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3 Dicembre 2023
10:00

Le più belle poesie di Natale per bambini

Le poesie del Natale non sono solo un appuntamento di studio fisso per i bambini che vanno a scuola, ma sono un modo per festeggiare e per dare ai piccoli uno spazio da protagonisti durante il pranzo o la cena del 25 dicembre.

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Le più belle poesie di Natale per bambini
poesie natale

Le poesie di Natale sono un classico della tradizione per i bambini della scuola dell’infanzia e della primaria. Ne esistono di moltissime, alcune dedicate allo spirito religioso di questa festa, alcune invece ai personaggi e alle atmosfere. Leggiamolo con i piccoli e magari aiutiamoli a memorizzare qualche strofa, da recitare poi al pranzo o alla cena del 25 dicembre.

Poesie di Natale brevi

Gesù bambino

Gesù Bambino
dolce e piccino
mettimi un fiore sul cuoricino,
un fiore azzurro della bontà
e benedici mamma e papà.

Luna d'argento

Luna d'argento con stelle dorate,
giorni folletti e fatine incantate,
una pioggia di auguri e un pensiero dorato
per un buon Natale 
e un anno davvero fortunato.

Lettera a Gesù

Caro Gesù,
dà la salute a mamma e papà
un po' di soldi ai poverelli,
porta la pace a tutta la terra,
una casetta a chi non ce l'ha
e ai cattivi un po' di bontà.
E se per me niente ci resta
sarà lo stesso una bella festa.

Poesie di Natale in rima

Filastrocca di Babbo Natale

Filastrocca di Babbo Natale
con una slitta eccezionale,
con delle renne che volan davvero
per visitare il mondo intero,
girare il mondo e portare dei doni,
ma solamente ai bambini buoni.
Se sei monello o piagnucolone
ti arriverà solamente carbone.
Ma nella notte più bella dell’anno,
Babbo Natale e la mamma lo sanno,
che siano grandi o siano piccini,
tutti i bambini son bravi bambini.

Natale è festa di gioia e pace

Natale è festa di gioia e pace,
ogni rancore si spegne o tace;
tutto si scorda, tutto sì oblia,
deve esser giorno sol d’allegria.
Dunque scordatevi, o miei diletti,
le mie mancanze e i miei difetti.
Se io promettessi di essere buono,
mi neghereste forse il perdono?
Tace la mamma, tu, babbo, taci.
Son dunque assolto: che io vi baci!

Il dolce di Natale

Il dolce di Natale più buono che ci sia
si prepara in famiglia, in pace e così sia!
Si prende una misura ben colma di pazienza;
di gentilezza un pugno, molta condiscendenza;
si aggiungono all’insieme comprensione e buon cuore,
si unisce un grosso pizzico di dolcissimo amore;
astuzia e tenerezza non possono mancare,
danno un tocco squisito, molto particolare.
E infine l’allegria in grande quantità:
si cuoce lentamente, una vera bontà.

Poesie di Natale emozionanti

Il giocattolo più bello

Ho una bambola parlante,
un trenino, un elefante,
cerchio, fune, un badiletto,
un agnello ed un orsetto.
Ho una nave, un aeroplano,
una trottola ed un nano,
ma il balocco più carino
è… il mio caro fratellino.

Babbo Natale esiste davvero

Babbo Natale esiste davvero
niente da ridere, io sono serio,
oggi nessuno crede più a niente
non sa sperare più tanta gente.
Babbo Natale esiste davvero,
come la terra, il mare ed il cielo,
come l’amore che c’è di sicuro,
lui è qualcosa di magico e puro.
Babbo Natale, lo so, non si vede
ed è per questo che c’è chi non crede,
ma se ci pensi, hai mai visto l’amore?
Eppure c’è, puoi sentirlo nel cuore.
Credere anche nell’impossibile
rende ogni giorno più bello e vivibile,
credere che un nonno barbuto e tondo
porti i regali ai bimbi del mondo,
dà la speranza che magari a Natale
niente e nessuno potrà farci male.
Babbo Natale esiste davvero
e niente al mondo può esser più vero
non credere a chi, invece, pretende
di porre ai tuoi occhi le sue stesse bende,
perché la vita è davvero ben spesa
quando dei doni c’è sempre l’attesa.

Cosa conta

Cosa conta di più a Natale?
Conta un regalo un po' speciale,
la bicicletta nuova, splendente
un maglione caldo, avvolgente.
Conta la cena con tanti docliumi
la casa piena di buoni profumi
e le risate dei miei familiari,
i canti che salgono agli altari.
Ma più di tutto,
lo dico col cuore, 
quello che conta a Natale è l'amore.

