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15 Dicembre 2023
12:30

Scoperta la causa delle nausee gravidanza: il responsabile è un ormone prodotto dal feto

Un team di ricerca internazionale ha individuato nell'ormone GDF15 l'origine dell'iperemesi gravidica. La fase di studio è solo all'inizio ma potrebbe essere la strada per trovare una soluzione agli episodi di nausee e vomito che colpiscono la maggioranza delle future mamme durante i primi mesi di gravidanza.

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Scoperta la causa delle nausee gravidanza: il responsabile è un ormone prodotto dal feto
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Nausea e vomito in gravidanza? La colpa potrebbe essere di un ormone – chiamato GDF15 – prodotto dal feto. A dirlo è un recente studio pubblicato su Nature da un team internazionale formato da ricercatori provenienti da Regno Unito, Sri Lanka e Stati Uniti.

Stando ai risultati riportati, infatti, le donne più sensibili a questo ormone che tende ad aumentare durante le prime fasi della gravidanza, potrebbero trovarsi esposte ad un rischio maggiore di soffrire di forme più accentuate di iperemesi gravidica, ossia quella condizione caratterizzata da malessere, nausea e conati di vomito che probabilmente rappresenta uno dei sintomi più comunemente associabili all'inizio della gravidanza.

«Per la prima volta, l'iperemesi gravidica potrebbe essere affrontata alla radice, anziché limitarsi a alleviarne i sintomi» ha affermato Tito Borner, fisiologo presso l'Università della Pennsylvania e tra le firme dello studio.

Ma per quale motivo il feto dovrebbe produrre una sostanza che finisce per far star male la futura mamma? La risposta potrebbe celarsi nel fatto che GDF15 viene prodotto a bassi livelli da organi come la prostata, la vescica e i reni per contrastare la presenza di sostanze tossiche: dunque si è teorizzato che l'evoluzione abbia portato il corpo a secernerne dosi maggiori per proteggere il feto da eventuali elementi nocivi.

La scoperta potrebbe portare allo sviluppo di nuovi sistemi per prevenire una sintomatologia che interessa circa il 70% delle donne in dolce attesa e che talvolta può comportare anche effetti talmente gravi da richiedere il ricovero in ospedale.

«Ora abbiamo una visione chiara di ciò che potrebbe causare questo problema e una strada sia per il trattamento che per la prevenzione» ha spiegato Stephen O'Rahilly, un altro coautore dello studio e ricercatore del metabolismo presso l'Università di Cambridge.

Secondo la ricerca infatti, le donne esposte a livelli più bassi di GDF15 prima della gravidanza sperimentano sintomi più accentuati, mentre coloro che presentavano concentrazioni dell'ormone più alte prima del concepimento, durante la gestazione tendevano a soffrire meno di episodi emetici (nausea e vomito appunto).

Tale fenomeno ha dunque spinto gli studiosi ad ipotizzare che la somministrazione di GDF15 alle pazienti che sono considerate a rischio elevato di iperemesi gravidica prima della gravidanza, potrebbe proteggerle dalla condizione.

Studiando i portatori di varianti genetiche rare e comuni i ricercatori hanno notato come bassi livelli di GDF15 in uno stato di non gravidanza possono poi aumentare il rischio di sviluppare l'iperemesi gravidica nelle donne nel momento in cui queste fossero rimaste incinta. Per effetto contrario le pazienti con beta talassemia – una malattia ereditaria del sangue che provoca livelli costantemente elevati di GDF15 – sembrano invece essere maggiormente protette contro le nausee in gravidanza.

Gli studi dunque sono appena all'inizio e la prossima fase riguarderà la sperimentazione per verificare se vi siano altri fattori coinvolti, se la modifica dell'assetto ormonale possa compromettere lo sviluppo fetale e se, ad un certo punto, vi sia la possibilità di mettere a punto farmaci o trattamenti per bloccare il legame tra GDF15 e il suo recettore nel tronco encefalico, inibendo dunque l'attivazione di quelle reazioni che tanto rendono complicati i primi mesi delle mamme che aspettano un bebè.

Fonti
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Niccolò De Rosa
Redattore
Dagli studi umanistici all'esperienza editoriale, sempre con una penna in mano e quel pizzico d'ironia che aiuta a colorare la vita. In attesa di diventare grande, scrivo di piccoli e famiglia, convinto che solo partendo da ciò che saremo in grado di seminare potremo coltivare un mondo migliore per tutti.
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