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29 Maggio 2023
12:30

Bambino con diagnosi di ADHD escluso dagli scout: la denuncia di una mamma

Una mamma di Roma ha denunciato cosa è successo al figlio con diagnosi di ADHD: sarebbe stato escluso dal gruppo scout. Ecco cosa le ha raccontato il ragazzino dopo aver partecipato a un incontro.

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Bambino con diagnosi di ADHD escluso dagli scout: la denuncia di una mamma
gruppo scout

A Roma un bambino di 8 anni con diagnosi di ADHD (Disturbo da deficit dell'attenzione e iperattività) sarebbe stato escluso dal gruppo scout al quale stava partecipando ormai da qualche tempo. Tornato a casa ha raccontato quanto gli era accaduto alla madre, incredula di fronte a quello che aveva dovuto subire il figlio. La donna ha poi deciso di scrivere una lettera al Gazzettino, perché cose del genere non accadano più.

Secondo quanto riportato dal figlio di 8 anni, nel gruppo scout di una Parrocchia di Roma avrebbero escluso questo ragazzino, che da un anno frequentava gli scout senza aver mai avuto nessun problema. Fino a quando non sono cambiati i responsabili. Alla madre avrebbe detto: "Nessuno mi vuole".

bambino scout

Il bambino di 8 anni frequentava da un anno il gruppo scout

Nella lettera che la mamma ha scritto al Gazzettino, la donna racconta che suo figlio di 8 anni frequentava ormai da un anno il gruppo scout della Parrocchia Sacro Cuore di Cristo Re di Roma, che si trova nel quartiere Prati. Il bambino era felice di poter stare con gli altri bambini e con gli educatori. E anche i genitori erano contenti nel vedere la felicità negli occhi di loro figlio. Quando lo hanno iscritto, oltre a versare la quota annuale, i genitori hanno fornito ai responsabili tutte le certificazioni che attestano la diagnosi di ADHD del ragazzino.

Quando sono subentrati nuovi responsabili, tutto è cambiato

La mamma ha raccontato che finora non c'erano stati problemi. Per lui era stata un'esperienza unica, perché si trovava bene sia con i suoi compagni sia con le figure di riferimento, che erano dolci, pazienti, premurose e comprensive nei suoi confronti. Poi, però, i problemi sono iniziati quando i responsabili del gruppo scout sono cambiati.

Molti si sono lamentati del comportamento del bambino di 8 anni

La donna racconta che, in seguito al cambiamento ai vertici, ha ricevuto molte lamentale perché il figlio disturbava, perché irrequieto e perché non si esprimeva in modo consono. Due settimane fa, poi, la comunicazione del capogruppo: suo figlio non avrebbe più fatto parte dei lupetti, perché non riuscivano a gestirlo e non se la sentivano di seguirlo ulteriormente in questo percorso.

«Quello che è successo a Francesco non si deve ripetere. Nessuno ha la minima idea di ciò che possono aver scatenato in noi genitori quando, con le lacrime agli occhi, ci ha sussurrato all'orecchio: "a me non mi vuole nessuno"», queste le parole della madre, addolorata per quanto accaduto al ragazzino.

Il bambino ha detto: "Nessuno mi vuole"

Per la famiglia del bambino di 8 anni è stato un colpo basso. Il figlio era deluso e dispiaciuto. I genitori sanno che spesso la scarsa conoscenza della patologia del ragazzo può spaventare, perché si teme per l'incolumità degli altri. Ma sono anche consapevoli che informandosi e formandosi per gestire questi ragazzi si possono ottenere grandi risultati, senza deluderli o estrometterli da un gruppo che frequentavano.

«Queste creature non hanno colpa né responsabilità sui loro comportamenti e la ferita che si rinnova ogni qualvolta vengono allontanati non fa che aumentare la loro frustrazione e inadeguatezza», queste le parole della donna che con la sua lettera spera che altri bambini non si sentano esclusi come suo figlio, che le ha detto che nessuno lo vuole dopo l'esclusione dal gruppo scout che frequentava con entusiasmo e gioia.

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