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20 Marzo 2024
15:00

I test di gravidanza, ovulazione e menopausa sono affidabili? 4 su 10 sono difettosi secondo l’indagine della DGCCRF

Su 22 test di gravidanza, ovulazione e menopausa analizzati in un’indagine francese, 9 sono risultati “non conformi”. Un terzo degli strumenti diagnostici non è stato in grado di rilevare l’ormone ricercato nei tempi indicati sulla confezione.

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I test di gravidanza, ovulazione e menopausa sono affidabili? 4 su 10 sono difettosi secondo l’indagine della DGCCRF
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I comuni test di gravidanza, dell’ovulazione e della menopausa, acquistabili in qualsiasi farmacia e supermercato, sono effettivamente attendibili? Se lo è chiesto la Direzione generale della concorrenza, dei consumatori e del controllo delle frodi (DGCCRF), che in Francia si occupa di tutelare i consumatori. Tra settembre 2022 e luglio 2023 ha condotto un’indagine sugli auto-test delle urine per verificarne la sensibilità e la conformità delle etichette e delle istruzioni.

I risultati dell’inchiesta non sono rassicuranti: in quattro test casalinghi su dieci, quindi quasi la metà, sono state rilevate delle anomalie. I difetti più comuni? Tempi per l’esito più lunghi di quelli annunciati sulla confezione o nel foglietto illustrativo, incapacità di rilevare l’ormone ricercato alle concentrazioni indicate, assenza di marcatura CE e di istruzioni nella lingua nazionale.

L’indagine sui test di gravidanza, dell’ovulazione e della menopausa del dipartimento del Ministero dell’Economia francese nello specifico aveva l’obiettivo di verificare:

  1. La disponibilità nella lingua nazionale (il francese) di tutte le informazioni necessarie per effettuare correttamente il test
  2. La velocità dei risultati rispetto a quanto dichiarato sulla confezione
  3. La capacità di rilevare o meno gli ormoni nelle urine entro uno specifico lasso di tempo (generalmente cinque minuti)

Sono stati analizzati e testati in laboratorio 22 test (14 di gravidanza, 6 di ovulazione e 2 della menopausa) provenienti da 59 strutture, fra aziende produttrici, farmacie e negozi di grandi e medie dimensioni. Al termine dello studio, nove prodotti sono risultati non a norma. In particolare:

  • 5 test di gravidanza su 14 sono risultati “non conformi” perché poco sensibili (quindi non in grado di rilevare nei tempi indicati la presenza delle beta hCG, o gonadotropina corionica umana, nota come l’ormone della gravidanza), sprovvisti di marcatura CE (il logo che attesta che il prodotto rispetta le direttive dell’Unione Europea) e privi di istruzioni in francese
  • 2 test di ovulazione su 6 (che ricercano nelle urine un picco di LG, l’ormone luteinizzante) sono risultati “non conformi” perché non riportavano indicazioni chiare sull’esecuzione e indicavano dati di contatto errati del produttore
  • Tutti e due i test della menopausa (una tipologia di screening meno conosciuta) sono risultati “non conformi” perché poco sensibili e privi di istruzioni in francese

Il rischio, nel caso di un test di gravidanza “difettoso”, è di ottenere un falso negativo (e di aver sperperato inutilmente del denaro per l’acquisto dello strumento diagnostico): in sostanza, per il kit domestico delle urine non sei incinta, mentre in realtà lo sei. Se infatti il test non rileva la quantità minima di beta hCG, cioè la proteina prodotta ad almeno sei giorni dal concepimento, sullo stick compare esclusivamente una linea verticale, che indica l’esito negativo. Accade quando la quantità dell’ormone della gravidanza nelle urine è talmente bassa da non essere riscontrata dal dispositivo.

A volte, tuttavia, il falso negativo è questione di tempismo. Perciò, per essere più certi dell’esito, si consiglia di effettuare il test di gravidanza dopo quattro o cinque giorni dal primo ritardo mestruale, specie in caso di ciclo irregolare. La risposta definitiva, poi, la si ottiene tramite prelievo ematico, quindi con un comune esame del sangue, o tramite ecografia.

Diverso è il caso di un test di gravidanza positivo: per l’Istituto Superiore di Sanità è affidabile al 99%. In generale – va ricordato – i medici ritengono che l’attendibilità degli strumenti diagnostici casalinghi per scoprire se si è incinte, se correttamente utilizzati, sia estremamente elevata.

Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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Rachele Turina
Redattrice
Nata a Mantova, sono laureata in Lettere e specializzata in Filologia. Antichità e scrittura sono le mie passioni, che ho conciliato a Roma, dove ho seguito un Master in Giornalismo concedendomi passeggiate fra i resti romani (e abbondanti carbonare). Il lavoro mi ha riportato nella Terra della Polenta, dove ho lavorato nella cronaca e nella comunicazione politica. Dall’alto del mio metro e 60, oggi scrivo di famiglie, con l’obiettivo di fotografare la realtà, sdoganare i tabù e rendere comodo quel che è ancora scomodo. Impazzisco per il sushi, il numero sette e le persone vere.
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