A chi non aspetta Natale per essere migliore

A chi ama dormire ma si sveglia sempre di buon umore,
a chi saluta ancora con un bacio, a chi lavora molto e si diverte di più,
a chi arriva in ritardo ma non cerca scuse,
a chi spegne la televisione per fare due chiacchiere,
a chi è felice il doppio quando fa la metà, a chi si alza presto per aiutare un amico,
a chi ha l'entusiasmo di un bambino e i pensieri di un uomo,
a chi vede nero solo quando è buio,
a chi non aspetta il Natale per essere migliore…

Poesie di Natale per bambini piccoli

La notte di Natale

La notte di Natale
é festa anche nel bosco
la voglio festeggiare
con quelli che conosco.
Animali ed uccellini
fanno un grande girotondo
per dire pace e gioia
ai bambini di tutto il mondo!

La gioia di Natale

La gioia di Natale
s'infila per tutte le scale,
accende presepi e pini
e gli occhi di tutti i bambini.

Poi s'affaccia ai balconi,
vi appende festoni;
scivola giù nelle strade,
illumina vetrine e contrade.

Poi corre verso la chiesa,
dove una campana attesa
annunzia tutto d'un fiato;

Il Re dei bambini è nato!

La gioia di Natale

La gioia di Natale
s'infila per tutte le scale, 
accende presepi e pini
e gli occhi di tutti i bambini.

Poesie di Natale sulla pace

La pace guardò in basso

La pace guardò in basso e vide la guerra
"Là voglio andare" disse la pace.
l'amore guardò in basso e vide l'odio.
"Là voglio andare" disse l'amore.
La luce guardò in basso e vide il buio.
"Là voglio andare" disse la luce.
Così apparve la luce e risplendette.
Così apparve la pace e offrì riposo.
Così apparve l'amore e portò vita.
Buon Natale.

Natale è festa di gioia e pace

Natale è festa di gioia e pace,
ogni rancore si spegne o tace;
tutto si scorda, tutto si oblia,
deve esser giorno sol d’allegria.
Dunque scordatevi, o miei diletti,
le mie mancanze e i miei difetti.
Se io promettessi di essere buono,
mi neghereste, forse, il perdono?
Tace la mamma, tu, babbo, taci.
Son dunque assolto: che io vi baci!

Natale, giorno di gloria

Natale, giorno di gloria e di pace.
Nella notte delle tenebre,
aspettiamo la luce
Che illumini la terra.
Nella notte delle tenebre,
aspettiamo l'amore
che riscaldi il mondo.
Nella notte delle tenebre,
aspettiamo un Padre
che ci salvi dal male.
Nella notte delle tenebre,
aspettiamo la misericordia.
Aspettiamo un Dio.

Poesie di Natale di autori famosi

Poesia di Natale di Umberto Saba

La poesia A Gesù Bambino di Umberto Saba è una perfetta descrizione di Gesù, ideale per comprendere la potenza e il valore di questa figura per la religione cattolica.

A Gesù Bambino

La notte è scesa
e brilla la cometa
che ha segnato il cammino.
Sono davanti a Te, Santo Bambino!
Tu, Re dell’universo,
ci hai insegnato
che tutte le creature sono uguali,
che le distingue solo la bontà,
tesoro immenso,
dato al povero e al ricco.
Gesù, fa’ ch’io sia buono,
che in cuore non abbia che dolcezza.
Fa’ che il tuo dono
s’accresca in me ogni giorno
e intorno lo diffonda,
nel Tuo nome.

Poesia di Natale di Giuseppe Ungaretti

Natale di Giuseppe Ungaretti è una poesia breve, ma al tempo stesso complessa. Si studia di solito alle medie quando i ragazzi sono pronti a cogliere le sfumature meno gioiosi e il dolore della guerra.

Natale

Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade

Ho tanta
stanchezza
sulle spalle

Lasciatemi così
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata

Qui
non si sente
altro
che il caldo buono

Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare

Poesia di Natale di Guido Gozzano

Guido Gozzano ha scritto agli inizi del Novecento alcune poesie di Natale per bambini. Natale è perfetta per i bambini dell’Infanzia o di prima e seconda elementale, mentre È nato! Alleluia!  è per i più grandicelli.

Natale

La pecorina di gesso,
sulla collina in cartone,
chiede umilmente permesso
ai Magi in adorazione.

Splende come acquamarina
il lago, freddo e un po' tetro,
chiuso fra la borraccina,
verde illusione di vetro.

Lungi nel tempo, e vicino
nel sogno (pianto e mistero)
c'è accanto a Gesù Bambino,
un bue giallo, un ciuco nero.

È nato! Alleluia!

È nato il sovrano bambino,
è nato! Alleluia, alleluia!
La notte che già fu sì buia
risplende di un astro divino.
Orsù, cornamuse, più gaie
suonate! Squillate, campane!
Venite, pastori e massaie,
o genti vicine e lontane!
Non sete, non molli tappeti,
ma come nei libri hanno detto
da quattromill’anni i profeti,
un poco di paglia ha per letto.
Da quattromill’anni s’attese
a quest’ora su tutte le ore.
È nato, è nato il Signore!
È nato nel nostro paese.
Risplende d’un astro divino
la notte che già fu sì buia.
È nato il Sovrano Bambino,
è nato! Alleluia, alleluia!

poesie natale bambino

Poesie e Filastrocche di Natale di Gianni Rodari

Il mondo di Gianni Rodari è magico, perché lo racconta con semplicità, dando voce alle emozioni e alle immagini che i bambini conoscono bene e sanno fare proprie.

