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27 Luglio 2023
11:47

Mamma non può allattare il suo bimbo di 11 mesi in piscina:«È scortese nei confronti degli altri ospiti»

In un parco acquatico della Georgia è stato impedito a una giovane mamma di allattare il suo bimbo di 11 mesi. Diverse le scuse utilizzate, prima il regolamento, poi l'igiene, infine la scortesia. La donna ha denunciato l'accaduto su Facebook, ricevendo il supporto di molti.

A cura di Sophia Crotti
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Mamma non può allattare il suo bimbo di 11 mesi in piscina:«È scortese nei confronti degli altri ospiti»
allattamento in piscina

«Signora, non si può allattare nel Lazy River» con questa frase, preceduta dal fischio del bagnino, a Tiffany Francis, una giovane mamma della Georgia, che si trovava al parco acquatico Rigby's Water Wall, è stato impedito di allattare al seno il suo bimbo di 11 mesi in piscina.

La giovane mamma ha spiegato allibita in un lungo post su Facebook, la sua triste avventura che ha trasformato una giornata di relax in una tragedia. Nel post ha specificato che mai prima le era accaduto che le venisse negato il suo diritto di nutrire il bambino in un luogo pubblico.

Il bagnino le ha detto che per regolamento non poteva allattare in piscina

Tiffany e il suo bimbo hanno nuotato per tutta la mattina tra le vasche del parco acquatico, fino a che è arrivata l'ora del riposino del piccolo e la mamma ha deciso di addormentarlo mettendosi con i piedi nel Lazy River, una delle attrazioni del parco, in modo che venisse cullato dalle acque della vasca. Ad un certo punto il bimbo si è avvicinato al seno e Tiffany ha scostato il costume per allattarlo, poi ha sentito il fischio del bagnino che le ha gridato che non poteva allattare il bimbo in piscina.

«Inizialmente ho riso perché pensavo che il bagnino stesse solo facendo una battuta di cattivo gusto. Poi però è andato dove trasmettono i messaggi radio e ha fatto venire una signora a dirmi che non mi era permesso allattare lì» ha scritto Tiffany su Facebook.

Il piccolo era ormai attaccato al seno e Tiffany ha faticato a staccarlo. Stranita ha chiesto poi le motivazioni di quel rimprovero, dal momento che lei stava semplicemente cercando di far addormentare il suo bimbo. La signora le ha detto che per regolamento in piscina non è concesso allattare. Tiffany è andata quindi a rileggerlo, senza trovare alcuna clausola sull'allattamento. L'unica limitazione imposta per i bebè specificata dal regolamento, era quella dell‘obbligo dell'utilizzo del pannolino in vasca, che suo figlio aveva.

Ha chiesto dunque di parlare con la direzione, dopo un po' di attesa le è stato permesso di parlare col manager Steve Brown, il quale ha ulteriormente peggiorato la situazione dicendole:«Lei non può allattare in vasca per rispetto e cortesia nei confronti degli altri ospiti della piscina».

La frase di pessimo gusto ha fatto capire a Tiffany che non esisteva alcun regolamento a riguardo, era stata la scusa usata da tutto lo staff, per impedirle di allattare il suo bimbo.

Secondo lo staff mettevo le persone a disagio, facendo la cosa più naturale che potessi fare per mio figlio

«Ho visto diverse altre mamme con i loro figli addormentati in grembo, i bambini con la testa sul petto delle loro mamme. La mia situazione assomigliava alla loro, il mio seno non era esposto. La faccia di mio figlio copre tutto. Sembrava che stesse solo dormendo sul mio petto. Ma in qualche modo ho messo le persone a disagio facendo la cosa più naturale che potessi fare per mio figlio, mentre cercavo di farlo dormire. In un parco acquatico la maggior parte delle persone indossa pochissimi vestiti per fare il bagno, ma io e mio figlio eravamo offensivi» ha spiegato Tiffany nel post.

A Tiffany, che si era messa semplicemente con i piedi a mollo per cullare il suo piccolo e favorire il sonno, è stato impedito di esercitare un diritto anche tutelato dall'articolo  31-1-9 del Codice della Georgia che specifica:

L'allattamento al seno di un bambino è un atto importante e fondamentale che dovrebbe essere incoraggiato nell'interesse della salute materna e infantile. Una madre può allattare il suo bambino in qualsiasi luogo in cui lei e il bambino sono autorizzati a stare.

La giovane ha chiesto dunque un rimborso alla piscina, che le è stato negato e ha deciso di denunciare pubblicamente l'accaduto sulla sua pagina Facebook, ricevendo il supporto di moltissime persone. Il post è stato ricondiviso e il parco acquatico ha fatto avere alla giovane mamma le scuse per l'accaduto, probabilmente spinte dall'impatto mediatico del post.

«Sono così sconvolta e volevo avvisare tutte le altre mamme là fuori che è così che vengono trattate le mamme che allattano su Rigby's Water World. Ah non si possono portare neanche merendine per il bambino, così mi è stato detto oggi. Credo che preferiscano che i bambini abbiano fame» ha concluso Tiffany.

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Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
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