25 Febbraio 2023
11:00

Come togliere il pannolino: i consigli per affrontare questa importante tappa di crescita

Non esiste una tecnica universale per togliere il pannolino: i genitori devono avere la pazienza di rispettare i tempi del bambino e di accompagnarlo questo passaggio di crescita molto importante. Ovviamente, esistono diversi consigli e tecniche che possono facilitare il cosiddetto “spannolinamento”.

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Come togliere il pannolino: i consigli per affrontare questa importante tappa di crescita
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Togliere il pannolino è un passaggio importante e delicato per tutta la famiglia. Molti genitori vivono questo step di crescita con stress, anche perché passare dal pannolino al vasino implica molta pazienza ma anche molti incidenti da gestire.

Inoltre, spesso le scuole materne sono insistenti: vogliono che i bambini, già all’inizio del primo anno, abbiano compiuto questo passo, perché non tutte le strutture hanno personale a sufficienza per seguirli per il cambio. E se non ne vuole sapere? I bimbi non sono delle macchine e di conseguenza ognuno ha i suoi tempi di crescita che possono essere leggermente diversi da quelli degli altri e vanno rispettati. Ci sarà il piccolo che a 2 anni passerà direttamente da solo al vasino e quello che a 4 anni farà ancora un po’ fatica. L’unica arma a disposizione dei genitori è la pazienza.

Qual è il periodo migliore per togliere il pannolino 

Tra i 2 e i 3 anni e mezzo il bambino potrebbe dimostrare di essere pronto per il passaggio dal pannolino al vasino. Come si capisce? Esistono dei segnali infallibili:

  • Sporca meno pannolini: i genitori si accorgono di aver diminuito il numero dei cambi e ciò dipende dal fatto che il piccolo ha imparato a trattenere la pipì e quindi gestisce con più consapevolezza la vescica.
  • I movimenti intestinali diventano più regolari: questo rende più facile passare al vasino, perché la mamma o il papà sapranno quando nel corso della giornata, il bimbo ha l’abitudine di scaricarsi.
  • Dice di aver fatto la pipì o la cacca o avverte che sta per farlo: quando inizia a verbalizzare il bisogno significa anche che è in grado di gestire lo stimolo e, inoltre, può avvisarci perché è infastidito dai pannolini sporchi.

Come togliere il pannolino e abituare il bambino a usare il vasino

Togliere il pannolino non può essere un evento traumatico, quindi non aspettiamoci solo perché abbiamo deciso di dire addio ai pannolini che il bambino sia contento o collaborativo. È importante affrontare gradualmente questo passaggio, senza mettergli troppa fretta e soprattutto lodandolo per ogni piccolo successo.

I bambino è pronto a togliere il pannolino tra i 2 e i 3 anni e mezzo

Inoltre, potrebbe essere utile attendere le vacanze, possibilmente estive, perché fa caldo, bagnarsi quindi non è un problema, e il piccolo ha più tempo a disposizione per abituarsi. Una pausa da scuola permette anche al bambino di familiarizzare con il bagno di casa, un ambiente sicuramente più raccolto e più silenzioso. Il vociare degli altri bimbi, oltre a essere un richiamo, è anche una distrazione.

Cose da fare

  • Scegliamo un vasino insieme: lasciamo che sia il piccolo a decidere quale vasino lo fa sentire più a suo agio. Tra l’altro se l’accessorio è di suo gusto potrebbe essere più desideroso di usarlo.
  • Stabiliamo del tempo senza pannolino: potrebbe essere la mattina da dopo colazione al pranzo. In questa fase gioca libero senza pannolino e il genitore dovrebbe ricordargli tutte le ore se magari deve andare in bagno (senza forzature, solo un richiamo).
  • Mettiamo il vasino in bagno: anche dove viene localizzato il vasino è importante, potremmo appoggiarlo accanto al wc o, se non c’è spazio, vicino al fasciatoio.
  • Vestiamolo da vasino: sedersi sul vasino impone al bimbo di essere autonomo anche nello spogliarsi, quindi, per non rendere l’operazione complessa, si consigliano pantaloni con elastico in vita che si tirano su e giù senza bottoni, fibbie, cerniere o lacci. Inoltre, ha bisogno di mutandine, che devono essere morbide e comode.
  • Diamo dei premi al bimbo: è possibile per i primi tempi stabilire una ricompensa, ovvero un piccolo regalino tutte le volte che non si bagna. Deve essere una cosa minima ma gratificante, come delle figurine o dei pupazzetti da collezione. Non c’è gratificazione più grande della relazione. Va gratificato con un gioco insieme, con un abbraccio e una carezza. L’effetto che otterremo con i premi sarà di sviluppare l’attitudine nei bambini di quella che viene definita motivazione estrinseca.
Scegliere il vasino