Un abete speciale

Quest’anno mi voglio fare
un albero di Natale
di tipo speciale,
ma bello veramente.
Non lo farò in tinello,
lo farò nella mente,
con centomila rami
e un miliardo di lampadine,
e tutti i doni
che non stanno nelle vetrine.
Un raggio di sole
per il passero che trema,
un ciuffo di viole
per il prato gelato,
un aumento di pensione
per il vecchio pensionato.
E poi giochi,
giocattoli, balocchi
quanti ne puoi contare
a spalancare gli occhi:
un milione, cento milioni
di bellissimi doni
per quei bambini
che non ebbero mai
un regalo di Natale,
e per loro ogni giorno
all’altro è uguale,
e non è mai festa.
Perché se un bimbo
resta senza niente,
anche uno solo, piccolo,
che piangere non si sente,
Natale è tutto sbagliato.

L’albero dei poveri

Filastrocca di Natale,
la neve è bianca come il sale,
la neve è fredda, la notte è nera
ma per i bimbi è primavera:
soltanto per loro, ai piedi del letto
è fiorito un alberetto.

Che strani fiori, che frutti buoni
oggi sull’albero dei doni:
bambole d’oro, treni di latta,
orsi dal pelo come d’ovatta,
e in cima, proprio sul ramo più alto,
un cavallo che spicca il salto.

Quasi lo tocco…

Ma no, ho sognato,
ed ecco, adesso, mi sono destato:
nella mia casa, accanto al mio letto
non è fiorito l’alberetto.

Ci sono soltanto i fiori del gelo
sui vetri che mi nascondono il cielo.
L’albero dei poveri sul vetro è fiorito:
io lo cancello con un dito.

Lo zampognaro

Se comandasse lo zampognaro
che scende per il viale,
sai che cosa direbbe
il giorno di Natale?

“Voglio che in ogni casa
spunti dal pavimento
un albero fiorito
di stelle d’oro e d’argento”.

Se comandasse il passero
che sulla neve zampetta
sai che cosa direbbe
con la voce che cinguetta?

“Voglio che i bimbi trovino,
quando il lume sarà acceso,
tutti i doni sognati,
più uno, per buon peso”.

Se comandasse il pastore
dal presepe di cartone
sai che legge farebbe
firmandola col lungo bastone?

“Voglio che oggi non pianga
nel mondo un solo bambino,
che abbiano lo stesso sorriso,
il bianco, il moro, il giallino".
Sapete che cosa vi dico
io che non comando niente?

Tutte queste belle cose
accadranno facilmente:
se ci diamo la mano
i miracoli si faranno
e il giorno di Natale
durerà tutto l’anno.

Il mago di Natale

S’io fossi il mago di Natale
farei spuntare un albero di Natale
in ogni casa, in ogni appartamento
dalle piastrelle del pavimento,
ma non l’alberello finto,
di plastica, dipinto
che vendono adesso all’Upim:
un vero abete, un pino di montagna,
con un po’ di vento vero
impigliato tra i rami,
che mandi profumo di resina
in tutte le camere,
e sui rami i magici frutti: regali per tutti.

Poi con la mia bacchetta me ne andrei
a fare magie
per tutte le vie.

In via Nazionale
farei crescere un albero di Natale
carico di bambole
d’ogni qualità,
che chiudono gli occhi
e chiamano papà,
camminano da sole,
ballano il rock an’roll
e fanno le capriole.

Chi le vuole, le prende:
gratis, s’intende.
In piazza San Cosimato
faccio crescere l’albero
del cioccolato;

in via del Tritone
l’albero del panettone
in viale Buozzi
l’albero dei maritozzi,
e in largo di Santa Susanna
quello dei maritozzi con la panna.

Continuiamo la passeggiata?
La magia è appena cominciata:
dobbiamo scegliere il posto
all’albero dei trenini:
va bene piazza Mazzini?
Quello degli aeroplani
lo faccio in via dei Campani.

Ogni strada avrà un albero speciale
e il giorno di Natale
i bimbi faranno
il giro di Roma
a prendersi quel che vorranno.

Per ogni giocattolo
colto dal suo ramo
ne spunterà un altro
dello stesso modello
o anche più bello.

Per i grandi invece ci sarà
magari in via Condotti
l’albero delle scarpe e dei cappotti.
Tutto questo farei se fossi un mago.
Però non lo sono
che posso fare?

Non ho che auguri da regalare:
di auguri ne ho tanti,
scegliete quelli che volete,
prendeteli tutti quanti.

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