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Divertimento, aria buona, tuffi in acqua, castelli di sabbia: la vita in spiaggia con i nostri figli è sempre molto frenetica. Non dobbiamo però mai dimenticare che prima di tutto dobbiamo garantire sicurezza ai bambini al mare. Non solo per quello che riguarda l'uso di una corretta protezione solare o il rispetto di determinati orari per esporre i più piccini al sole. Rischi e pericoli sulla battigia possono essere molti, soprattutto per i più piccoli.
Per la sicurezza dei bambini al mare, sono almeno 1o le regole da seguire. Regole e consigli dettati dal buon senso, oltre che anche da qualche suggerimento dei pediatri. Non dobbiamo mai dimenticare questo decalogo, per trascorrere tutti insieme una serena giornata in riva al mare, godendoci il sole, il mare, la sabbia e il divertimento.
Quando andare al mare
Al mare bisognerebbe andare nelle ore meno calde della giornata, quindi evitando la fascia oraria che va dalle 12 alle 16. Possiamo dedicare questo momento al riposo pomeridiano, concedendoci un po' di relax in albergo o in appartamento. Ricordiamoci, poi, che il sole arriva al nostro corpo anche se stiamo all'ombra, sotto l'ombrellone.
Insegnare ai bambini a nuotare
Durante l'anno meglio far prendere lezioni di nuoto ai bambini o approfittare delle vacanze per iscriverli a corsi per prendere confidenza con l'acqua, apprendere le tecniche basilari, sapere cosa fare quando si è in acqua. Quando sono piccolini, via libera anche a giubbottini gonfiabili, braccioli e salvataggi.
Mai perdere di vista i bambini
I bambini vanno sempre tenuti d'occhio, in spiaggia e in acqua. Mai lasciare i bimbi intenti a fare il bagno senza la supervisione di un adulto, anche se c'è un bagnino a monitorare la sicurezza del tratto di mare: un genitore o un adulto di riferimento deve sempre tenere la situazione sotto controllo.
Anche in spiaggia, bisogna insegnare ai bambini a dire sempre quando si spostano e dove vanno, dotandoli magari di un braccialetto con informazioni utili per ritrovarli in caso di smarrimento.
Controllare la bandiera del bagnino
Le bandiere di segnalazione non vengono messe dai bagnini per motivi estetici: sono uno strumento di comunicazione che il team di salvataggio usa sulle spiagge per comunicare a tutti i bagnanti com'è la situazione del mare e se è consigliabile avventurarsi in acqua oppure no. In giro per il mondo ne possiamo trovare di diverse, in Italia, invece, abbiamo solo due bandiere, il cui colore (e quindi il cui significato) viene stabilito dal Comando della Capitaneria di Porto e può cambiare anche in giornata:
- La bandiera gialla può indicare assenza di sorveglianza o riduzione della stessa in determinati orri, ma anche vento forte (quindi vietato aprire gli ombrelloni)
- La bandiera rossa indica un pericolo di balneazione, per le condizioni del mare o il forte vento di terra che rende pericoloso avventurarsi in acqua (bisognerebbe evitare proprio di fare il bagno con la bandiera rossa). Può anche indicare divieto di balneazione per alcuni pericoli come squali o per una condizione sanitaria dell'acqua del mare non idonea
In alcuni casi esiste anche la bandiera bianca, che significa via libera ai bagni in mare, ma sempre con attenzione!
Balneabilità
Come già sottolineato in precedenza, potrebbero esserci dei casi in cui un tratto di mare o tutto il litorale di una località balneare sia interessata da livelli di batteri o altri agenti patogeni o inquinanti più alti rispetto a quelli considerati nella soglia di tollerabilità.
In questi casi le Amministrazioni Comunali emanano subito delle ordinanze con il divieto di balneazione: informarsi sempre bene prima di andare in spiaggia sui canali ufficiali dei Comuni è importante, come lo è rispettare tali divieti.
Seguire sempre le regole
Oltre ai colori delle bandiere e alle ordinanze, esistono anche altre regole che anche i bambini devono conoscere quando sono al mare. Ad esempio se prendono una barca o un gommone, i più piccoli devono indossare un giubbotto salvagente. Oppure è risaputo che bisogna prestare attenzione ai segnali posti sulle boe. Piccoli accorgimenti per vivere in tranquillità il mare. Per ogni dubbio, si può chiedere aiuto al bagnino.
Crema solare
D'estate la crema solare va applicata sempre, ogni volta che ci si espone al sole, anche in caso di passeggiata. Va utilizzata una protezione adeguata, 50+ per i bambini, da applicare più volte durante il giorno, soprattutto dopo il bagno in mare, dopo una doccia o se, giocando o praticando sport, hanno sudato.
Mai usare la crema solare aperta l'anno precedente: è scaduta e non garantisce la massima efficacia.
I malesseri "da spiaggia"
Sono diversi i malesseri che si possono provare in spiaggia: colpo di calore, colpo di sole, shock termico, scottature ed eritemi solari. Meglio non stare troppo sotto il sole, evitando di bere bibite ghiacciate se si è accaldati o di gettarsi nell'acqua fredda se si è sudati.
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Fare il bagno dopo mangiato
La diatriba che mette sempre in disaccordo genitori e bambini al mare: quando si può fare il bagno dopo mangiato? Un tempo si pensava che bisognava aspettare 3 ore, a prescindere da quello che i bambini avevano consumato a pranzo.
Oggi in realtà i pediatri sottolineano che non è necessario attendere tutto questo tempo, a patto che il pasto non sia stato abbondante e che l'acqua non sia particolarmente fredda. Al mare evitiamo pranzi troppo pesanti e difficili da digerire, così i bambini potranno andare ammollo prima!
Idratarsi
Bere è fondamentale, soprattutto in estate. Con noi dovremmo sempre avere una borraccia, con acqua possibilmente fresca, ma non troppo fredda. I bambini spesso sono restii a bere tanta acqua: proviamo ad aromatizzarla un po' con la frutta!