Cose da non fare 

  • Mai sgridarlo: può essere davvero sfiancate cambiare un piccolo durante lo spannolinamento, però non va sgridato, perché potrebbe sentirsi mortificato e soprattutto potrebbe non voler più abbandonare il pannolino.
  • Non obblighiamolo ad andare in bagno: un conto è ricordargli il bisogno, un conto è obbligarlo. Litigare per sedersi sul vasino prolungherà sicuramente la lotta. Se incontriamo una resistenza totale, è meglio gettare la spugna per qualche settimana. Significa che non è pronto.

Come togliere il pannolino di notte

Togliere il pannolino di notte è l’ultimo passaggio. Come abbiamo detto, ogni bambino deve compiere serenamente il suo percorso, quindi, ci saranno piccoli che sono in grado di abbandonare il pannolino anche durante la nanna fin da subito.

Il pannolino va tolto con gradualità, prima di giorno, poi durante la notte

Nella maggior parte dei casi si consiglia di affrontare con gradualità questo passaggio, quindi togliendolo prima di giorno. Lasciamo che si abitui, magari per un paio di settimane. Poi si può togliere durante la nanna del pomeriggio. Nel sonno i bimbi potrebbero avere meno controllo della vescica e quindi talvolta può succedere qualche incidente.

Quando notiamo che il bambino fa la nanna al pomeriggio senza problemi e il pannolino, dopo la notte, è sempre asciutto, è il momento di toglierlo. Si consiglia di ricoprire il materasso con un telo cerato, in modo da proteggerlo da eventuali fuoriuscite.

Usare il riduttore

Cosa fare se il bambino non vuole togliere il pannolino 

Non c’è bambino che non voglia togliere il pannolino, anche perché è fastidioso. Esistono però bimbi che non si sentono sicuri, che hanno bisogno di più tempo per maturare questo cambiamento o che semplicemente hanno paura che togliere il pannolino significhi portare via minuti preziosi al gioco. Infatti, spesso si bagnano proprio quando sono impegnati in attività. Non disperiamo.

  • Aspettiamo: può sembrare assurdo in una società frenetica, ma se il bambino non dà segni di essere pronto la cosa migliore è aspettare. Non si tratta di rimandare per mesi, magari solo per due o tre settimane.
  • Coerenza: essere coerenti e creare una routine affidabile per andare in bagno in modo che nostro figlio sappia cosa aspettarsi è importante. Ciò significa che se ha dato segni di essere pronto, ha scelto il suo vasino e ha dimostrato di essere capace, non dobbiamo tornare indietro. Non sarebbe giusto per lui, perché dimostreremmo di non avere fiducia nelle sue capacità. Inoltre, assicuriamoci di far sapere al bambino che va bene se è un po' arrabbiato per aver dovuto smettere di usare i pannolini.
  • Proviamo il riduttore. Ci sono bambini che del vasino proprio non ne vogliono sapere. Si sentono grandi e vogliono direttamente sedersi sul wc. Questa cosa può tranquillamente essere favorita utilizzando un riduttore, strumento utile anche quando si viaggia, e può risolvere il problema.

Il commento del pedagogista 

A cura di Luca Frusciello, pedagogista e membro del Comitato Socio-scientifico di Wamily

Il passaggio dal pannolino al vasino è molto importante in quanto si crea nel bambino la capacità di “trattenere”, competenza direttamente connessa al controllo e alla volontà. Questo significa che il bambino, mentre ha il pannolino, non ha bisogno di esercitare controllo – e quindi agire forza di volontà – sui suoi sfinteri ed è giusto così, perché il bambino piccolo dipende in tutto e non necessita di sviluppare competenze di trattenimento. Mentre cresce bisogna stimolarlo ad agire volontà su ciò che gli è accessibile: gli sfinteri in primis. L’attività di evacuazione è la capacità di alternare controllo e rilassamento.

Si possono fare dei giochi connessi all’alternanza controllo-rilassamento che devono coinvolgerlo direttamente, riescano a conferire energia a un movimento e, successivamente, consentano di  rilassare i muscoli:  giochiamo con lui su un tappetone dove lo solleviamo, lo facciamo volare, lo facciamo rotolare e poi lo facciamo rilassare sul tappeto con dei massaggi. Ancora possiamo fargli spingere le macchinine oppure lanciare delle palline e poi lo facciamo rilassare passandogli sul corpo le stesse macchinine o palline.

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