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15 Giugno 2023
17:00

Alimentazione durante la gravidanza: quali sono i cibi da evitare?

Oltre agli innumerevoli pensieri, timori e sintomi fisici che possono investire una donna in dolce attesa, si aggiunge solitamente la preoccupazione riguardo a come dovrà cambiare il regime alimentare. Vediamo cosa mangiare e cosa evitare in gravidanza.

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Alimentazione durante la gravidanza: quali sono i cibi da evitare?
Dietista
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Oltre agli innumerevoli pensieri, timori e sintomi fisici che possono investire una donna alla scoperta di una dolce attesa, si aggiunge solitamente la preoccupazione riguardo a come dovrà cambiare il proprio regime alimentare, sia in termini di qualità che di quantità dei cibi assunti. Ma è tutto vero ciò che si dice (o che si legge) in giro? In verità (e per fortuna) non sempre.

Fabbisogni energetici in gravidanza

È ormai appurato che una donna incinta non debba affatto “mangiare per due” come si riteneva un tempo: nel primo trimestre infatti i fabbisogni energetici non aumentano in modo importante ed essendo anche questo il periodo più soggetto a nausee e vomito, raramente (e giustamente) si assiste ad un aumento importante della fame e quindi di un conseguente maggior introito alimentare.

Le necessità fisiologiche di energia e nutrienti vanno poi ad incrementare nel secondo e terzo trimestre, dove effettivamente si verifica un aumento più importante di peso, localizzato prevalentemente in fascia addominale.

Tutte le accortezze su cosa non mangiare dovrebbero però essere seguite in qualsiasi periodo, a maggior ragione se non si sono sviluppati in precedenza gli anticorpi per la toxoplasmosi, così da ridurre al minimo il possibile rischio di tossinfezioni alimentari o di altre conseguenze per la salute della mamma o del feto.

Alimenti igienicamente non sicuri

Frutta e verdura

Nel mondo vegetale non ci sono particolari divieti, eccetto frutta e verdura non accuratamente lavata. È bene sapere che il rischio di toxoplasmosi si annulla totalmente solo con la cottura degli ortaggi e non con lavaggi con bicarbonato o disinfettanti. Ad ogni modo la verdura cruda si può consumare, prediligendo quella già selezionata in busta se ortaggi solitamente ricchi di terra (insalate, rucola, verdure a foglia, carote, ravanelli…).

Carne

Nel mondo animale occorre maggiore attenzione, perché in questo caso non si deve prescindere da una buona cottura delle proteine. Per le carni non saranno da evitare solo tartare, carne salata, burger o tagliate di bassa media cottura, ma anche salumi crudi come prosciutto crudo, bresaola, speck, pancetta, coppa, salame.

Fanno eccezione prodotti DOP con una filiera molto controllata e la loro certificazione di sicurezza igienica da lunga stagionatura, e tutti gli stessi salumi crudi citati prima, laddove consumati post-cottura (infornati su una pizza o in una torta salata, cotti per il sugo di un primo…).

Pesce

Per quanto riguarda il pesce, oltre ad evitare sashimi, tartare, ostriche, è bene escludere anche i frutti di mare come cozze e vongole ed il pesce affumicato venduto in busta.

Da moderare al massimo una volta a settimana invece il consumo di pesci anche freschi ma di taglia grossa, per la loro alta concentrazione di mercurio (tonno, salmone e spada).

Uova

Le uova si possono consumare in preparazioni in cui sia il tuorlo che l’albume risultino ben cotte, quali ad esempio frittate, sode, torte salate, sformati, pasta all’uovo. Da evitare invece uova strapazzate, all’occhio di bue o alla coque.

Se queste sono ingrediente crudo di un prodotto industriale come maionese confezionata, tiramisù in vaschetta, insalata russa… non si pone il problema di sicurezza igienico-sanitaria, in quanto tutti i prodotti sono stati obbligatoriamente pastorizzati nel sito di produzione.

Al contrario dobbiamo porre molta attenzione al tiramisù portato da amici o alla maionese fatta in casa: se non sono confezionati con uova pastorizzate in brick è bene evitarli.

Per quanto riguarda i prodotti di ristoranti o pasticcerie chiedere sempre: molto spesso utilizzano uova pastorizzate e quindi sono tutti consentiti.

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Latticini

La pastorizzazione è richiesta anche per il mondo dei latticini, dove non è effettuata solo nei prodotti a diretta distribuzione del contadino.

Saranno da evitare quindi questo tipo di formaggi e comunque tutti i loro latticini da latte crudo, in aggiunta a quelli fermentati con muffe (brie, camembert, gorgonzola, taleggio), se non dopo cottura ad alte temperature come per i salumi crudi (pizza, torta salata, fonduta, pasta al forno…).

Anche i dolci contenenti burro o panna non hanno problemi di tipo igienico-sanitario, nonostante il loro consumo dovrebbe essere sempre moderato, a maggior ragione se rischio o diagnosi conclamata di diabete gestazionale.

In questi casi sarà ancora più importante fare pasti regolari e completi con un moderato apporto di carboidrati complessi ad ogni pasto (pasta, pane, cereali specie integrali,…), una buona quantità di fibre da verdura e frutta e limitando al minimo prodotti contenenti sia zuccheri, ma anche dolcificanti (edulcorante nel caffè, bibite zero zuccheri, caramelle e gomme sugar-free, biscotti o marmellate light…).

Bevande da evitare o moderare

Alcol

No tassativo per gli alcolici: nonostante qualche diceria riporti che un bicchiere per il brindisi sia consentito, le linee guida scientifiche (così come per il fumo) sono ferme su una totale astensione sin dai primi mesi, in quanto le sostanze nocive raggiungono il feto in qualsiasi momento della gravidanza e possono danneggiarne lo sviluppo cerebrale e fisico.

Caffè e tè

Per caffè e tè non si invita per forza ad una totale astensione quanto ad una moderazione, per un totale giornaliero massimo di 200mg di caffeina. Considerando che un caffè in media contiene sugli 80mg di caffeina ed un tè la metà, orientarsi su massimo 2 caffè ed un tè al giorno.

Se occasionalmente si vuole consumare una bibita contenente caffeina come una Coca-Cola (40mg caffeina per lattina da 330ml), sostituirla ad una delle bevande calde citate sopra.

Tutto ciò che esula da questi assoluti divieti (ricapitolando: vegetali non ben lavati, proteine animali crude, formaggi con muffe, alcolici, fumo) rimane buon senso e sana educazione alimentare di base.

Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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