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9 Gennaio 2024
13:30

Il 30% dei giovani vorrebbe inserire l’educazione alimentare nelle scuole

Secondo l'indagine condotta dal sito Webboh un giovane su tre vorrebbe che a scuola si parlasse maggiormente di cibo e corrette abitudini alimentari.

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Il 30% dei giovani vorrebbe inserire l’educazione alimentare nelle scuole
Giovani italiani vogliono educazione alimentare nelle scuole

I ragazzi e le ragazze italiane desiderano sapere di più su ciò che finisce sulle loro tavole e vorrebbe che anche la scuola si facesse carico d'insegnare loro le norme della corretta alimentazione.

A rivelare questo inatteso e per certi versi sorprendente aspetto della Gen Z italiana è stato un sondaggio effettuato da Webboh – sito di riferimento per i giovanissimi – nel periodo compreso tra il 30 dicembre 2023 e l'1 gennaio 2024.  L'indagine ha infatti le abitudini alimentari e la consapevolezza nutrizionale dei ragazzi nella fascia d'età compresa tra i 13 e i 24 anni, la cosiddetta Generazione Zeta appunto.

I risultati di questo sondaggio – non si può parlare di ricerca vera e propria – sono stati poi commentati da Francesca Venturi, direttrice del master in "Scienze Sensoriali per un'alimentazione sana e consapevole" che sarà inaugurato il prossimo 18 gennaio all'Università di Pisa.

L'esperta ha quindi evidenziato un marcato interesse dei più giovani per le informazioni sulla corretta alimentazione, con l'89% degli utenti che ha espresso la necessità di saperne di più su cibo, diete equilibrate e principi alimentari. Non solo: il 34% dei partecipanti è andato ancora oltre, auspicando l'inclusione dell'educazione alimentare nei programmi scolastici.

Lo stereotipo del giovane attratto solo da panini luridi, fast food e bibite iper-gassate sembra dunque sempre meno valido per la Gen Z, anche perché la stessa indagine ha rilevato come i ragazzi italiani abbiano notevolmente ridotto l'insano utilizzo di bevande energetiche, dolcificanti e snack come sostituti dei pasti.

Questo però non significa che non vi sia ancora del lavoro da fare: il 32% dei giovani che hanno aderito al sondaggio si sono ad esempio dichiarati poco consapevoli riguardo alle caratteristiche della dieta mediterranea.

Anche Luigi Odello, presidente del Centro Studi Assaggiatori e segretario accademico dell'International Academy of Sensory Analysis, ha espresso il proprio parere sui risultati riportati Wabboh, vedendo nelle nuove generazioni un'opportunità sia per le imprese –  la Gen Z comprende circa il 30% della popolazione mondiale – sia per la costruzione di una nuova cultura del cibo.

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Niccolò De Rosa
Redattore
Dagli studi umanistici all'esperienza editoriale, sempre con una penna in mano e quel pizzico d'ironia che aiuta a colorare la vita. In attesa di diventare grande, scrivo di piccoli e famiglia, convinto che solo partendo da ciò che saremo in grado di seminare potremo coltivare un mondo migliore per tutti.
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