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24 Luglio 2023
12:00

Ospedale rimuove fiocco azzurro con biberon per festeggiare la nascita: «noi promuoviamo l’allattamento al seno»

A Massa Carrara è stato impedito ad una madre di tenere un fiocco che le era stato regalato per festeggiare la nascita del secondogenito. Il motivo? L'ospedale promuove l'allattamento al seno e la decorazione con il biberon contravveniva le indicazioni Unicef. Le scuse dell'Asl dopo la polemica.

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Ospedale rimuove fiocco azzurro con biberon per festeggiare la nascita: «noi promuoviamo l’allattamento al seno»
fiocco azzurro

Una mamma che aveva appena dato alla luce il suo secondo figlio ha dovuto rinunciare ad un un vivace fiocco azzurro che le era stato appena regalato da un'amica.  Il motivo? Il nastro azzurro era agghindato con un piccolo biberon dotato di un ciucciotto giallo e questo contravveniva alle indicazioni adottate dalla struttura.

L'ospedale delle Apuane di Massa Carrara promuove infatti l'allattamento esclusivo al seno e in reparto non sono ammessi oggetti estranei alle linee guida dettate dall'UNICEF in materia di alimentazione neonatale. Per questo gli operatori sanitari hanno prontamente fatto notare alla madre che non avrebbe potuto tenere il fiocco "incriminato".

Una rigidità sorprendente, anche perché il biberon faceva parte di una piccola decorazione arricchita con un cavalluccio a dondolo dipinto a mano e un bebè durante la nanna.

«Non volevo crederci, ero sfinita, questo secondo parto è stato pesante.  Eppure lo hanno ripetuto anche al mio compagno – ha raccontato la donna al quotidiano Il TirrenoLui voleva ribattere ma io, davvero, ero troppo stanca. Ho detto: togliamolo e basta».

La resa della coppia non ha però evitato che la notizia (e la polemica) si diffondesse rapidamente, costringendo l'Asl Toscana nord ovest a diramare una breve nota per scusarsi dei modi adoperati e chiarire la propria posizione.

La struttura – spiegano nel comunicato – dal 2010 è accreditata come ospedale Unicef Amico dei bambini e pertanto anche tutti i materiali esposti in corsia e nelle camere dei reparti devono essere coerenti con le raccomandazioni dell'organo internazionale che fa propri i dettami dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in favore dell'allattamento esclusivo al seno per i bimbi fino ai sei mesi di vita.

«Dispiace che, nel caso specifico, anche un piccolo dono, che voleva essere una testimonianza di affetto per un lieto evento come la nascita di un bambino, possa essere stato individuato come non coerente con tali indicazioni – conclude l'ASL toscana – E l'Azienda si scusa se i modi adottati nel farlo presente agli utenti sono stati percepiti come troppo rigorosi o zelanti».

Dopotutto, per quanto i principi dell'OMS rappresentino un punto fermo nella tutela della salute, simili prescrizioni non dovrebbero mai tradursi in costrizioni o elementi di giudizio nei confronti di donne che per i motivi più disparati potrebbero trovarsi impossibilitate ad offrire latte materno ai propri figli.

Non può essere certo un biberon a rendere queste mamme dei genitori di serie B.

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Niccolò De Rosa
Redattore
Dagli studi umanistici all'esperienza editoriale, sempre con una penna in mano e quel pizzico d'ironia che aiuta a colorare la vita. In attesa di diventare grande, scrivo di piccoli e famiglia, convinto che solo partendo da ciò che saremo in grado di seminare potremo coltivare un mondo migliore per tutti.
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