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30 Gennaio 2024
12:00

La ricchezza delle famiglie italiane scende con l’inflazione: nel 2022 registrato un -12%

Secondo gli ultimi dati Istat, la ricchezza delle famiglie italiane è diminuita nel 2022, dato che è stato registrato un calo del 12% in termine reali: la colpa sarebbe dell'inflazione.

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La ricchezza delle famiglie italiane scende con l’inflazione: nel 2022 registrato un -12%
ricchezza delle famiglie italiane

L'inflazione mette a dura prova le finanze degli italiani. Secondo gli ultimi dati resi noti da Istata e Banca d'Italia, infatti, la ricchezza netta delle famiglie italiane nel 2022 è diminuita rispetto all'anno precedente, con una calo in termini reali che arriva a -12,5%. La nota resa pubblica in queste ore, relativa alla "ricchezza dei principali settori istituzionali 2005-2022", evidenzia come l'inflazione abbia giocato un ruolo fondamentale nella diminuzione della ricchezza delle famiglie italiane.

La nota di Istat e Banca d'Italia evidenzia che alla fine del 2022 la ricchezza netta delle famiglie italiane era pari a 10.421 miliardi di euro. Rispetto all'anno precedente, abbiamo assistito a una diminuzione dell'1,7% in termini nominali. A causa dell'inflazione, però, il calo in termini reali che si ottiene usando come deflatore l'indice dei prezzi al consumo è molto più evidente. Fino ad arrivare a -12,5%.

La ricchezza netta, inoltre, è scesa anche se si valuta il rapporto con il reddito disponibile, passando da 8,7 a 8,1 (tornando ai livelli del 2021) e, come si legge nella nota, "raggiungendo il livello più basso nel periodo di indagine della presente pubblicazione", che va dal 2005 al 2022.

problemi economici famiglie italiane

La ricchezza netta solitamente si calcola facendo la differenza tra la ricchezza lorda (attività finanziarie e non finanziarie) e le passività finanziarie. Invece, la ricchezza netta delle famiglie italiane viene calcolata con una somma delle attività non finanziarie (come le abitazioni, i terreni) e delle attività finanziarie (come i depositi in banca, i titoli e le azioni acquistati) al netto delle passività (che potrebbero essere i prestiti presi a breve, a medio e lungo termine, ad esempio).

Per quello che riguarda i dati del 2022, la nota chiarisce: "L'aumento delle attività non finanziarie nel 2022 (+2,1%) ha riflesso soprattutto quello del valore delle abitazioni, che ha registrato il più elevato tasso di crescita dal 2009; il peso di questa componente sul totale della ricchezza lorda ha raggiunto il 46,3%. Le attività finanziarie si sono contratte del 5,2%, principalmente per effetto della riduzione del valore delle azioni e degli strumenti del risparmio gestito".

A crescere, dopo un decennio, invece, i titoli di debito detenuti dalle famiglie, emessi soprattutto dalle amministrazioni pubbliche. Mentre l'aumento dei depositi è stato contenuto dopo il grande accumulo del triennio precedente. Invece, la crescita delle passività finanziarie (+2,8%) può essere dovuta alla componente dei prestiti. Si riduce, infine, il mercato azionario, in diminuzione dopo tre anni di costante crescita.

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