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23 Ottobre 2023
13:00

Le 10 raccomandazioni degli esperti per combattere l’infertilità maschile nel mondo

Tra le cause della denatalità vi è anche un progressivo aumento dell'infertilità maschile a livello mondiale. Un team di ricercatori della Male Reproductive Health Initiative ha quindi stilato un decalogo per contrastare il fenomeno attraverso la prevenzione e l'adozione di stili di vita più sani.

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Le 10 raccomandazioni degli esperti per combattere l’infertilità maschile nel mondo
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La denatalità è un problema che interessa numerosi Paesi nel mondo, Italia compresa. Tuttavia, quando si tratta d'indagare le differenti ragioni dietro la diffusione del fenomeno, quello dell'infertilità maschile appare sempre come un elemento di secondo piano, oscurato della ben più pressanti argomentazioni di tipo socio-economico che influiscono sulla scelta o meno di avere figli.

Secondo gli esperti però, l'incremento della povertà riproduttiva tra la popolazione maschile non solo rappresenta una condizione medica sempre più comune – secondo un recente studio dell'OMS, nel mondo ne soffre circa un uomo su sei – ma evidenzia una tendenza preoccupante che, se sottovalutata, comporterà notevoli ripercussioni sia in termini demografici che di tutela della salute delle persone.

Per tutti questi motivi, un team di ricerca internazionale coordinato dal decano della Facoltà di Scienze della Melbourne University Moira O'Bryan ha quindi pubblicato sulla rivista Nature un articolo per dimostrare l'urgenza del problema e chiedere ai governi e ai sistemi sanitari nazionali di prenderne coscienza al più presto.

Tale report si concentra infatti sul diritto di ogni paziente ricevere diagnosi tempestive e trattamenti mirati, cosa che però in moltissimi Stati (anche occidentali) non viene garantita a causa di risorse insufficienti.

«La diminuzione della qualità del seme e l'incremento della frequenza del cancro dei testicoli e dei difetti congeniti nel sistema urogenitale indicano che, a livello globale, la salute riproduttiva maschile è diminuita negli ultimi decenni. Sono necessarie ricerche per capire il motivo e come invertire questa tendenza» ha affermato la professoressa O'Bryan, la quale si è poi soffermata sull'esigenza di non lasciare più da soli gli uomini e i loro partner in questa battaglia.

«Quando cercano consulenza medica, gli uomini che soffrono di infertilità sono spesso in uno stato di angoscia emotiva, che si aggrava quando il loro medico non riesce a determinare la causa né a offrire alcun trattamento».

Anche per questo gli esperti Male Reproductive Health Initiative della Società europea per la riproduzione umana e l'embriologia hanno dunque stilato anche un decalogo di raccomandazioni per tracciare un strada comune da seguire nella lotta al fenomeno e, soprattutto, per stimolare una riflessione più approfondita su un tema che oggigiorno viene affrontato con superficialità da una buona parte della stessa comunità scientifica.

Molto spesso infatti si tende ad offrire la procreazione medica assistita come panacea per il superamento di tutti i problemi di questo tipo, tuttavia – sempre secondo gli esperti – si tratta di un atteggiamento inaccettabile sia perché non va ad affrontare l'effettiva origine della questione, sia perché finisce irrimediabilmente per spostare gli oneri e i procedimenti invasivi – con tutti i rischi connessi – sulle donne che devono sottoporsi ai trattamenti.

Ma quali sono dunque queste dieci raccomandazioni per invertire la rotta?

  1. I governi, i sistemi sanitari, le compagnie assicurative e il pubblico dovrebbero comprendere e riconoscere l'infertilità maschile come una condizione medica comune e grave per la quale i pazienti hanno il diritto a diagnosi significative e trattamenti specifici.
  2. Creare una rete globale di registri e bio-banche contenenti informazioni cliniche e sullo stile di vita standardizzate e campioni di tessuto provenienti da uomini fertili e infertili, dalle loro partner e dai loro figli. Collegarla ai sistemi nazionali di dati sanitari.
  3. Attuare protocolli e incentivi per standardizzare la raccolta di tessuti e dati clinici sullo stile di vita de-identificati.
  4. Finanziare più ricerche internazionali e collaborative per comprendere le interazioni e gli impatti di fattori genetici, dello stile di vita e ambientali sulla fertilità maschile in popolazioni diverse.
  5. Integrare il sequenziamento genomico nella diagnosi dell'infertilità maschile.
  6. Sviluppare ulteriori test diagnostici per migliorare la diagnosi e la causa dell'infertilità maschile.
  7. Sottoporre a rigorosi test l'impatto sulla fertilità maschile di composti, in particolare sostanze chimiche che interferiscono con il sistema endocrino, presenti in prodotti, sul luogo di lavoro e nell'ambiente.
  8. Attuare regolamenti e politiche e sviluppare alternative sicure. Sottoporre a rigorosi test le strategie per la riproduzione assistita medicalmente prima di integrarle nella pratica clinica.
  9. Istituire campagne di educazione pubblica per promuovere la discussione sull'infertilità maschile e l'impegno nella ricerca di soluzioni per la salute.
  10. Migliorare la formazione degli operatori sanitari per promuovere la salute riproduttiva maschile lungo l'intero arco della vita.
Fonti mediche
Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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Niccolò De Rosa
Redattore
Dagli studi umanistici all'esperienza editoriale, sempre con una penna in mano e quel pizzico d'ironia che aiuta a colorare la vita. In attesa di diventare grande, scrivo di piccoli e famiglia, convinto che solo partendo da ciò che saremo in grado di seminare potremo coltivare un mondo migliore per tutti.
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