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Giocare a memory sviluppa la memoria e tiene alta l’attenzione del bambino: ecco le varianti più divertenti

Le regole del gioco delle carte sono semplici e intuibili, tuttavia meno banali sono i processi cognitivi e le abilità sociali che vengono coinvolti nell'identificare coppie di figure. Esistono, tra l'altro, diverse varianti del gioco, tutte da sperimentare.

29 Ottobre 2023
9:00
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Giocare a memory sviluppa la memoria e tiene alta l’attenzione del bambino: ecco le varianti più divertenti
Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’età evolutiva
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Lo sapevate che giocare a Memory sviluppa competenze e abilità essenziali nei più piccoli? Sollevando le carte il piccolo, dai 3 anni in su, sviluppa la memoria, aiuta a mantenere alta l'attenzione e a rispettare il proprio turno. Le vecchie tesserine con coppie di disegni uguali sono un'ottima idea per giocare nei momenti di tranquillità, sul tavolo o in terra, in due o in tanti. Sono state prodotte ormai in mille versioni: i temi vanno infatti dai cartoni animati agli animali, da lettere e numeri a tessere tattili e… sonore.

Come si gioca

Il gioco è molto semplice:  si dispongo le tessere sulla superficie di gioco (sul tavolo, sul pavimento…) con il lato disegnato all'ingiù.

Stabilito l'ordine dei turni dei giocatori, il primo inizia a girare due tessere, cercando di trovare una coppia di disegni uguali. Se ci riesce, tiene le due immagini girate e tocca ancora lui, altrimenti è il turno del giocatore successivo.

Vince chi riesce a trovare più coppie uguali.

È adatto a tutte le fasce d'età, dai bimbi più piccoli (verso i 3 anni), con poche tessere e immagini semplici, fino agli adulti.

Le regole sono quindi molto semplici, meno banali invece i processi cognitivi e le abilità sociali che vengono coinvolti.

Quali competenze sviluppa

Innanzitutto è necessario saper rispettare il proprio turno, scontato forse per noi adulti ma non per alcuni bambini, specialmente i più piccini, che devono attendere con pazienza. Ancor più difficile per loro risulta trattenersi dal dire dove sono le carte che si ricordano essere già state girate mentre giocano gli avversari.

Sollecitatissima poi la memoria visiva: la strategia infatti prevede che i partecipanti tengano a mente sotto a quale tessera sono le varie immagini, così da crearsi una "mappa" visiva della loro posizione e, una volta raccolte sufficienti informazioni, andare a colpo sicuro sulle tessere uguali. Aiuta non solo a ricordarsi le immagini già "scoperte" dagli altri quindi, ma anche la loro posizione in una distesa di tessere che dal retro sono identiche.

Entra in gioco inoltre l'attenzione sostenuta: per tutta la durate dell'attività, il bambino rimarrà concentrato ad osservare ciò che fanno gli altri giocatori e cercare di memorizzare quante più informazioni immagine-posizione possibili. Si tenga presente quindi che il tempo dell'attività (e quindi il numero delle tessere utilizzate) è bene venga calibrato sull'età dei partecipanti.

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Varianti

Nel gioco si possono trovare tessere di forme, materiali, stili dei più svariati: quadrate, rotonde, grandi, piccole, con fotografie, disegni, immagini astratte. La fantasia per il memory non ha limiti. Ricordiamoci, quindi, sempre a che bambini lo stiamo proponendo e scegliamo in base a quello. Per i piccolini infatti possono essere preferibili tessere più grandi con immagini semplici, per i più grandi i disegni astratti sono una bella sfida.

Nel tempo sono state trovate varianti curiose e, ancora più divertente. Si possono creare tessere fai da te come più piacciono ai nostri bambini.

Ecco alcune modalità curiose viste di recente in commercio (e talvolta acquistate e utilizzate in stanza con i bambini!):

  • Coppie disegno-ombra o metà-metà immagine: le immagini non sono uguali ma ogni  oggetto\animale va accoppiato alla sua ombra, quindi alla sua sagoma, oppure metà di un oggetto va accoppiato con l'altra metà. Si tratta di una versione non banale che stimola ancora di più le abilità visuo-percettive.
  • Coppie tattili: sul fronte della tessera non vi sono semplici disegni, ma immagini o rappresentazioni astratte che al tatto appaiono ruvide, morbide, eccetera. Sono accattivanti e aiutano a mantenere alti i livelli attentivi, sollecitando il canale tattile oltre a quello visivo.
  • Coppie sonore: in questo caso non si tratta di tessere ma di mini-barattoli identici tra loro (solitamente in legno o plastica spessa, così che non si veda l'interno) riempiti con materiale che, se agitato, produce un suono. I suoni, uguali a due a due, a volte sono molto diversi tra una coppia e l'altra, altre volte simili così che oltre all'attenzione visiva, ruolo fondamentale viene dato anche all'attenzione uditiva.

Per i bambini che faticano a stare seduti a lungo, o semplicemente per renderlo più accattivante, si possono disporre le tessere sparse per esempio per tutto il salotto, anziché distribuirle in una zona delimitata una vicina all'altra. In questo modo per girarle occorrerà alzarsi. È curioso come in questa versione si possano usare punti di riferimento come strategie (ad esempio, la tessera con il cane ricordo che è vicino alla gamba del tavolo).

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