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3 Giugno 2023
14:00

Ittero neonatale: quando è fisiologico e quando preoccuparsi

L'ittero neonatale è una condizione che si caratterizza per un colorito giallastro che interessa pelle, gengive e occhi dei bebè. Nella maggior parte dei casi di tratta di un fenomeno passeggero, tuttavia esistono dei campanelli d'allarme di cui tenere conto per non farsi sfuggire la situazione di mano.

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Ittero neonatale: quando è fisiologico e quando preoccuparsi
ittero neonatale

Quando si parla di ittero neonatale s'intende la particolare colorazione giallastra che nei neonati si manifesta su pelle, mucose  e sclere, la parte degli occhi che di solito appare completamente bianca.

Tale condizione è dovuta ad una concentrazione superiore al normale di bilirubina, una sostanza "di scarto" che si forma in seguito alla degradazione dell'emoglobina, la proteina che permette ai globuli rossi di trasportare l'ossigeno attraverso l'organismo. Tra le cause: un aumentato carico di bilirubina al fegato o un ritardo del fegato nell'eliminare la bilirubina a causa di un'immaturità delle vie metaboliche deputate al suo smaltimento.

L'ittero neonatale  è piuttosto comune nei bambini appena nati, dura pochi giorni e non implica necessariamente la presenza di una malattia. In questi casi infatti si parla di ittero fisiologico.

Però non tutte le forme di ittero sono fisiologiche. Quando il colorito giallognolo è dovuto ad altri fattori, come un'incompatibilità tra il gruppo sanguigno del bimbo con quello materno, allora si tratta di ittero patologico ed è necessario sottoporre il bebè ad esami più approfonditi.

Le cause dell'ittero neonatale fisiologico

Quando l'ittero neonatale è di tipo fisiologico non vi è motivo di preoccuparsi, ma neanche, al contrario, trascurare questa situazione. A provocarlo è una produzione di bilurubina talmente sostenuta che il giovane fegato del piccolo non è in grado di smaltirla a dovere. O anche un ritardo del fegato nell'eliminare la bilirubina a causa di un'immaturità delle vie metaboliche deputate al suo smaltimento, specie se il bambino è nato prematuro.

L'ittero è una condizione piuttosto comune nei neonati, soprattutto in seguito ad un parto prematuro

Come precedentemente accennato, questa una condizione è molto frequente nei bambini appena nati. Si calcola che l'ingiallimento del corpo si palesi su circa il 60% dei piccoli venuti al mondo , un'incidenza che sale all'80% se si prendono in considerazione i bimbi nati pretermine.

Anche la presenza di diabete gestazionale nella madre o una nascita avvenuta per parto indotto sono fattori che possono influenzare la probabilità che l'ittero neonatale faccia la sua comparsa nei primi giorni di vita del bebè.

Quando l'ittero si definisce fisiologico?

Per valutare la tipologia di ittero neonatale (fisiologico o patologico), bisogna tenere conto alcuni criteri.

L'ittero fisiologico, ad esempio:

  • Compare solamente il primo giorno di vita del bebè
  • Scompare da solo e non dura più di 10 giorni (il limite si estende a 15 se il bambino è pretermine)
  • Presenta solo accumuli di biluribina indiretta (ossia ancora non processata dall'organismo per essere smaltita)
  • Non prevede aumenti significativi dei valori di biliribina nei giorni successivi
  • Mantiene la concentrazione di bilirubina sempre sotto la soglia dei 12 mg per decilitro (15mg per i pretermine)
bambino con ittero

Le cause dell'ittero patologico

L'ittero viene invece considerato patologico quando la durata si estende oltre le due settimane e sussistono altri fattori rispetto al semplice "rodaggio" del fegato.

