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18 Agosto 2023
9:00

Manovra di Kristeller: cos’è e quali sono i rischi della pressione sul fondo uterino

La manovra di Kristeller è una spinta manuale sul fondo dell'utero della partoriente, durante la fase espulsiva. Dovrebbe velocizzare i tempi di travaglio, ma è associata a gravi rischi, anche di morte, della mamma e del neonato. Per questo motivo in alcuni Paesi, come la Gran Bretagna è vietata, mentre in Italia si può usare, ma non è raccomandata.

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Manovra di Kristeller: cos’è e quali sono i rischi della pressione sul fondo uterino
dolore del travaglio

La manovra di Kristeller, o pressione sul fondo uterino, è una procedura che consiste nel premere con forza sul fondo dell'utero per favorire una nascita più rapida del bambino. Il suo obiettivo principale, quindi, seppur non supportato da letteratura scientifica, è quello di ridurre il tempo del secondo stadio del travaglio di parto e cioè la fase espulsiva.

Si tratta di una manovra in parte rischiosa che oggi, fortunatamente, viene utilizzata solo raramente, quando la testa del bambino è al piano perineale e la madre non ha più la forza per spingere.

È infatti una procedura molto controversa e, proprio per questo motivo, è vietata in alcuni paesi, come in Gran Bretagna. L’uso della manovra dovrebbe interessare non più del 3-4% dei periodi espulsivi, ma in realtà non ci sono dati certi, perché spesso non viene menzionata nelle cartelle cliniche.

La manovra prende il nome dal ginecologo tedesco Samuel Kristeller, che fu il primo a descrivere nel 1867 questa pratica battezzata in seguito con il suo nome. Questa tecnica è stata molto d’aiuto in passato, quando i tagli cesarei erano un problema.

Cos'è la manovra di Kristeller

La manovra di Kristeller è una tecnica che consiste nell’applicare una pressione manuale sul fondo uterino durante la contrazione e la spinta materna, in direzione del canale del parto. Con questa metodica, si dovrebbe ridurre la durata del secondo stadio del travaglio. La pressione può essere prodotta manualmente, mantenendo la mamma supina e spingendo con un avambraccio o con i gomiti, o tramite una cinta gonfiabile.

Detto ciò non esiste uno standard da seguire, soprattutto in termini di forza della pressione, perché dipende molto dalla mamma e dalla struttura delle pelvi, dalla posizione del bambino, dalla quantità del liquido amniotico, dal peso della donna e dalla forza dell'operatore.

Kristeller maneuver

Quando viene effettuata la manovra di Kristeller?

La manovra di Kristeller dovrebbe servire a ridurre la durata del secondo stadio del travaglio, ovvero il periodo espulsivo. Viene effettuata in caso di:

  • distress fetale
  • parto operativo (come ausilio all'utilizzo della ventosa ostetrica)
  • esaurimento delle forze da parte della madre
  • una controindicazione alle spinte materne prolungate, ad esempio a causa di una patologia cardiaca della donna

È una procedura sempre più rara: in Gran Bretagna per esempio è considerata obsoleta. In Italia non c’è alcun divieto di usarla, ma è comunque sconsigliata. Al personale si raccomanda piuttosto di utilizzare la ventosa ostetrica.

Perché la manovra di Kristeller può essere pericolosa?

La manovra di Kristeller è controversa perché associata a numerose complicanze materne e neonatali. Secondo l’OMS, i rischi per la mamma sono la rottura delle costole, le lesioni vaginali e perineali, la rottura dell'utero, il distacco della placenta. Sul neonato potrebbe provocare danni permanenti, come fratture e danni cerebrali. Uno studio di coorte retrospettivo del 2015, i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of Perinatal Medicine ha confermato una maggior incidenza di distocia di spalla, acidosi fetale e punteggio di Apgar più basso a 5 minuti dalla nascita, nei casi di utilizzo di pressione sul fondo dell'utero. L'Istituto Superiore di Sanità italiano, per questi motivi, non raccomanda l'utilizzo di tale manovra.

nascita bambino

Purtroppo, in molti ospedali nel mondo, soprattutto nelle zone a basso reddito, è considerata una manovra invisibile ma necessaria in quanto spesso non sono disponibili altri interventi operativi come la ventosa ostetrica o l’esecuzione di un taglio cesareo o non sono presenti operatori sanitari addestrati ad effettuarli.  La donna molte volte non viene informata sull'utilizzo della manovra di kristeller e non le viene chiesto il consenso prima che venga eseguita. Inoltre, non viene insegnato alle ostetriche nei programmi di studio, ma viene appresa per "tradizione orale" e di solito non si riflette nelle cartelle cliniche, per lo più per una mancanza di consapevolezza. Per questo motivo, l'OMS la classifica tra le manovre da usare con cautela perché non ci sono prove che ne confermino l'utilità.

I danni della manovra di Kristeller

Come anticipato, i possibili danni della manovra di Kristeller sono numerosi sia per la donna sia per il bambino. I rischi sono:

  • rottura delle costole della mamma
  • rischi di lesioni vaginali e perineali di terzo e quarto grado
  • rottura d'utero
  • distacco della placenta
  • prolasso genitale e incontinenza ( come conseguenza a lesioni vaginali e perineali significative)
  • emorragia del post partum

Per il bambino:

  • lesioni agli organi interni
  • fratture
  • distocia di spalla
  • acidosi fetale
Fonti mediche
Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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