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6 Gennaio 2024
14:00

Outdoor education: cos’è e quali sono i benefici

Scegliere l'educazione all'aperto non significa solo portare la scuola nella natura: l'outdoor education prevede infatti un approccio concreto che considera lo spazio esterno come elemento formativo fondamentale per la vita dei bambini. Anche dal punto di vista della salute fisica.

A cura di Sara Polotti
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Outdoor education: cos’è e quali sono i benefici
educazione outdoor

L'educazione outdoor, spesso definita in maniera limitante come l'apprendimento che si svolge all'esterno delle aule, è in realtà un approccio unico e particolarissimo all'insegnamento e all'apprendimento: svolgendosi all'aria aperta, le lezioni si fanno più coinvolgenti e stimolanti, e per questo più efficaci.

Questa forma di educazione ha guadagnato popolarità negli ultimi anni e il motivo è semplice: sono sempre di più gli educatori e i genitori che riconoscono i benefici che derivano dall'immersione nella natura fin da piccoli, in un'epoca nella quale il contatto con l'ambiente esterno è spesso limitato a pochi, fugaci attimi.

Outdoor education, una definizione

Anche se non esiste un solo modo per intendere l'educazione all'aperto, questo approccio pedagogico si può riassumere in alcuni concetti-pilastro.

Il Centro di ricerca e formazione sull'Outdoor Education dell'Università degli Studi di Bologna introduce per esempio l'argomento parlando di "un approccio formativo e di ricerca caratterizzato da un’attenzione particolare verso l’ambiente esterno inteso come ambiente di apprendimento e la sostenibilità delle pratiche educative".

L'educazione outdoor si basa dunque sulla convinzione che l'apprendimento non debba essere confinato alle aule tradizionali. Al contrario, sottolinea l'importanza di portare gli studenti e le studentesse all'aria aperta, consentendo loro di esplorare, sperimentare e apprendere attraverso l'interazione diretta con la natura.

I benefici dell'apprendimento all'esterno

L'outdoor education promuove prima di tutto una connessione più profonda con la natura, incoraggiando uno spirito di apprezzamento e rispetto per l'ambiente circostante. Lo dicono anche alcune ricerche, come quella condotta in Giappone nel 2002 dal dottor Shimizu, che vide come i bambini in età prescaolare cresciuti in una scuola dell'infanzia all'aperto hanno tendenzialmente un rapporto più viscerale e positivo con la natura, oltre a ottime competenze letterarie e a una tendenza a partecipare più attivamente alle attività comunitarie.

I benefici che apporta l'educazione all'aperto non riguardano però solo il rapporto con il verde e con il pianeta. Tra gli altri troviamo i seguenti:

  • Anche solo lo stare nella natura ha effetti immediatamente positivi sui bimbi, dato che la luce, il verde e gli elementi stimolano l'essere umano dal punto di vista neurologico.
  • Lavorare insieme in ambienti naturali favorisce poi lo sviluppo delle capacità sociali, come la cooperazione, la comunicazione e la fiducia reciproca.
  • Soprattutto, gli studenti imparano attraverso l'esperienza diretta, che è spesso più coinvolgente e memorabile rispetto all'apprendimento basato su libri di testo e lezioni frontali unidirezionali (con la lezione impartita dall'insegnante). Le attività pratiche stimolano infatti la curiosità e l'entusiasmo per l'apprendimento, rendendolo più efficace.
  • L'esposizione alla natura è poi associata a miglioramenti nella salute fisica. L'esercizio fisico all'aperto – combinato con l'aria fresca benefica per il sistema immunitario e la luce del sole dalla quale si assorbe vitamina D – contribuisce al benessere complessivo dei bambini che trascorrono più tempo all'aria aperta, invece che rinchiusi dentro le quattro mura delle aule scolastiche. Anche in inverno: basta dotarsi del giusto abbigliamento.
  • Infine, la salute mentale ne esce rafforzata, dato che le attività outdoor riducono i livelli di cortisolo, e quindi lo stress, e di conseguenza migliorano le competenze mnemoniche dei bambini.

Le scuole all'aperto

Al di là dell'implementazione delle lezioni outdoor nella scuola tradizionale – ad esempio attraverso escursioni educative e giornate all'esterno – esistono nel mondo e in Italia numerosi istituti scolastici che hanno scelto di adottare questo approccio come pilastro fondante.

Si tratta degli "asili nel bosco" o delle scuole all'aperto, spesso private, che propongono piani didattici con un approccio completamente outdoor, trasferendo l'intero processo di apprendimento all'aperto. Queste scuole integrano solitamente le materie accademiche con attività all'aria aperta.

In Svezia, in particolare, esistono le scuole nella foresta, chiamate I Ur och Skur. Le lezioni, qui, si svolgono prevalentemente all'aperto, spostandosi nelle aule solo quando il meteo è particolarmente duro. I bambini quotidianamente stanno nella foresta, nel bosco, nelle paludi vicine, e imparano a diretto contatto con la natura. Non solo attraverso lavori creativi e lezioni tradizionali, ma anche sperimentando tante attività fisiche che è possibile svolgere nel verde, come lo sci, la canoa, l'escursionismo…

Ciò che queste scuole promuovono è dunque l'apprendimento diretto in età prescolare, stimolando i bimbi e le bimbe a trovare le lettere dell'alfabeto nella natura, a osservare gli animali nei loro habitat, a studiare dal vivo le stagioni che cambiano… Il tutto prendendo i benefici fisici, salutistici e mentali che la vita all'aria aperta, oggi difficilmente attuabile, porta con sé.

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