feci di consistenza diverso dal normale, ovvero liquide o semiliquide, e spesso anche in quantità superiore alla norma.

Come riporta l’Istituto Superiore di Sanità, ogni anno nel mondo, tra i bambini al di sotto dei 5 anni di età, si contano circa 2,5 miliardi di casi di diarrea. Più della metà di questi casi si verifica in Africa e in Asia meridionale che sono i continenti in cui si registra il più alto numero dei decessi infantili per diarrea. In Europa l'incidenza di diarrea acuta varia da 0,5 a 2 episodi all'anno per bambino al di sotto dei 3 anni di vita.

La diarrea può presentarsi da sola oppure accompagnata da altri segni e sintomi che talora possono aiutarci nella diagnosi della causa scatenante. Tra di questi i più frequenti sono febbre, nausea e vomito, sangue nelle feci.

La diarrea può essere quindi classificata in due macro-categorie:

  • Diarrea in forma acuta, di breve durata e comunque inferiore alle due settimane
  • Diarrea in forma cronica, se di durata superiore alle due settimane

Cause della diarrea nei bambini

Nella maggior parte delle volte la diarrea che colpisce i bambini rappresenta la manifestazione clinica di una infezione acuta intestinale. Tuttavia, vi possono essere anche altre cause di diarrea.

Cause di diarrea acuta

La diarrea acuta può avere diverse cause, tra cui:

  • Virus: tra i virus più frequenti vi sono rotavirus, adenovirus ed enterovirus
  • Batteri: tra le forme più comuni vi sono quelle sostenute da Salmonella, Shigella, Campylobacter ed Escherichia coli;
  • Parassiti, in particolare da Giardia lambia
  • Assunzione di farmaci, quali ad esempio alcuni antibiotici
  • Assunzione di acque inquinate o alimenti contaminati.

Cause di diarrea cronica

Tra le cause di diarrea cronica nei bambini vi sono invece:

  • Allergie o intolleranze ad alcuni alimenti: anche se le manifestazioni classiche sono rappresentate da esantemi cutanei, in alcuni casi l’intolleranza o l’allergia alimentare si può presentare con sintomatologia intestinale quale ad esempio stipsi o diarrea
  • Malattie infiammatorie croniche intestinali, quali il morbo di Crohn e la rettocolite ulcerosa
  • Sindrome del colon irritabile
  • Malattia celiaca dovuta ad intolleranza al glutine
  • Disturbi psicosomatici quali stress, irritabilità e ansia

Analizzeremo ora la diarrea da causa infettiva, ovvero quella causata da un virus, batterio o parassita. Si tratta infatti della forma più frequente tra i bambini per la sua alta contagiosità.

L'alimentazione in caso di diarrea

A differenza di quanto si credeva un tempo, non vi è più la necessità di seguire una dieta in bianco. Il digiuno, le diete restrittive o “in bianco” si sono dimostrate inutili. È opportuno invece offrire pasti piccoli e frequenti, aumentando progressivamente l’apporto calorico.

La dieta in bianco quando il bimbo ha la diarrea è ormai un rimedio sorpassato

Meglio evitare cibi ad alto contenuto di zuccheri semplici (dolci, bevande gassate, succhi di frutta) perché la carica osmotica può peggiorare la diarrea.

L’allattamento al seno o con formule non deve essere interrotto. È pure inutile diluire le formule e, di solito, non sono necessari latti privi di lattosio.

Rimedi per la diarrea nei bambini

Un utile rimedio indipendentemente dalla causa della diarrea è garantire una corretta idratazione al bambino, per prevenire quello che è considerato il maggior rischio, ovvero la disidratazione.

In farmacia si possono trovare le soluzioni, in formulazione liquida o in bustine che devono essere diluite in acqua secondo le indicazioni previste sulla confezione. Si presentano secondo diversi gusti, fragola, banana, arancia e simili, ma non hanno un buon sapore poiché contengono i sali.

