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7 Agosto 2023
17:00

Parto gemellare: gravidanza, parto e postpartum, tutto quello che dobbiamo sapere

Il parto gemellare è decisamente più delicato rispetto alla gravidanza che comporta la nascita di un solo bambino. Può avvenire naturalmente per via vaginale o essere necessario il taglio cesareo.

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Parto gemellare: gravidanza, parto e postpartum, tutto quello che dobbiamo sapere
parto gemellare

Il parto gemellare è la nascita, per parto naturale o con taglio cesareo, di uno o più gemelli. Le gravidanze multiple oggi, in Italia, rappresentano il 3% del totale delle nascite, complice anche la diffusione di tecniche di procreazione medicalmente assistita per contrastare l'infertilità. I parti plurigemellari sono comunque un evento molto più raro dei bigemini.

La gravidanza gemellare è di solito più impegnativa, sia durante i nove mesi sia in occasione del parto. I disturbi che la futura mamma prova sono superiori e più intensi, così come lo possono essere le conseguenze sulla sua salute. La gravidanza gemellare va seguita in maniera più attenta e rigorosa dal ginecologo e, in caso di complicanze, è bene affidarsi a centri specializzati.

Il concepimento gemellare

Il concepimento avviene quando uno spermatozoo e un uovo si incontrano e, unendosi, formano un embrione. Se al momento della fecondazione ci sono due uova nell'utero o se l'ovulo fecondato si divide in due zigoti separati, può avvenire il concepimento di due gemelli. Esistono due tipi di gravidanza gemellari, che danno cioè origine a due "tipi" di gemelli: monozigoti e dizigoti.

Gemelli monozigoti

I gemelli monozigoti o gemelli monovulari nascono dalla fecondazione di un unico ovocita da parte di un solo spermatozoo. Prima di insediarsi nell'utero, l'uovo fecondato si separa in due o più parti che sono del tutto slegate e indipendenti tra loro. Entrambi possono dar vita a un bambino. I feti condividono nel 90% dei casi la stessa placenta (gravidanza monocoriale). Invece, la sacca amniotica è più frequentemente doppia (biamniotica). Le gravidanze monocoriali (stessa placenta) e monoamniotiche (stessa sacca amniotica) sono quindi estremamente rare.

Sono i gemelli che si assomigliano per aspetto fisico, i cosiddetti gemelli identici. Hanno un patrimonio genetico identico. I gemelli identici sono dello stesso sesso (tranne rarissimi casi) e sono quasi uguali, ma possono differire per piccole caratteristiche.

Gemelli dizigoti

I gemelli dizigoti o gemelli biovulari o, ancora, gemelli fraterni o non identici, invece, nascono da due ovociti diversi che sono stati fecondati da due spermatozoi. I bambini possono assomigliarsi oppure no. I due feti hanno placente e sacche amniotiche separate, per questo si parla di gravidanza bicoriale e biamniotica. Hanno geni diversi e possono essere di sesso diverso.

La gravidanza gemellare

Come si comprende benissimo dal termine stesso, il parto gemellare è il parto vaginale o cesareo di uno o più gemelli, dopo una gravidanza multipla che dura tra le 32 e le 38 settimane. A seconda delle condizioni di salute di mamma e bambini e della preparazione della struttura ospedaliera scelta per la nascita, si può optare per un parto naturale o per un taglio cesareo: la nascita per via vaginale è possibile se la gestazione ha avuto un decorso sereno e se i bambini sono in posizione cefalica. Altrimenti si programma un parto cesareo.

Ci sono dei fattori che possono aumentare la possibilità di avere gemelli, così come ci sono delle caratteristiche che rendono la gravidanza gemellare diversa dalla gravidanza in cui si è in dolce attesa di un solo bambino.

La gravidanza gemellare spontanea è un evento raro. La frequenza di una gravidanza bigemina è di una donna su ottanta. La frequenza si riduce in maniera esponenziale con l'aumentare del numero di feti. È più alta tra le donne con più di 40 anni e nelle donne che hanno procreato con tecniche di procreazione medicalmente assistita.

La gravidanza gemellare aumenta il rischio per la donna di dover affrontare alcune malattie, come l'ipertensione che può avere come conseguenza la pre-eclampsia, se ci ritroviamo con un valore alto delle proteine nelle urine. Se la condizione non viene trattata in modo adeguato, sono a rischio la salute della mamma e del bambino. Inoltre, le gravidanze gemellari aumentano il rischio di:

  • ritardo di crescita intrauterina
  • travaglio prematuro
  • distacco di placenta
  • diabete gestazionale
  • minaccia di parto pretermine
  • malformazioni congenite

Le gravidanze gemellari più comuni possono essere bigemine o trigemine. Scopriamo cosa significano questi termini.

