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TikTok nel mirino dell'Unione Europea. Il commissario europeo al Mercato interno Thierry Breton su X ha infatti annunciato l'apertura di un'indagine sulla piattaforma social, per sospetta violazione della trasparenza e degli obblighi di tutela dei minori. Diversi i punti su cui si basa questa analisi sul social network di proprietà di ByteDance.
"Oggi apriamo un’indagine su TikTok per sospetta violazione della trasparenza e degli obblighi di tutela dei minori", queste le parole del commissario UE che aggiunge che bisognerebbe "applicare la Dsa per un Internet più sicuro per i giovani", con riferimento alla legge europea sui servizi digitali.
"Essendo una piattaforma che raggiunge milioni di bambini e adolescenti, TikTok deve rispettare pienamente la Dsa e ha un ruolo particolare da svolgere nella tutela dei minori online. Oggi avviamo questa procedura formale di infrazione per garantire che vengano intraprese azioni proporzionate per proteggere il benessere fisico ed emotivo dei giovani europei. Non dobbiamo risparmiare alcuno sforzo per proteggere i nostri figli". Queste le parole del commissario per il Mercato interno Thierry Breton –
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In particolare, l'indagine UE su TikTok riguarda diversi punti che sono da chiarire:
- il design che dà dipendenza
- i limiti di tempo
- l'effetto rabbit hole (fenomeno esploso con i social che si riferisce alla visualizzazione di video continua, sconsiderata e impulsiva)
- la verifica dell'età
- le impostazioni sulla privacy predefinite
Today we open an investigation into #TikTok over suspected breach of transparency & obligations to protect minors:
📱Addictive design & screen time limits
🕳️ Rabbit hole effect
🔞 Age verification
🔐 Default privacy settings
Enforcing #DSA for safer Internet for youngsters pic.twitter.com/4d2F0FQUHw
— Thierry Breton (@ThierryBreton) February 19, 2024
La Commissione Europea ha già avviato un procedimento formale per valutare se TikTok ha violato o meno il Digital Services Act (Dsa) per quello che riguarda non solo la tutela dei minori, ma anche in riferimento alla trasparenza della pubblicità, all'accesso ai dati per i ricercatori, alla gestione del rischio di design che possono arrivare a creare dipendenza, senza dimenticare i contenuti dannosi che possono essere veicolati sulla piattaforma. Per Bruxelles si tratta della seconda procedura formale aperta ai sensi della DSA, dopo quella di dicembre scorso nei confronti di X (ex Twitter), avviata in merito agli obblighi di contrasto alla diffusione di contenuti illegali e alla lotta contro la manipolazione delle informazioni sulla piattaforma.
Nei mesi scorsi la Commissione UE ha chiesto a più riprese informazioni al social cinese, ma adesso ha deciso di aprire una procedura formale che potrebbe anche tradursi in una multa per il network nel caso venissero rinvenute delle violazioni (si parla di sanzioni fino al 6% del fatturato globale). Sotto esame finiranno anche gli strumenti che il social usa per impedire ai minori di visualizzare contenuti inappropriati, strumenti che potrebbero non essere così efficaci e ragionevoli.
Dal canto suo, la piattaforma si mette a disposizione per ogni chiarimento: "TikTok ha introdotto funzioni e impostazioni innovative per proteggere gli adolescenti e impedire ai minori di 13 anni di accedere alla piattaforma, una questione di cui si sta occupando l'intero settore. Continueremo a collaborare con esperti e player del settore per garantire la sicurezza dei giovani su TikTok e siamo lieti di avere ora l'opportunità di spiegare in dettaglio questo lavoro alla Commissione".