Un consiglio per migliorare la palatabilità è quello di somministrarle fresche.

diarrea nei bambini

Non sono idonee per una corretta reidratazione i succhi di frutta anche se piacciono molto ai bambini. Troppi zuccheri.

È altamente sconsigliata poi l’automedicazione con antiemetici o antidiarroici per diminuire il numero delle scariche, a meno che sia il pediatra a prescriverli.

Attenzione anche all’utilizzo di antibiotici: questi farmaci devono essere eventualmente prescritti da un medico solo in precise condizioni.

I probiotici possono offrire un ausilio alla reidratazione nella gestione tempestiva della gastroenterite acuta soprattutto virali (specie se il virus in causa è rappresentato dal Rotavirus) e specie per quei ceppi con efficacia provata (ad esempio Lactobacillus GG e Saccharomyces boulardi).

Quanto dura la diarrea nei bambini

La diarrea infettiva può avere una durata variabile a seconda che si tratti di :

  • forma acuta: di breve durata (è la forma più frequente)
  • forma cronica: di durata superiore alle due settimane

Quando preoccuparsi

Nei bambini la diarrea è di solito un fenomeno autolimitante, ovvero che si risolve nel giro di qualche giorno (forma acuta). Se, invece, dura da diversi giorni il pediatra potrebbe decidere di prescrivere degli accertamenti, tra cui esami sulle feci (esame copro-parassitologico per la ricerca di batteri e parassiti), esami del sangue o eventuali test allergici.

in questi casi è sempre il pediatra a dover stabilire il corretto trattamento della condizione

In più, quando il numero di evacuazioni e la quantità di feci emessa è abbondante è importante controllare bene lo stato di idratazione del bambino. Il rischio dietro alla porta è quello della disidratazione, tanto più alto quanto più il bambino è piccolo.

È sempre auspicabile cha mamma e papà consultino il proprio pediatra per consigli personalizzati in base alle condizioni cliniche del bambino e ai sintomi associati. Ma già a casa mamma e papà possono prestare attenzione ad alcuni segni che possano far sospettare che il bambino sia disidratato.

Tra questi i principali:

  • Riduzione della frequenza e quantità della pipi. Nei bambini più piccoli si trovano pannolini asciutti per più ore
  • Stanchezza, sonnolenza, irritabilità
  • Perdita di peso
  • Occhi alonati
  • Fontanella anteriore del neonato/lattante infossata
  • Lingua impaniata, cute secca
  • Pianto senza lacrime

Come si previene? 

Ovviamente non è possibile prevenire tutte le forme di diarrea infettiva. Un consiglio per tenere alla larga i virus e batteri della gastroenterite acuta è insegnare ai nostri bambini i principi di una corretta igiene.

La malattia si trasmette per ingestione di acqua o alimenti contaminati, oppure per trasmissione orofecale (dalle feci alla bocca per mezzo delle mani). Di conseguenza, una attenta e accurata igiene delle mani riduce drasticamente l’incidenza della gastroenterite infettiva.

Per quanto riguarda l’infezione da rotavirus esiste la vaccinazione fortemente consigliata nel primo anno di vita, poiché questa rappresenta la fascia di età più colpita.

Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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Elena Bozzola
Pediatra
Laureata in Medicina e Chirurgia nel 2001, poi Specializzata in Pediatria Generale e Specialistica presso l’Università degli Studi di Pavia. Ho lavorato presso UO Neonatologia S Giuseppe a Milano, poi UO Pediatria Ospedale Universitario S Paolo a Milano. Dal 2009 lavoro quale dirigente medico in pediatria presso Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, occupandomi prevalentemente di pediatria generale e malattie infettive.  Ho effettuato una fellowship presso Ospedale Nicklaus, Miami, USA nel 2018. Sono stata eletta Segretario e Consigliere  Nazionale della Società Italiana di Pediatria nel 2016, ruolo che tuttora ricopro.  Inoltre, sono Vicedirettore di “Pediatria Magazine”, rivista ufficiale della Società Italiana di Pediatria,  e Coordinatore della Commissione Comunicazione Scientifica della Società Italiana di Pediatria.
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