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22 Aprile 2023
18:00

Come capire se il neonato ha freddo? I segnali da osservare

Riconoscere i segnali che fanno capire se il bebè ha freddo è importante: la termoregolazione nei neonati funziona diversamente rispetto a quella degli adulti e sta ai genitori comprenderla a fondo per assicurare il benessere ai propri figli. A tutte le temperature.

A cura di Sara Polotti
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Come capire se il neonato ha freddo? I segnali da osservare
neonato freddo

Il neonato, per sua conformazione, è particolarmente vulnerabile alle variazioni della temperatura esterna.

Gli adulti non hanno questo problema: il loro corpo conosce meglio l'ambiente e soprattutto è in grado di regolarsi con pù autonomia per non soffrire troppo il caldo o il freddo. I bebè invece no: il loro corpo reagisce diversamente alle temperature fredde e alle temperature calde e fa più difficoltà ad adattarsi, provando di conseguenza più caldo o più freddo rispetto agli adulti.

La termoregolazione è di conseguenza un aspetto importante da considerare per garantire il benessere del proprio bebè. Detta anche capacità del corpo di controllare la propria  temperatura corporea, si tratta di un parametro essenziale per  lo stato di salute o di malattia dei neonati. Permette infatti di prevenire tanto l'ipotermia quanto l'ipertermia.

In parole più semplici, conoscere la termoregolazione del neonato è fondamentale per assicurargli uno stato di benessere fisiologico. Ma come funziona e come possiamo capire se il bebè ha freddo o caldo?

Come funziona la termoregolazione nel neonato

Negli esseri umani la temperatura corporea fisiologica oscilla tra i 36,5 e i 37,5 gradi centigradi. Quando si alza si parla di ipertermia; al contrario, invece, ci si trova davanti all'ipotermia (considerata grave quando scende sotto i 32 gradi).

Se in generale la termoregolazione corporea funziona in automatico, nel neonato la capacità di auto-regolare la temperatura del corpo non è così scontata. Nei primi mesi di vita, la termoregolazione del neonato è infatti ancora in fase di sviluppo e la capacità del corpo di mantenere la temperatura corporea adeguata è limitata rispetto a quella che possiedono gli adulti. Inoltre, il rapporto superficie corporea/peso del neonato è maggiore rispetto a quello dell'adulto, il che significa che il bambino perde calore più facilmente.

Tuttavia, il corpo del neonato è dotato di alcuni meccanismi di termoregolazione naturale che lo aiutano a mantenere la temperatura corporea adeguata.

Uno di questi meccanismi è la capacità di aumentare la produzione di calore attraverso il metabolismo, grazie alla presenza del tessuto adiposo bruno che, particolarmente abbondante nei neonati, svolge una funzione di termogenesi, processo di dispersione dell'energia attraverso lo sviluppo di calore, il cui compito è esattamente il mantenimento della corretta temperatura corporea.

C'è poi la capacità di sudare che consente al neonato di raffreddarsi quando la temperatura dell'ambiente circostante è troppo elevata (capacità chiamata "di evaporazione").

Come capire se il neonato ha freddo o caldo?

Per capire se il neonato ha freddo o se al contrario ha troppo caldo è importante monitorare alcuni segnali.

  • Toccare mani e piedini del neonato può dare una prima idea rispetto alla sua temperatura corporea. Se le estremità sono fredde, è possibile che il neonato stia avendo difficoltà a mantenere la temperatura corporea adeguata.
  • Toccare la nuca e il collo può aiutare a capire se il neonato ha troppo caldo o freddo. Se la nuca e il collo sono sudati, è possibile che il neonato abbia troppo caldo. Al contrario, se sono freddi al tatto, il neonato potrebbe avere freddo.
  • Anche il nasino del bebè è un utile indicatore. Quando è freddo e umido, è possibile che stia percependo freddo, mentre quando è caldo e secco il neonato potrebbe avere troppo caldo.
  • Osservare il colorito del neonato può infine aiutare moltissimo. Se la pelle appare pallida o bluastra, il rischio di ipotermia (anche moderata, tra i 35 e i 32 gradi) è elevato. Al contrario, se è visibilmente rossa o arrossata, si potrebbe andare incontro a un evento di ipertermia.

È importante sottolineare che il pianto del neonato non è sempre un indicatore affidabile della temperatura corporea. I motivi che scatenano il pianto possono essere diversi e sfaccettati: fame, sonno, mal di pancia, pannolino da cambiare… Anche il freddo potrebbe provocare il pianto, ma è bene controllare comunque tutti i segnali elencati più sopra.

Come vestire un neonato per evitare che abbia freddo

Per evitare che il neonato abbia freddo, è importante vestirlo adeguatamente. A quel punto, sarà possibile uscire anche con le temperature più rigide, senza temere ipotermia o malessere dovuto alla percezione del freddo.

Vestire il neonato a strati, e quindi "a cipolla" è l'idea migliore: permette infatti di togliere o aggiungere capi all'occorrenza quando si entra e si esce dagli ambienti. Lo strato a contatto con la pelle dovrà essere di cotone (e non di lana): in questo modo la pelle respirerà al bisogno, senza che l'eccessivo calore innalzi la temperatura corporea. La lana andrà invece negli strati superiori, in modo da poter sfruttare la sua capacità di trattenimento del calore, ma con la possibilità di levare il maglione all'occorrenza.

Per quanto riguarda la temperatura da mantenere in casa di giorno e di notte, in inverno per evitare che il bebè abbia freddo (ma facendo sì allo stesso tempo che l'ambiente non risulti troppo soffocante) è possibile mantenere una temperatura tra 20 e 22°C, garantendo una adeguata areazione della stanza.

Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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