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24 Gennaio 2024
11:00

Mangiare in bianco quando si sta male: serve davvero al bambino?

Serve davvero mangiare in bianco? I pediatri moderni preferiscono adattare la dieta alle esigenze specifiche del bambino, favorendo un'alimentazione leggera ma sempre molto variegata.

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Mangiare in bianco quando si sta male: serve davvero al bambino?
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Quando i bambini si ammalano e soffrono di problemi intestinali, uno dei consigli nutrizionali tradizionali più diffusi è quello di introdurre una dieta "in bianco", composta principalmente da cibi blandi come riso, pane bianco e pollo senza pelle. Questa pratica è stata tramandata di generazione in generazione e per molto tempo è stata promossa anche da medici e pediatri, eppure le ricerche e gli studi più recenti hanno ridimensionato molto l'efficacia della dieta in bianco, riducendola quasi ad un falso mito.

Se infatti risulta del tutto ragionevole che un bambino indisposto modifichi temporaneamente le proprie abitudini durante i pasti, è altrettanto vero che ridurre la scelta a pochi alimenti "bianchi" non appare l'alternativa migliore per la salute dei piccoli pazienti: molto meglio concentrarsi sulle quantità delle porzioni e favorire un'alimentazione leggera ma comunque varia e completa.

Perché "mangiare in bianco"?

La teoria dietro la dieta in bianco durante l'indisposizione dei bambini si basa su diversi principi. Innanzitutto, si ritiene che cibi blandi siano più facili da digerire e meno suscettibili di irritare lo stomaco delicato dei bambini malati. Inoltre, si suppone che questi alimenti siano meno propensi a causare nausea o disagio gastrointestinale.

La stessa Società Italiana di Pediatria ha però dichiarato che in caso di malanni come diarrea, gastroenterite e altre infezioni intestinali, i regimi alimentari restrittivi  non risultano affatto necessari per rimettersi in salute.

«È opportuno offrire pasti piccoli e frequenti, aumentando progressivamente l’apporto calorico» scrive la SIP, la quale consiglia di tagliare solamente cibi ad alto contenuto di zuccheri semplici – come le merendine, i dolci, le bevande gassate e i succhi di frutta – perché in caso di diarrea la carica osmotica potrebbe peggiorarne gli episodi.

Se il bambino è molto piccolo e si nutre ancora al seno o con latte in formula, l'allattamento non deve assolutamente interrompersi.

Cosa far mangiare al bambino quando sta male

Quando i bambini stanno male, l'idratazione e l'assunzione di cibi facilmente digeribili risultano fondamentali, tuttavia rimane altrettanto importante considerare le preferenze individuali e le reazioni dei piccoli.

  • Idratazione: durante la malattia, è essenziale mantenere i bambini idratati. Bevande come acqua, brodo e tè alle erbe possono aiutare a prevenire la disidratazione.
  • Cibi facili da digerire: se il bambino ha problemi digestivi, è consigliabile optare per cibi facilmente digeribili come riso bianco, patate e banane sono opzioni che possono fornire carboidrati facilmente assimilabili. tali alimenti, tipici della "dieta in bianco" non devono però essere gli unici presenti nei pasti dei piccoli malati
  • Proteine magre: l'introduzione di proteine magre, come pollo senza pelle o pesce, può essere benefica per il recupero. Questi alimenti forniscono importanti amminoacidi necessari per sostenere il sistema immunitario.
  • Frutta e verdura: se il bambino può tollerarle, è consigliabile includere piccole quantità di frutta e verdura. Questi alimenti forniscono vitamine e minerali essenziali che possono sostenere la guarigione.
  • Evitare alimenti irritanti: almeno per il periodo della convalescenza, aboliamo cibi piccanti, grassi e troppo conditi che potrebbero irritare ulteriormente il sistema digestivo.
  • Ascoltare il bambino: ogni bambino è diverso, quindi è importante ascoltare le preferenze individuali del bambino riguardo al cibo. Rispettare le loro scelte può aumentare la probabilità che consumino gli alimenti necessari.

In ogni caso, quando il bambino accusa problemi intestinali è sempre consigliabile consultare un professionista della salute o un pediatra per assicurarsi che le scelte alimentari siano adeguate al tipo di malattia e alle esigenze specifiche del bambino.

Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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Niccolò De Rosa
Redattore
Dagli studi umanistici all'esperienza editoriale, sempre con una penna in mano e quel pizzico d'ironia che aiuta a colorare la vita. In attesa di diventare grande, scrivo di piccoli e famiglia, convinto che solo partendo da ciò che saremo in grado di seminare potremo coltivare un mondo migliore per tutti.
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