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27 Ottobre 2023
11:00

Vasospasmo in allattamento: cause e rimedi

Il vasospasmo è la conseguenza di una costrizione dei vasi sanguigni del capezzolo causata da un attacco scorretto del bambino al seno o da un problema circolatorio. Può essere molto doloroso, tanto che alcune mamme non riescono ad allattare.

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Vasospasmo in allattamento: cause e rimedi
mastite allattamento

Il vasospasmo si verifica quando i vasi sanguigni si restringono e si contraggono, impedendo al sangue di fluire normalmente. Può accadere in qualsiasi vaso sanguigno del corpo ed è abbastanza frequente, ma anche molto doloroso, al capezzolo durante l’allattamento. Alcune volte è causato da un problema circolatorio, altre invece dal modo in cui il piccolo si attacca al seno: se il neonato stringe troppo le gengive può provocare una costrizione del capezzolo durante la poppata.

Cos'è un vasospasmo

Il vasospasmo è una condizione dolorosa che si crea a causa di uno schiacciamento dei vasi sanguigni e di solito peggiora con il freddo. Può verificarsi in qualsiasi zona del corpo come nel cuore, nel cervello o negli occhi. Le dita sono le più colpite e in questo specifico caso la condizione è nota come fenomeno di Raynaud, problema facile da diagnosticare perché le dita diventano di un caratteristico color bianche quando fa freddo. Meno comunemente ma molto più doloroso, è il vasospasmo ai capezzoli, che causa dolore durante, immediatamente dopo o tra le poppate. Si tratta di una contrazione dei vasi che irrorano il capezzolo a causa della posizione scorretta assunta dal bambino durante l’allattamento oppure per un problema anatomico della sua bocca o di circolazione della mamma.

Vasospasmo in allattamento

Il vasospasmo al capezzolo è abbastanza frequente in allattamento e si verifica quando i vasi sanguigni attorno al capezzolo si contraggono in modo anomalo, con conseguente riduzione del flusso sanguigno nell'area. Colpisce soprattutto le donne che hanno:

  • una storia familiare del fenomeno di Raynaud
  • dita o piedi freddi o che hanno una "cattiva circolazione"
  •  un basso indice di massa corporea (ovvero sono molto magre).

Il dolore dovuto al vasospasmo del capezzolo varia da un lieve disagio a un dolore grave. Per alcune donne è insopportabile, tanto da non essere in grado di continuare ad allattare. Il disturbo può durare alcuni secondi, minuti o anche più a lungo. Sebbene di solito si manifestino per la prima volta quando si inizia ad allattare, possono verificarsi occasionalmente anche durante la gravidanza.

allattamento stancante

Come riconoscerlo

Il vasospasmo è abbastanza semplice da riconoscere a causa del dolore. Si può avvertire:

  • bruciore o pizzicore al capezzolo, che peggiora quando hai freddo
  • pulsazioni o intorpidimento quando il flusso sanguigno ritorna
  • un dolore pungente e persistente

Il male può insorgere durante la poppata, ma più spesso subito dopo, quando il capezzolo bagnato è esposto all'aria fredda. Può verificarsi anche tra un attacco e l'altro.  Il capezzolo potrebbe diventare prima bianco, poi blu, viola o rosso prima di ritornare al suo colore normale.

Quali sono le cause di un vasospasmo

Le cause del vasospasmo possono essere legate a una cattiva circolazione, a una trauma al capezzolo, magari proprio perché il bambino non si attacca bene al seno, comprimendo il capezzolo, o perché ha difetto anatomico, il frenulo corto, che non gli permette di aprire bene la bocca. Altre cause comuni sono un flusso di latte troppo veloce, che porta il bambino a stringere la bocca nel tentativo di controllarlo. O può succedere a causa del freddo. Si possono avvertire sintomi simili alle dita delle mani e dei piedi quando le temperature sono rigide.

Come si diagnostica

Il vasospasmo è un fenomeno transitorio e purtroppo spesso ci si reca dal medico quando in quel momento non è in corso. É importante quindi raccontare molto bene i sintomi e specificare il colore che assume il seno, soprattutto il capezzolo, quando si manifesta questo forte dolore. Il medico probabilmente potrà effettuare la diagnosi solo con queste indicazioni.

Come si cura un vasospasmo

Il vasospasmo più che curare si può prevenire. Ecco alcuni suggerimenti da seguire:

  • ridurre l’esposizione al freddo, soprattutto durante la poppata. È bene quindi allattare in un ambiente caldo
  • limitare l'esposizione dei capezzoli all'aria o al freddo. Non appena il bambino si stacca dal seno, bisogna applicare un po' di calore e coprirsi
  • possono essere utili gli scaldaseno (coppette assorbilatte contenenti materiale riflettente) o le coppette assorbilatte in lana
  • massaggiare il latte materno sul capezzolo dopo la poppata, sotto i vestiti, senza esporlo all'aria o al freddo. Va bene anche dell’olio di mandorle o di oliva
  • massaggiare i pettorali sopra il seno prima della poppata o durante un vasospasmo, per 60 secondi su ciascun lato
  • fare molta attenzione a come si attacca il bambino per assicurarsi che non continui a comprimere o danneggiare il capezzolo.
  • evitare fumo e bevande contenenti caffeina, come caffè, cola e bevande sportive, possono peggiorare il vasospasmo.
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