Le gravidanze bigemine

La gravidanza gemellare bigemina è la più diffusa tra le gravidanze gemellari e comporta la nascita di due gemelli. Come abbiamo sottolineato in precedenza i gemelli possono essere:

  • diversi, perché nati da due ovuli fecondati da due spermatozoi diversi
  • identici o molto simili, perché un solo ovulo è stato fecondato da un solo spermatozoo e la divisione in due embrioni avviene successivamente

Le gravidanze trigemine

Si parla, invece, di gravidanza trigemina quando i feti sono tre. Se, invece, sono quattro o cinque si parla rispettivamente di gravidanza quadrigemina e gravidanza pentagemina.

Fattori che influenzano la gemellarità

Ci sono dei fattori che possono aumentare le probabilità di affrontare una gravidanza multipla. Questi sono:

  • l'età (oltre i 40 anni è più probabile)
  • la presenza di gemelli nella storia famigliare materna
  • il ricorso alla Procreazione Medicalmente Assistita (PMA)
parto naturale

Il parto gemellare: prematuro e naturale

La maggior parte delle gravidanze gemellari si conclude con un parto pre termine. A seconda della settimana in cui inizia il travaglio e in base alle condizioni di salute della donna e dei bambini si decide o meno per il parto naturale. Se ci sono le condizioni ottimali, è sempre meglio un parto per via vaginale, ma, in questo caso, è essenziale che la posizione dei feti sia corretta e che non mostrino segni di sofferenza.

Il parto gemellare naturale avviene come il parto naturale singolo. Il travaglio non differisce in alcun modo e, fino alla nascita dei bambini, tutto avviene come in una gravidanza in cui si aspetta un solo bebè. In questo caso, dunque, il primo gemello, quello che ha la testa più vicina al canale cervicale, nasce come se fosse da solo. Il secondo, invece, può nascere:

  • come avviene in un parto naturale, scendendo lungo le pelvi nel bacino, se è in posizione cefalica e, quindi, con la testa verso il canale del parto e dell'uscita vaginale
  • con una manovra ostetrica di rivolgimento ed estrazione se il bambino è di traverso, e quindi spesso con l'ausilio, in questo caso, della ventosa ostetrica.

Nei casi in cui non sia possibile far nascere agevolmente il secondo gemello, si può ricorrere al parto cesareo. Un parto gemellare può durare poco o tanto. Di solito tra la nascita del primo e quella del secondo non passa comunque molto tempo, a meno che non ci siano complicazioni.

Chiaramente un parto gemellare è esposto a maggiori complicazioni rispetto ad uno semplice.

Parto cesareo gemellare

Il ricorso al parto cesareo può essere necessario se:

  • i due bambini sono in posizione podalica
  • la gravidanza è plurigemellare
  • uno o più gemelli ha un ritardo nella crescita o una grande differenza di peso
  • la placenta è previa

Di solito si programma intorno alla 37esima settimana se non ci sono disturbi che spingano i medici ad anticipare la data del taglio. Il parto gemellare avviene tra le 32 e le 38 settimane di gestazione. Per la gravidanza bicoriale, il termine è di solito alla 37esima settimana, per quella monocoriale alla 36esima. Se il travaglio non parte entro la 38esima, si programma un cesareo o si induce il parto.

parto gemellare

Postpartum con i gemelli

Il decorso post partum è più delicato in seguito a un parto gemellare, proprio per i maggiori rischi che si corrono e per le complicazioni che potrebbero insorgere. Si tratta di un evento fisico e psicologico molto intenso. La donna potrebbe soffrire di atonia uterina da iperdistensione, infezioni urinarie, emorragia post partum. Inoltre, potrebbe non poter rimanere a stretto contatto con i suoi bambini nelle primissime ore, sia per la stanchezza provata sia per il fatto che molti gemelli vengono subito ricoverati in un reparto di terapia intensiva neonatale.

A tutto questo si aggiunge la paura di non riuscire a gestire due o più neonati bisognosi di cure e attenzioni: sicuramente è una nascita che stravolge ancora di più gli equilibri della coppia e della famiglia. Particolari difficoltà si affrontano con l'allattamento al seno: le linee guida consigliano comunque di procedere con la nutrizione esclusiva con latte materno, aspetto più che sufficiente per favorire una sana crescita e un idoneo sviluppo nei primi mesi di vita. Eventuali integrazioni con latte artificiale, invece, rimangono di competenza del pediatra, qualora ne valutasse la necessità.

Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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