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19 Luglio 2023
16:00

Quando mettere il cappello ai bambini in spiaggia?

Il cappello in spiaggia è un accessorio irrinunciabile per riparare i bambini dai raggi UV. Va fatto indossare ai piccoli mentre giocano sotto il sole sulla sabbia, nell’area giochi o nell’acqua bassa. Sono da prediligere i berretti che ombreggiano viso, collo e orecchie.

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Quando mettere il cappello ai bambini in spiaggia?
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Il cappello è un accessorio indispensabile per proteggere i più piccoli in spiaggia. Sono da prediligere i berretti a tesa larga che ombreggiano viso, collo e orecchie del bambino, come riporta Nhs, quelli noti come “cappelli alla pescatora” oppure i berretti in stile legionario, con una patta sul retro per coprire il collo. In alternativa, si può utilizzare un cappello con la visiera o una bandana. È consigliabile indossarlo fin da quando si arriva al mare: mentre gioca sulla sabbia, nell’area giochi dello stabilimento balneare o nell’acqua bassa, il piccolo, con il capo coperto, sarà più riparato dai raggi ultravioletti.

Anche il materiale con cui è realizzato il cappello fa la differenza: in estate si consiglia di far indossare al piccolo un cappellino leggero e traspirante, in cotone o, come suggerisce la Società Italiana di Pediatria (Sip), in paglia bucherellato. È importante, infatti, che il berretto non trattenga il calore, poiché in tal caso la testa del piccolo rischia di surriscaldarsi.

Il cotone, il lino e le fibre naturali e traspiranti valgono non solo per il cappello, ma anche per il resto dell’abbigliamento da mare. In estate, in spiaggia, si suggerisce di vestire il figlio, specie se neonato, con body e abiti in tessuti freschi, che lascino traspirare la pelle. Vanno preferite, poi, le tinte chiare e il bianco ai colori scuri, perché attirano meno i raggi del sole.

A volte, tuttavia, capita che il bambino si rifiuti di indossare il cappello e che lo scaraventi a terra ogni volta che glielo si appoggia sul capo. Si ricorda, in tali casi, di bagnare frequentemente con l’acqua la testa del pargolo. Può aiutare a risolvere il problema il cappello con i cordoncini ai lati da legare sotto al collo del piccolo, che difficilmente riuscirà a levarselo dal capo.

Il cappellino in estate va indossato quando il piccolo esce di casa ed è esposto al sole. Nel caso di un neonato, però, il Ministero della Salute raccomanda ai genitori di evitare di portare il lattante in spiaggia dalle 9 alle 18, al di là delle precauzioni adottate. Sotto ai 6 mesi di vita, poi, i neonati non devono mai essere esposti al sole diretto. Ricorrere all’ombrellone non è una soluzione efficace: l’ombra creata dall’ombrello da spiaggia è ingannevole e non è un vero e proprio riparo contro i raggi UV poiché non è in grado di filtrare i raggi ultravioletti. In più, la sabbia è in grado di riflettere i raggi solari.

Ecco perché il berretto, anche se è un ottimo accessorio per proteggere il piccolo dai raggi solari, non è l’unico strumento utile a difendere i bambini dai potenti raggi solari. L’uso di cappellino, occhiali da sole, indumenti freschi, e l’idratazione costante vanno accompagnati da un’ottima protezione solare: la crema, da spalmare su viso e copro del piccolo, è essenziale al mare.

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Rachele Turina
Redattrice
Nata a Mantova, sono laureata in Lettere e specializzata in Filologia. Antichità e scrittura sono le mie passioni, che ho conciliato a Roma, dove ho seguito un Master in Giornalismo concedendomi passeggiate fra i resti romani (e abbondanti carbonare). Il lavoro mi ha riportato nella Terra della Polenta, dove ho lavorato nella cronaca e nella comunicazione politica. Dall’alto del mio metro e 60, oggi scrivo di famiglie, con l’obiettivo di fotografare la realtà, sdoganare i tabù e rendere comodo quel che è ancora scomodo. Impazzisco per il sushi, il numero sette e le persone vere.
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