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26 Giugno 2023
12:13

Con la realtà virtuale al Pronto Soccorso i bambini non hanno paura: i giochi aiutano ad affrontare meglio dolore e ansia

Il Pronto Soccorso pediatrico del Policlinico Gemelli di Roma ha sperimentato la realtà virtuale per i piccoli pazienti, che così non piangono più quando i medici li visitano o fanno dei trattamenti.

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Con la realtà virtuale al Pronto Soccorso i bambini non hanno paura: i giochi aiutano ad affrontare meglio dolore e ansia
realtà virtuale in ospedale

Quando i bambini stanno male o si fanno male, la corsa in ospedale è talvolta necessaria. Qui, però, i piccoli possono sperimentare, oltre al dolore, anche paura, ansia, smarrimento. Si ritrovano di fronte volti sconosciuti, camici bianchi che li sottopongono a esami e terapie, luoghi mai visti. Spaventarsi è normale. Grazie alla realtà aumentata al pronto soccorso, invece, i piccoli pazienti pediatrici riescono ad affrontare meglio dolore, paura e ansia.

Ne sono sicuri i pediatri del Pronto Soccorso Pediatrico del Policlinico Gemelli di Roma. Qui da qualche tempo la realtà virtuale viene usata per aiutare i piccoli pazienti ad affrontare meglio l'accesso alla struttura sanitaria. Grazie a giochi e storie interattive, che i bambini possono seguire grazie a un visore altamente tecnologico, i medici riescono a intervenire meglio. Mentre i bimbi sperimentano meno dolore e meno ansia durante visite e trattamenti.

David Korn, Dirigente Medico di I livello, Pronto Soccorso Pediatrico e Responsabile dei Progetti di Digital Health per la Salute della Donna e del Bambino, Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, ha spiegato, infatti, che i bambini spesso soffrono di ansia in ospedale. Hanno male, provano dolore e hanno paura perché non sanno cosa i medici stanno facendo. Tutto questo si traduce spesso con crisi di "pianto, aggressività o il rifiuto a eseguire visite e procedure. Il personale è abituato ma con la realtà virtuale, è possibile ridurre per il tempo necessario, attraverso il gioco, lo stress e l'ansia dei piccoli".

realtà virtuale al pronto soccorso

Da quando la realtà virtuale è stata introdotta nell'ospedale romano, i bambini non hanno più paura. Ad esempio, per rimuovere un corpo estraneo come una scheggia di legno o per eseguire un semplice prelievo di sangue, i bambini non ritraggono più la mano. Nessuno li deve tenere fermi, perché loro si "distraggono" piacevolmente con giochi e storie che passano nel visore. Così è più facile per tutti. «Non è necessario tenerli bloccati, perché con il visore indosso, sono del tutto distratti e tranquilli; i genitori si tranquillizzano a loro volta e contribuiscono a non alimentare un clima di ansia. E i vantaggi si estendono anche a medici e infermieri, perché un ambiente tranquillo riduce di molto il loro burnout».

Il visore viene fatto indossare ogni volta che un piccolo paziente deve eseguire una procedura dolorosa. Così si intrattiene con un'esperienza immersiva e interattiva, visualizzando ambienti e situazioni in grado di rassicurarlo e distrarlo da quello che realmente accade. I bambini non devono più essere trattenuti o sedati per tranquillizzarli, soffrendo meno di stress e impiegando meno tempo. Antonio Chiaretti, Direttore del Pronto Soccorso Pediatrico di Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS, spiega: «I primi risultati sono davvero sorprendenti, perché i bambini, quando iniziano a giocare e a interagire con il visore, si estraniano completamente dal mondo esterno; questo permette loro anche di rimuovere l’esperienza traumatica legata alla permanenza in PS e agli operatori sanitari di lavorare senza alcun tipo di stress».

La realtà virtuale completamente immersiva sfruttata nell'ospedale romano è possibile grazie al visore dato in dotazione al Pronto Soccorso e donato dalla Onlus Lollo 10. Un semplice oggetto che può migliorare l'esperienza dei pazienti più piccoli in ospedale. E che anche altre strutture sanitarie potrebbero adottare.

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