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13 Marzo 2023
15:00

Camminare scalzi in casa fa male? Ecco perché i bambini possono stare a piedi nudi in casa

Camminare a piedi nudi non solo non danneggia fisico e postura come si pensava un tempo, ma favorisce lo sviluppo motorio del bambino e ne libera le potenzialità. Scopriamo i benefici e i falsi miti su bambini e piedi scalzi.

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Camminare scalzi in casa fa male? Ecco perché i bambini possono stare a piedi nudi in casa
Piedi scalzi

Camminare a piedi scalzi in casa, o no? Liberarsi delle scarpe e correre liberi è una delle attività più amate sia dai grandi che dai piccini. Eppure, quando sono i bambini a camminare scalzi, spesso gli adulti non vedono di buon occhio la cosa, preoccupati che il girovagare senza adeguate protezioni ai piedi possa essere causa di qualche conseguenza o malanno.

Ma è davvero pericoloso andare in giro a piedi nudi? La risposta, fortunatamente, è assolutamente no. I piedi sono infatti tra i primi strumenti con cui i bambini iniziano ad esplorare il mondo e camminare, correre o giocare senza scarpe insegna loro a conoscere il proprio corpo in relazione all’ambiente circostante e a muoversi di conseguenza. Il tutto, respirando una ventata di libertà che stimola il pensiero e allontana ogni forma di stress.

Camminare scalzi in casa fa ammalare?

“Mettiti le ciabatte che prendi freddo ai piedi!. Molti di noi da piccoli si saranno sentiti ripetere questa frase centinaia di volte, come un mantra, per tutta l’infanzia, convincendoci che andare in giro senza pantofole e calzini ci avrebbe condotti irrimediabilmente a malanni e nasi gocciolanti.

Ancora una volta però, la scienza è intervenuta con diversi studi (come quello condotto nel 2004 da un team nippo-coreano) a smentire le credenze dei nostri nonni, mostrando a più riprese come il contatto piedi-suolo favorisca la termoregolazione del corpo.

I benefici di camminare a piedi nudi

Camminare per casa, sulla sabbia o sull’erba a piedi nudi non solo regala ai bambini una meravigliosa sensazione di libertà, ma comporta anche considerevoli vantaggi per la crescita. E a dirlo, una volta tanto, non è una credenza popolare, ma la scienza!

Una ricerca pubblicata su Frontiers nel 2018 da un gruppo di ricercatori dell’Università di Jena in Germania ha infatti evidenziato come le attività svolte a piedi scalzi aiutassero i bambini a migliorare la propria coordinazione, l’equilibrio e le abilità motorie come lo scatto o il salto in lungo.

Per arrivare a questa conclusione, lo studio aveva preso in considerazione un gruppo di oltre 800 studenti delle scuole primarie e secondarie (quindi tra i 6 e i 18 anni) divisi tra ragazzi delle aree rurali del Sudafrica, abituati a passare giornate intere senza calzature, e giovani provenienti dalle città della Germania settentrionale. Dopo una serie di test, in qualsiasi fascia d’età – ma in particolare quella dai 6 ai 10 anni – i ragazzi abituati a muoversi a piedi nudi erano risultati migliori nel salto e nell’equilibrio. I partecipanti più avvezzi all’uso delle scarpe, invece, riuscirono ad ottenere punteggi più alti solo nello sprint, soprattutto nella fascia d’età tra gli 11 e i 14 anni.

La scienza ha notato come camminare scalzi aiuti la coordinazione e porti benefici allo sviluppo fisico dei bambini

I ricercatori si accorsero così come l’utilizzo o meno delle scarpe eserciti una certa influenza sullo sviluppo delle abilità motorie, anche se notarono come i vantaggi del muoversi a piedi scalzi andassero a scemare dopo i 10 anni.

Ma non finisce qui. Nel 2016 un altro studio, questa volta ad opera dell'Università inglese di Bournemouth, mise sotto la lente d’ingrandimento 25 scuole sparse per il globo, appurando come i ragazzi e le ragazze imparassero meglio e leggessero di più dopo essersi liberati delle “soffocanti” calzature. Il motivo? Stare con i piedi all’aria aiuterebbe a rilassarsi e, dunque, a concentrarsi meglio sull’apprendimento.

Riassumendo, i benefici di camminare a piedi scalzi sono:

  • Rafforza i muscoli
  • Migliora la postura e l’equilibrio
  • Migliora la coordinazione
  • Favorisce la circolazione del sangue negli arti inferiori
  • Rafforza i piedi contro l’insorgere di calli e vesciche
  • Riduce lo stress e libera la mente

Bambini e piedi scalzi

Camminare a piedi nudi fa venire i piedi piatti?