Tra le cause principali troviamo:

  • Incompatibilità tra madre figlio per il gruppo sanguigno o il fattore Rh dei globuli rossi. In casi simili durante la gravidanza l'organismo materno produce degli anticorpi che scambiano i globuli rossi del bimbo per elementi estranei, attaccandoli e distruggendoli. Questo causa un forte accumulo di bilirubina nel piccolo.
  • Deficit di alcuni enzimi nel sangue
  • Anemie congenite
  • Ipotiroidismo (quando la tiroide lavora poco)
  • Infezioni
  • Riassorbimenti di emorragie dovute a traumi da parto
  • Atresia delle vie biliari, ossia l’ostruzione delle vie che portano la bile dal all’intestino. Questa eventualità è molto rara ma potenzialmente molto pericolosa se non affrontata con tempestività

A volte però la causa dell'ittero risiede nell'alimentazione del piccolo: quando la madre nei primi giorni non riesce a sfamare a sufficienza il bimbo con le poppate (il che comporta uno scarso apporto di nutrienti) si parla di ittero da allattamento, mentre quando la comparsa del colorito giallognolo è attribuita ad alcune sostanze presenti nel latte, la condizione è chiamata ittero da latte materno.

L'ittero da latte materno

Questa forma di ittero si manifesta quando una sostanza del latte materno che aumenta il riassorbimento di bilirubina dall'intestino.

La Medicina moderna non è ancora riuscita fare pienamente luce sulla questione, tuttavia, nel più dei casi non è necessario intervenire con farmaci o terapie. La situazione va a normalizzarsi da sola.

Quanto dura l'ittero nei neonati e quando preoccuparsi?

L'ittero fisiologico dura al massimo una decina di giorni, ma già alla prima comparsa del colorito giallastro è bene rivolgersi ad un pediatra per stare più tranquilli e consentire una corretta valutazione della condizione.

Normalmente l'ittero neonatale non deve destare troppa apprensione, tuttavia esistono dei segnali che potrebbero rappresentare un campanello d'allarme tale da richiedere maggiori approfondimenti.

  • L'estensione o l'intensità del colorito giallo aumentano con il passare dei giorni
  • I valori rimangono alti, sopra la soglia di 12 mg di bilirubina per decalitro, specie se superiore a 20
  • L'ittero dura più di una quindicina di giorni
  • Il neonato fatica a dormire e appare irritabile soprattutto durante le poppate

In questi casi il pediatra o il medico curante potrebbe predisporre degli ulteriori approfondimenti, quali  esami del sangue, per indagare le possibili cause.

Come curare l'ittero nei neonati

Quando l'osservazione del piccolo e l'analisi del sangue palesa valori di bilirubina troppo elevati può essere necessario precedere con alcuni trattamenti per risolvere la situazione.

Il protocollo attuale prevede il ricorso alla fototerapia. Si tratta in buona sostanza nel porre il corpo del bambino sotto una luce blu che facilita la degradazione e quindi lo smaltimento della bilirubina. Questa terapia necessita di più sedute e dunque può essere necessario un ricovero ospedaliero di qualche giorno.

Non per tutti i casi di ittero però è sufficiente la foterapia. In questi casi allora la soluzione più percorsa è l'exsanguinotrasfusione, ossia una graduale sostituzione di una parte del sangue del bambino con quello di un donatore. Questa opzione viene considerata quando l'ittero patologico è dovuto da un'incompatibilità sanguinea tra madre e figlio.

Cosa succede se l'ittero non viene curato?

Se l'ittero non viene trattato e la concentrazione di bilirubina sale troppo, l'organismo rischia di venirne "intossicato" con importanti conseguenze permanenti livello neurologico come sordità o parlasi cerebrali.

Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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Niccolò De Rosa
Redattore
Dagli studi umanistici all'esperienza editoriale, sempre con una penna in mano e quel pizzico d'ironia che aiuta a colorare la vita. In attesa di diventare grande, scrivo di piccoli e famiglia, convinto che solo partendo da ciò che saremo in grado di seminare potremo coltivare un mondo migliore per tutti.
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