Fino a poco tempo fa si riteneva che muoversi per lunghi periodi di tempo senza scarpe facesse venire i piedi piatti ai bambini, provocando un certo panico nei genitori più apprensivi. Il piede piatto – caratterizzato da un arco plantare mediale (ossia la parte centrale interna del piede) che anziché rimanere sopraelevato, tocca terra – infatti non solo altera la postura, ma comporta problematiche croniche a livello muscolare e di articolazioni.

Peccato che i piedi scalzi non solo non aumentino il rischio di sviluppare questo problema, ma addirittura contribuiscano ad alleviarne gli effetti, poiché camminare senza supporti aumenta la muscolatura e, quindi, la mobilità.

Camminare scalzi non solo non fa venire i piedi piatti, ma anzi aiuta ad alleviarne gli effeti.

Ma allora perché per anni siamo stati convinti del contrario? L’equivoco nasce dal fatto che i bambini – che adorano scorrazzare a piedi nudi – presentano naturalmente dei piedi simili a quelli “piatti”, sia perché devono ancora svilupparsi appieno, sia perché sulle piante presentano molto tessuto adiposo, il che rende meno evidentemente la rientranza dell’arco plantare.

Fa male a piedi o ginocchia?

Anche in questo caso, la diceria che indicava il camminare a piedi nudi come una possibile causa per problemi ai piedi o articolazioni si è rivelata assolutamente fake. Imparare a muoversi su superfici irregolari senza l’aiuto di calzature, obbliga il corpo del bambino a diventare più stabile e a reagire alle eventuali asperità del terreno, aumentando dunque la resistenza ad eventuali asperità del terreno e – come già visto – incrementando la capacità di distribuire correttamente il peso su arti e articolazioni.

Pantofole o calzini antiscivolo?

Le pantofole sono comode e fanno molto “atmosfera di casa”, ma spesso i bambini piccoli sembrano proprio non sopportarle. E hanno anche ragione!

Proprio per i motivi che abbiamo visto insieme infatti, quando ci si trova a casa non vi sono motivi legati alla salute per impedire ai bambini di stare a piedi scalzi. L’unico dubbio potrebbe riguardare il pericolo di scivolare e cadere, ma per ovviare al problema basta dotarsi di pratiche calze antiscivolo, utili anche per tenere i piedi al caldo nelle giornate più rigide.

Qualora però il problema di andare in giro a piedi nudi riguardasse gli eventuali segni lasciati sul rivestimento di pregio, allora non possiamo che alzare le mani e arrenderci alle esigenze di un pavimento immacolato!

Barefoot e piedi scalzi

Viva il Barefooting!

Camminare scalzi è così bello e sano che anche gli adulti hanno iniziato liberarsi delle scarpe per godere appieno dell’appagante rapporto con Madre Natura. Negli ultimi anni infatti, dal Nord Europa si sta diffondendo sempre di più un’attività che ora sta giungendo anche alle nostre latitudini: il Barefooting, il trekking a piedi nudi (barefoot, “piede scalzo”).

Questa particolare forma di attività sportiva in realtà nacque in Nuova Zelanda già intorno agli anni ‘60, ma solo ora sta iniziando a riscuotere un certo successo, probabilmente grazie anche alle evidenze scientifiche che hanno mostrato i benefici di girovagare con i piedi liberi da calzature. Praticare Barefooting è talmente facile che sta diventando rapidamente una delle attività per famiglie più gettonate per meravigliose gite fuori porta o vacanze immerse nella Natura.

In Italia esistono già diversi sentieri che, con le dovute attenzioni, in estate sono percorribili a piedi scalzi come il Percorso della salute a Predoi o il Sentiero Bellamonte in Val di Fiemme (entrambi in Trentino), il Bosco Incantato a Ostana (Piemonte) o il sentiero Francescano della Pace che collega Gubbio e Assisi.

Forza, che ci fate ancora con le scarpe ai piedi?

Fonti mediche
Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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Niccolò De Rosa
Redattore
Dagli studi umanistici all'esperienza editoriale, sempre con una penna in mano e quel pizzico d'ironia che aiuta a colorare la vita. In attesa di diventare grande, scrivo di piccoli e famiglia, convinto che solo partendo da ciò che saremo in grado di seminare potremo coltivare un mondo migliore per tutti.
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